kobeilprofeta ha scritto:Esatto, ma cosa significa che non serve alcun calcolo?
Assodato il significato dell'affermazione, descrivo il ragionamento.
Testo nascosto, fai click qui per vederlo
Nel problema compaiono due categorie di spettatori: i 'costretti' che, trovando il loro posto libero, vi si siedono e i 'decidenti' che, essendo analfabeta [ed anche un po' pigro, che a confrontare numeri scritti in cifre non ci vuole molto] o trovando il loro posto occupato, si siedono, a caso, in uno dei posti (almeno due) ancora liberi.
Due posti svolgono un ruolo fondamentale: quello 'A' dell'analfabeta e quello 'U' dell'ultimo spettatore in fila.
In ogni situazione i 'decidenti' ancora in fila per entrare possono solo essere uno o nessuno; inizialmente l'unico decidente in fila è l'analfabeta.
Quando un decidente si siede in:
- A, tutti gli spettatori ancora in fila troveranno il loro posto libero.
- U, tutti gli spettatori ancora in fila troveranno il loro posto libero, tranne l'ultimo che sarà costretto a sedersi in A.
- un posto (se esiste) diverso da A e U, il titolare di quel posto, che sicuramente non si è ancora accomodato, diventa l'unico decidente della fila restante.
Servono calcoli?
Due posti svolgono un ruolo fondamentale: quello 'A' dell'analfabeta e quello 'U' dell'ultimo spettatore in fila.
In ogni situazione i 'decidenti' ancora in fila per entrare possono solo essere uno o nessuno; inizialmente l'unico decidente in fila è l'analfabeta.
Quando un decidente si siede in:
- A, tutti gli spettatori ancora in fila troveranno il loro posto libero.
- U, tutti gli spettatori ancora in fila troveranno il loro posto libero, tranne l'ultimo che sarà costretto a sedersi in A.
- un posto (se esiste) diverso da A e U, il titolare di quel posto, che sicuramente non si è ancora accomodato, diventa l'unico decidente della fila restante.
Servono calcoli?
Ciao