I primi che mi vengono in mente, perché ovvi ed oltremodo noti, sono di prosa:
- R. Musil (1906), I turbamenti del giovane Törless: paragrafo dedicato alla Matematica, con speciale riferimento ai numeri complessi;
- O. Sacks (1985), L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello: nella sezione “Il mondo dei semplici”, capitolo dedicato al caso di due gemelli autistici con particolare “senso dei numeri”.
Alti spunti interessanti vengono dal mondo della poesia:
- W. Szymborska (1976), Pi Greco, da Grandi Numeri (ma potrebbe trovarsi anche in La gioia di scrivere - Tutte le poesie (1945 - 2009) a cura di P. Marchesani);
- R. F. Dove (1985), Geometry, da The Yellow House around the Corner;
- R. Morgan (1993), $pi$;
- N. V. Lindsay (1914), Euclid, da The Congo and Other Poems;
- H. Nemerov (1975), Figures of Thought.
Mi piacerebbe che qualcuno segnalasse qualche poesia analoga in italiano (ad esempio), visto che a memoria non ne ricordo.
P.S.: Ho volutamente tralasciato di menzionare quei testi che sfruttano la Matematica per creare la propria struttura, come ad esempio Il castello dei destini incrociati di Calvino.