Piccolo divertissement di storia della matematica, domanda semiseria

Messaggioda gabriella127 » 29/05/2019, 00:19

I Fourier noti del XIX secolo sono due.
Il primo, Jean Baptiste Fourier, è quello più noto qui, matematico noto per le serie di Fourier, la trasformata di Fourier, etc. Autore, tra l'altro, de la 'Theorie analitique de la chaleur'.

Poi abbiamo Charles Fourier, filosofo, annoverato tra i socialisti utopisti, citato da Marx, quello che teorizzava il 'falansterio', cioè una specie di comune.
Quesito: erano parenti? Non credo.
Secondo quesito:
Charles Fourier ha scritto 'Elenco analitico dei cornuti'. Che cos'è? Un elenco di cornuti dell'epoca. :) https://www.amazon.it/gp/product/887018 ... JU7H&psc=1
Ebbe grande successo.
La domanda è: conosceva Charles l'opera di Jean Baptiste? Così da parodiare di quella il titolo, con 'analitique'?
Secondo me sì, si è divertito con l'omonimia. Ma non è che lo so per certo.

Domanda seria:mi chiedo quale fosse la diffusione di un libro quale la 'Theorie analitique de la chaleur' allora.
Un filosofo politico conosceva un libro di fisica e matematica? Oggi un filosofo, non della scienza, non conosce certo libri di fisica matematica.
E per parodiare il titolo vuol dire che pensava che ci fosse un pubblico che capisse la parodia.
Probabilmente è perché allora non c'era una specializzazione del sapere come adesso?
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Re: Piccolo divertissement di storia della matematica, domanda semiseria

Messaggioda SirDanielFortesque » 05/06/2019, 23:38

Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
gabriella127 ha scritto:falansterio', cioè una specie di comune


Ho capito solo dopo che per comune non intendevi giustamente "La Comune" del '71 ma un "comune".

Qualche malizioso potrebbe dire che le famose Vele di Scampia siano un esempio tutto italiano di Falansterio che però non ha sortito gli effetti sperati... Tanto per capirci.
Non essendo io un architetto comunque... :-D
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Re: Piccolo divertissement di storia della matematica, domanda semiseria

Messaggioda gabriella127 » 06/06/2019, 00:05

Ma no sirDaniel, urca l'urca, hai ragione, non avevo pensato che chi è giovane può non sapere cos'è una comune. Sostantivo femminile.
Non c'entra niente con il comune, tipo il comune di Roma o il comune di Napoli, e con i palazzi di Scampia.
Era un'idea, nata dopo il '68, di comunità in cui le persone vivevano tutti insieme mettendo in comune servizi, spazi, lavoro, si magnava insieme, invece di costituire famiglie tradizionali isolate. Era una cosa vista come antiborghese e rivoluzionaria, una cosa degli hippy. Anche un po' connessa all'idea del libero amore, i figli erano cresciuti da tutti, etc. Non è che si stava in un palazzo, quella è una idea di Fourier, erano piuttosto luoghi in tenute di campagna.
Grazie per avermelo fatto notare.
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Re: Piccolo divertissement di storia della matematica, domanda semiseria

Messaggioda Bokonon » 06/06/2019, 13:39

gabriella127 ha scritto:Probabilmente è perché allora non c'era una specializzazione del sapere come adesso?

Ti sei risposta da sola.
Prima il filosofo era anche fisico e logico/matematico, vedi Aristotele.
Poi molti matematici/fisici furono anche filosofi (e spesso pure teologi): un esempio concreto Descartes.

Oggi c'è un po' di tutto e un po' di nulla: chi è appassionato di filosofia, se è fisico/matematico allora tenderà a scrivere o leggere argomentazioni/pensieri/idee legate ad una concezione del mondo che è indissolubile dalle scoperte scientifiche (per citarne uno, Penrose). Chi è filosofo invece non può disinteressarsi alla scienza e scrivere corbellerie che cocciano contro il sapere scientifico. Chi si occupa di etica non può ignorare per esempio la psicologia e la biologia, chi si occupa di politica non può ignorare l'economia (da secoli oramai).
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Re: Piccolo divertissement di storia della matematica, domanda semiseria

