anonymous_40e072 ha scritto:LeonardoP9 ha scritto:anonymous_40e072 ha scritto:[quote="LeonardoP9"]
Innanzitutto chiedo scusa per essermi intromesso nella discussione e ti ringrazio per avermi risposto! Io, quando avevo in mente di provare il test alla normale, ho studiato meccanica sull Halliday ed è effettivamente un libro poco più che liceale (secondo me fatto meglio di molti altri libri usati alle superiori). Così ad occhio mi viene da pensare che forse ci siano poche università al mondo che hanno un test selettivo come quello della normale (ad esempio l'università di Tokyo ho sentito dire essere particolarmente difficile entrarci, sia per la quantità di materie sia per il livello comunqie alto). Per il Mit avevo sentito dire che si dovevano avere dei contatti con dei professori che devono inviare lettere di raccomandazione. Inoltre bisogna avere una media sopra il 9 e molti soldi e so che prendono anche pochi da fuori ovviamente bisogna sostenere un esame di inglese per accertarne un livello adeguato. Sappiamo tutti che non tutte le scuole ti preparano bene e dipende dai prof avuti. Per curiosità ho visto qualche video e per quel poco mi sono annoiato. Nel senso che ho visto delle lezioni italiane e le ho trovate più interessanti e di livello maggiore. Poi mi chiedo generalizzando: ma se è vero che per ogni settore o quasi vi sono magistrali valide anche in Italia (e magari all'estero ci sono altre che sono altrettanto valide o migliori) e quindi non sempre conviene andarci da un punto di vista puramente didattico, come si può quindi considerare il livello della magistrale (es al Mit) elevato se la triennale non offre una preparazione altrettanto buona?
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Ma state delirando? State completamente parlando a vanvera. Ma che triennale o magistrale. Ma che MIT opencourse.
Richard Feynmann vi dice niente? 80 premi Nobel vi dicono nulla? Questo è il MIT.
In Italia invece al solito, si chiacchiera, si chiacchiera di continuo. E nella pratica? ZERO.
Basta parlare a vanvera. Per favore.
Siamo indietro sopratutto perchè la gente non ha cultura. E cultura non è conoscenza. E' un'altra cosa.
I Nobel ci vanno perché vengono ben pagati ed hanno strutture attrezzate. Io mi riferisco alla didattica e ai requisiti per entrare. Stiamo parlando di due cose diverse.
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E invece stiamo parlando della stessa cosa.
La formazione che ricevi gioca un ruolo importante tanto quanto la genetica. Se fosse come dite, avremmo sì tanti Nobel al MIT, ma non avremmo una così netta differenza tra le nazionalità. Sono allora gli Italiani che sono pià stupidi? Macchè. E' colpa di come ci viene insegnato a pensare. E' colpa del metodo di valutazione ridicolo.
Vogliamo parlare del nostro tanto eccellente Liceo? Stessa storia: "Perchè noi siamo bravi, perchè la scuola superiore in america è ridicola, ecc". Ma bravi cosa? Che appena si pensa fuori dal coro, partono i votacci, parte l'antipatia di professori che non solo sono incompetenti, ma nemmeno persone adulte.
La nostra istruzione fa ridere. Al Liceo si studia a memoria, si studia di quantità e non di qualità. Si studia imparando procedure, si studia facendo 2000 mila esercizi tutti uguali. All'università la cosa migliora solo leggermente. Si fa un sacco di roba fatta a cazzo. Il sapere non serve proprio ad un bel niente se non lo si sa applicare.
Ditemi, ditemi quanta roba avete studiato che a malapena vi ricordate.
Ditemi, quello che sapete, lo sapete applicare?
Cos'è didattica eccellente per voi, riempire tante lavagne piene di formule in maniera totalmente meccanica? E' andare stra nel dettaglio di qualcosa perdendosi la visione d'insieme? E' fregarsene delle ipotesi e delle conclusioni? Lo studente italiano medio non sa ragionare, non sa applicare e sopratutto non sa ideare. Dice che è tutto facile, poi non sa fare niente. Sa solo un mucchio di cose fini a sè stesse.
L'avete detto voi stessi: discipline di base. Le basi si costruiscono con calma, capendo bene ogni passaggio, capendo le ipotesi, capendo le conseguenze dei risultati ottenuti.
Sapere non è capire il passaggio matematico della dimostrazione.
Sapere non è studiare.
Sapere è saper fare. Se sai fare, sai fare il giorno prima dell'esame e sai fare dopo 10 anni.
La gente brava davvero, non è quasi mai quella con voti eccellenti e nemmeno in tempi perfetti.
La nostra didattica è da ricostruire da cima a fondo. Ma lo sta diventando ormai tutto il sistema didattico mondiale. Per fortuna, è proprio dal MIT che arrivano i segnali giusti. Si sta cominciando a capire che sfornare articoli scientifici su articoli che nessuno leggerà mai, con la prova sperimentale di quel materiale in quella condizione specifica, con mille grafici, mille curve che nessuno si caga e scritti spesso in maniera disordinata e poco chiara.
Proprio Walter Lewin mi aiutò a capire alcuni aspetti fondamentali della fisica delle onde. Ad interpretare le equazioni che avevo davanti, a farmi vedere praticamente a cosa mi serve quell'equazione, cosa significa. Guardai un altro video poi eccezionale sull'equazione della corda vibrante.
In Italia invece? Disegnino ridicolo alla lavagna, differenzio qui, faccio là, questa è la vostra PDE, sfottò sul fatto che dovremmo saperla già risolvere senza che ci venga spiegata, poi bom, si parte con lavagnate di formule di dubbio significato.
Maddai.
La scienza è il pensiero razionale, è la riflessione, è interpretazione.
Il tempo lo si spende pensando, non riempiendo lavagne.
Senza contare poi che tutto il mondo vi dice una cosa e voi niente, convinti del contrario. Perchè avete visto due video su youtube? Perchè avete letto due cose su un forum?
Viaggiate, girate il mondo, lavorate, studiate, toccate con mano. Non siate superficiali.
Altrimenti, vista l'eccellenza della nostra formazione, quando lavorerete e non saprete fare niente, vi toccherà prendervela solo con voi stessi.[/quote]
Allora a me non piace per niente il tuo modo di porti, e non mi interessa minimamente se non ti piace ciò che dico. Tuttavia concordo quando dici in modo implicito che una lezione complicata non implica una migliore didattica ed effettivamente si dovrebbe mirare a capire piuttosto che complicare. Questo lo penso anche io e sul discorso liceo è vero ma dipende dai docenti che si hanno. Tornando al discorso università è davvero così? Allora se fosse così molti ricercatori italiani non verrebbero apprezzati e nemmeno il politecnico di Milano per dirne uno. Secondo me li si mira di più al concreto mentre qui si mette molta carne al fuoco poi cucinarla potrebbe essere più complicato tuttavia poi si potrebbero ottenere dei buoni risultati o migliori. Va anche detto che molte persone non hanno la possibilità di farsi vedere e di avere strutture all'altezza ecco quindi che ci sono tanto Nobel in America. La preparazione? Guarda che sono più i Nobel che fanno ricerca li che invece sono usciti da li. Eh si li ci sono strutture qui è diverso.
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