massimino's ha scritto:@gugo82
Grazie anche a te per l'intervento
Ti dirò in realtà non ho un vero e proprio esercizio guida, nel senso che ogni volta li risolvo ragionando sul dato esercizio e quindi non ne ho uno che non so fare. Ma mi è sorto più che altro il dubbio teorico da questa considerazione:
Nelle equazioni sono costretto a scrivere data l'irrazionale $sqrt(f(x))=g(x)$ la così detta "concordanza" $g(x)>=0$ e serve per impedire di introdurre soluzioni elevando al quadrato. Questo perché la radice è per convenzione positiva ma la soluzione di una equazione con potenza positiva porta a soluzione sia per il caso positivo che negativo. In poche parole, se ho $sqrta=b$ quando scrivo $a=b^2$ mi accorgo che tornando indietro (ossia risolvendo pet tutti i valori che rendono vera la mia nuova equazione) è verificata per due valori $b=+-sqrta$ insomma questo testimonia che avrei introdotto una soluzione elevando impunemente. Imponendo la concordanza, invece, $b>=0 $ intervengo limitado il caso al solo positivo e tutto torna: l'elevamento a potenza positiva è legale
E mi son detto: perché diamine nelle equazioni si e nelle disequazioni no? Dove sto già considerando la "concordanza" (cioè il non introdurre soluzioni purr quadrando la disequazione) senza che mi accorga?
Beh, facile.
Una quantità non negativa (cioè, $>=0$), quale è $sqrt(f(x))$, non può mai uguagliare $g(x)$ se quest’ultima è $<0$.
Pertanto l’equazione $sqrt(f(x)) = g(x)$ ha le stesse soluzioni del sistema:
$\{(f(x) >=0, text(condizione di esistenza della radice)), (g(x) >=0, text(vincolo di segno)), (f(x) = g^2(x), text(equazione liberata dalle radici)):}$.
Analogamente, la disequazione $sqrt(f(x)) > g(x)$ è sempre risolta quando $g(x) <0$ (perché il primo membro, non negativo, è certamente maggiore del secondo, negativo) e potrebbe averne anche quando $g(x) >=0$.
Conseguentemente, la disequazione $sqrt(f(x)) > g(x)$ ha le stesse soluzioni dei sistemi:
$\{(f(x) >= 0, text(condizione di esistenza della radice)), (g(x) < 0, text(vincolo di segno)):} vv \{(f(x) >=0, text(condizione di esistenza della radice)), (g(x) >=0, text(vincolo di segno)), (f(x) > g^2(x), text(disequazione liberata dalle radici)):}$.
Basta ragionare.
Utilizzare “formulette magiche” non serve a nulla.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)