Messaggioda gabriella127 » 06/06/2019, 14:48

E' probabile, ma siamo nell'ottocento, dove già comincia la specializzazione del sapere, il sapiente universale va a scomparire, e al suo posto hanno spazio maggiore le scienze, si diffonde la cultura scientifica e comincia la specializzazione tecnica.
E' di allora una figura di intellettuale 'nuovo' come Cauchy, che è inizialmente un tecnico, un ingegnere, così come molti dei matematici di allora verranno dall'Ecole Polytecnique, una scuola che dava una formazione scientifica e matematica a persone che poi sarebbero andate in scuole ingegneristiche, come Cauchy, o di applicazioni militari.
Non so quanto un pubblico meno specialistico, come un filosofo politico, potesse stare dietro a queste cose.
Che pubblico leggesse La theorie du chaleur non so bene, può darsi che fosse famosa presso un pubblico più largo. Forse si conosceva il titolo, anche se non i contenuti.
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Re: Piccolo divertissement di storia della matematica, domanda semiseria

Messaggioda SirDanielFortesque » 06/06/2019, 18:43

Penso che il numero fondamentale da conoscere sarebbe il quello delle copie fatte circolare al tempo del libro. E non penso siano tante.
Facendo un raffronto un po' tirato per i capelli ma ficcante (non mi viene in mente altro al momento) con un altro libro "scientifico" importante di 50nt'anni dopo1 per il quale conosco il dato si può cubare la tiratura de "La theorie du chaleur" attestandola ben al di sotto delle $9000$ copie.
Anzi direi molto al di sotto di questo numero tenendo conto del lasso di tempo e che si tratta della Francia e non dell'Inghilterra.

Quindi sicuramente deve essersi trattato di un libro circolato esclusivamente nelle università tra pochi eruditi e addetti ai lavori.

Se qualcuno ha dati precisi si faccia avanti sono curioso anch'io. :D

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Re: Piccolo divertissement di storia della matematica, domanda semiseria

Messaggioda Bokonon » 06/06/2019, 19:39

@gabriella
Eri seria?
Ma davvero pensi che bastino un cognome in comune e la parola analytique per stabilire una connessione?
"Analitico" è un termine ben noto ai filosofi. Aristotele lo usava come sinonimo di logica.
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Re: Piccolo divertissement di storia della matematica, domanda semiseria

Messaggioda SirDanielFortesque » 06/06/2019, 19:51

Io ho letto divertissement e pur non sapendo il francese mi sono divertito. Dati più precisi non ce li ho.
Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
Bisognerebbe chiedere al tuttologo (e dottore, docente, ... Tuttologo appunto) Roberto Giacobbo della Famosa trasmissione "Kazzenger". :-D
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Re: Piccolo divertissement di storia della matematica, domanda semiseria

Messaggioda gabriella127 » 06/06/2019, 21:25

Bokonon ha scritto:@gabriella
Eri seria?
Ma davvero pensi che bastino un cognome in comune e la parola analytique per stabilire una connessione?
"Analitico" è un termine ben noto ai filosofi. Aristotele lo usava come sinonimo di logica.


Bokonon, la questione non è analitico, ma il fatto che avessero lo stesso cognome, non è che chi sa quanti libri avessero analitico nel titolo, e tutti a nome Fourier. Ma lo chiedevo, non è che lo so.
Certo che 'analitico' lo usano in tanti, soprattutto in filosofia, a cominciare da Kant, filosofia ne ho studiata. Ma come fai a sapere che Charles non conoscesse l'altro Fourier di fama? O forse i discepoli di Charles, poiché furono loro a pubblicare il libro, postumo. E comunque i matematici allora erano personaggi bene in vista, molto più di oggi, godevano di notorietà e anche di cariche politiche.
E dove stanno queste tonnellate di libri con 'analitico' nel titolo in Francia?

E comunque era lo spunto per chiedersi quale fosse il pubblico di allora delle opere scientifiche.
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Re: Piccolo divertissement di storia della matematica, domanda semiseria

Messaggioda gabriella127 » 06/06/2019, 21:29

Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
SirDaniel, hai ragione tu, interrogheremo Kazzenger
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