da andomito » 29/04/2019, 08:42
So che siamo in un forum di matematica, ma la questione posta esula dalla matematica.
In matematica esiste il concetto di infinito, che esso corrisponda ad un qualcosa di reale è un'assunzione del tutto arbitraria.
In particolare il nostro occhio ha una risoluzione finita data dal numero di coni e bastoncelli presenti sulla retina (ponendo un limite a quello che possiamo vedere), il nostro cervello è finito (ponendo un limite a quello che ciascuno di noi può conoscere), la somma dei cervelli dell'umanità è finita (ponendo un limite a quanto l'intera umanità può conoscere), … e (a quanto ne sappiamo) la quantità di informazione esistente nell'universo dal big bang in poi è finita.
Quindi… certo, la fantasia ha un limite fisico (dato dal nostro cervello), e (per quanto l'universo sia anch'esso probabilmente finito) ci sono più cose nel mondo che nella filosofia (per dirla con il poeta).
Penso che la questione vada affrontata da un altro punto di vista.
La "biblioteca di babele" (ovvero una biblioteca che contiene tutti i libri che è fisicamente possibile stampare avendo a disposizione 1000 pagine a libro, 60 righe a pagina, 80 caratteri a riga e 200 caratteri di stampa) è finita, contiene tutta la conoscenza trasmissibile con tale mezzo, ma non è conoscenza, poiché il "rumore" (ovvero i libri senza senso o zeppi d'errori) è preponderante.
Nello stesso modo l'insieme di immagini raffigurabili in un monitor comprende (per una data definizione) tutto ciò che un occhio umano può vedere, ma senza un criterio per discriminare tali immagini tale insieme è inutile.
In altre parole, così come per i libri ai tempi del medio evo il problema era averne uno, ora è sceglierlo, per le informazioni ora il problema non è trovarle, ma selezionare tra il mare magnum a nostra disposizione quelle vere, utili, o almeno divertenti.
E' per questo che chi fa i soldi su internet sono i siti di ricerca … e chi fa la fortuna dei prodotti è la pubblicità.