Matematicamente.it

Carissimi,
è un argomento che ormai si affronta da decenni e sono curioso di sapere che ne pensano gli utenti di questo forum. Siete favorevoli alla doppia professione esercitata da molti insegnanti Intendo i "classici" casi di chi insegna una materia scientifica a magari esercita privatamente in uno studio. Io personalmente non lo sono in quanto penso che l'avere la doppia professione porta in molti (troppi) casi a trascurare quella di insegnante a favore della propria attività privata. Aggiungo anche che, secondo me, fino a quindici/venti anni fa era un attimo più fattibile svolgere la doppia professione ma ora come ora trovo più difficile conciliare le varie attività dato il carico di lavoro crescete che hanno gli insegnanti al di fuori delle lezioni. Questo è il mio pensiero da insegnante con poco più di un anno di esperienza al momento.
Grazie a chi risponderà.

onlyReferee ha scritto:Io personalmente non lo sono in quanto penso che l'avere la doppia professione porta in molti (troppi) casi a trascurare quella di insegnante a favore della propria attività privata.

Non essendo insegnante non voto, ma è questo il mio pensiero avendo avuto a che fare con alcuni insegnanti del genere.

Non posso votare sì o no perchè ... dipende.

Fino a 5 anni fa insegnavo in un tecnico per ragionieri e geometri, dove avevo molti colleghi con la doppia professione. Ti assicuro che quelli che lavoravano anche nel privato, sulla stessa materia che insegnavano a scuola, erano i docenti migliori a patto che la seconda professione fosse part time, cioè fosse un secondo lavoro e non quello principale. Anzi i migliori in assoluto erano quelli con entrambi i lavori part time: sempre assolutamente aggiornati e con particolare attenzione alle competenze. Il docente di Disegno e Progettazione che aveva uno studio di progettazione, o quella di Economia Aziendale che faceva anche la commercialista erano dei fiori all'occhiello della scuola perché avevano sempre un occhio alle competenze che nascevano dai programmi scolastici, guidavano i ragazzi nelle imprese simulate e in progetti spendibili anche all'esterno.

Il discorso è assolutamente diverso nel caso di lavori che non hanno niente a che vedere con la disciplina insegnata a scuola. E allora il docente di Matematica Applicata, ingegnere civile, che aveva uno studio ingegneristico e la laureata in Economia che insegnava Informatica, ma faceva anche la commercialista non erano dei buoni insegnanti a scuola e, spesso, trascuravano il lavoro a scuola per l'altra attività.

Forse un insegnante con un'attività privata ha maggiore attenzione per le attività pratiche quali i progetti perché chiaramente sono qualcosa di più vicino al suo lavoro. Rimango però piuttosto scettico sul fatto che possano riuscire a capire i veri problemi degli studenti ed analizzare le varie situazioni della classe.
Durante la mia esperienza da studente invece, @melia, è andata esattamente all'opposto di quanto hai descritto: gli insegnanti che avevano la doppia professione erano quelli che trascuravano molto l'aspetto didattico della materia. Tutt'oggi infatti mi sento di dire di aver ricevuto poco da loro in termini di quanto mi è rimasto.

E' la prima volta in assoluto che sento parlare di doppia professione degli insegnanti in tema di professioni "tecniche": docenti di economia che esercitano come commercialisti, e via dicendo. Non pensavo fosse nemmeno legale/possibile, avevo sentito dire (ma forse era solo una bufala) che un docente statale non può per legge avere anche partita iva per una propria attività. Confermate?

Io pensavo più che altro alle lezione private. Tantissime amiche insegnano nei licei o scuole medie la mattina, e danno ripetizioni di matematica al pomeriggio. Non la reputo una cosa sbagliata, a patto che non ne risenta l'insegnamento alla mattina.

Non puoi avere un secondo lavoro da dipendente, ma puoi avere una seconda professione a patto che sia part-time e con espressa autorizzazione del preside.
Anche le lezioni private, se non sono in nero, richiedono partita iva.
Un insegnante di scuola statale può avere anche delle ore in una scuola privata a patto che la somma delle ore statale+privata non superi le 24 ore settimanali.

Grazie @melia del chiarimento.