da gabriella127 » 12/05/2019, 22:46
Che io sappia è così (non che io sia una cima in storia della matematica), la terminologia è stata introdotta da Cartesio a proposito delle soluzioni delle equazioni di secondo grado, e è stata poi ripresa e usata in generale.
Perché Cartesio abbia usato questi termini, cerco solo di supporlo, andrebbe letto in Cartesio. Probabilmente se un'equazione poteva riferirsi a un problema concreto, era naturale considerare 'reali', quindi dotate di senso in un contesto non solo matematico, ad esempio fisico, solo le soluzioni appunto reali, mentre le soluzioni immaginarie non sembravano avere un senso extra matematico. Oppure, visto che è il creatore della geometria analitica, la terminologia ha a che fare con la rappresentazione geometrica della equazioni nel piano cartesiano, la soluzione reale ha un senso extralgebrico, geometrico.
p.s. comunque complimenti a tutti per gli interventi in questo argomento.q
p.p.s. Vidoq, ho scritto prima di leggere il tuo intervento. Bella citazione da Cartesio.
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gabriella127 il 12/05/2019, 22:57, modificato 1 volta in totale.
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