mgrau ha scritto:Noto che nella trattazione relativistica dell'interazione fra correnti, spesso si idealizza una corrente come una fila di cariche di un solo segno in movimento. In un caso si parla di due file, + e -, ma si rende simmetrica la situazione prendendole entrambe in moto in versi opposti.
Perchè vuoi parlare di 2 file + e - , e prenderle entrambe in moto in versi opposti ? Rendiamoci conto che questo significherebbe assumere un riferimento di "quiete" rispetto al quale è in moto sia la fila delle cariche - , supponiamo verso destra, sia la fila delle cariche + verso sinistra . Tre riferimenti , quindi , ma non ha senso . Ciò che conta è il moto relativo tra la fila delle cariche + e quella delle cariche - . Perciò è sufficiente la prima ipotesi : una fila di cariche - in moto relativo rispetto alla fila di cariche + in quiete , e quindi il riferimento delle + è lo stesso filo supposto in quiete .
Guarda la figura che ho allegato : la situazione che ho descritto è quella della figura in alto , S è il rif. di quiete del filo e delle cariche + , le cariche - viaggiano verso destra con vel. relativa $v_(-)$ , e di solito si assume che la carica di prova esterna, che supponiamo negativa : $q_(-)$ , abbi abbia la stessa velocità delle cariche - , cioè $v = v_(-)$ .
Però immaginiamo questo caso:
idealizziamo il filo come DUE file di cariche. Nessuna corrente. Una carica di prova in quiete rispetto al filo. Il filo è neutro, nessuna forza.
Il filo è neutro, la densità lineare delle cariche positive è opposta a quella delle cariche negative : $ \rho_(+) = - \rho_(-)$ .
Se la velocita di $q$ è nulla , non c'è alcuna forza magnetica , è ovvio . La forza magnetica è data da :
$vecF = qvecvxxvecB$ , e chiaramente nella situazione descritta risulta $vecF =0 $ . Penso che sia quello che vuoi dire .
Facciamo passare corrente, le cariche negative si muovono, facciamo muovere anche la carica di prova, nello stesso verso. In questo caso le velocità della carica di prova rispetto alle due file sono diverse, differente contrazione di Lorentz, il filo non appare più neutro, forza attrattiva o repulsiva.
Ripeto , in genere si tratta il caso in cui $q$ è in moto, nel riferimento $S$ ( quello di quiete delle + , figura in alto ) con la stessa velocità delle cariche - , cioè $v = v_(-)$ . Se assumi che $v$ sia diversa da quella delle - , fermo restando che le + sono in quiete nel filo in quiete, rif. S , non fai altro che complicare la situazione . Ecco perchè .
1) l'intensità di $vecB$ è data da : $ B = (\mu_0I)/(2\pir)$ , dove $I = (dq)/(dt) = \rho_(-)A(dx)/(dt) = \rho_(-)Av_(-)$, dove ho indicato con $A$ la sezione trasversale di un cilindretto , di lunghezza $dx$ , che contiene la carica $ \rho_(-)A*dx$ .
2) quindi la forza magnetica vale : $B = qv\mu_0/(2\pir) \rho_(-)Av_(-)$
dove avresti $v$ , velocità di $q$ , diversa da $v_(-) $ . Questo complica la trasformazione al riferimento $S' $ , vedi figura,
dove ora hai le cariche negative in quiete e le positive in moto verso sinistra con $S$ , quindi con velocità relativa $v'_(+)= - v_(-) $ . Questa velocità relativa sarebbe riferita ad $S$ , ma non a $q$ ! La velocità relativa a $q$ dovresti ricavarla con la composizione relativistica delle velocità, e francamente non ho mai visto una trattazione cosí . Invece, se assumi che in $S$ la $q$ abbia la stessa velocità delle - , l'espressione della forza magnetica diventa :
$B = q\mu_0/(2\pir) \rho_(-)Av^2$
cosí facendo, e tenendo conto che il filo è neutro quindi la densità lineare delle positive è opposta a quella delle negative, si tratta di passare al riferimento $S'$ con le TL : in $S'$ la velocita delle cariche - è ora zero, ed è zero anche la velocita di $q$ , perciò non c'è forza magnetica . Però , come sai , nasce una forza elettrica , dovuta al fatto che le densità delle cariche + e - si trasformano in base alla contrazione di Lorentz , ma le densità trasformate in S' non sono più uguali perchè la contrazione di L. si applica in maniera diversa alle + e alle - , e perciò il filo non rimane più elettricamente neutro : ecco perchè nasce una forza elettrica sulla particella $q$ .
Si tratta di valutare, ripeto, la differente trasformazione delle densità di carica delle + e delle - . Prendiamo un tratto $L_0$ di filo nel rif. di quiete, di sezione $A_0$ . LA carica totale contenuta nel volume vale :
$Q_0 = \rho_0 L_0A $ , dove $\rho_0$ è la densità totale di carica.
La carica totale non varia cambiando sistema di riferimento . Osserviamo ora queste stesse cariche da un sistema in moto in direzione della lunghezza .
La lunghezza del cilindro subisce la contrazione di L. per cui : $L = RL_0$ (ho messo $R = 1/\gamma $ , sai bene da che cosa è dato) , e siccome la carica totale e l'area $A$ non cambiano ( l'area è trasversale al moto) , deve essere :
$Q_0 = \rho_0 L_0A = \rhoA *RL_0$
da cui : $\rho = \gamma\rho_0$ , cioè la densità di carica totale aumenta : accorciandosi il volume, questa è la conseguenza. Però , che cosa succede alle densità risp. delle cariche + e delle cariche - ? La densità ( con apice) delle + , che sono solidali al filo S' in moto verso Sn (guarda la figura in basso) , si può ottenere da quella (senza apice) nel sistema S come :
$ \rho'_(+) = 1/R* \rho_(+)$
poichè il filo si contrae e la densità delle + deve aumentare in S' . La densità delle cariche negative segue la sorte inversa (se cosí si può dire) , poichè sono in moto in S e in quiete in S' (guarda sempre la figura) . E allora sarà :
$ \rho'_(-) = R* \rho_(-)$
cioè la densità nel rif. in moto S' diminuisce rispetto a quella in S .
Questo vuol dire che le cariche totali non si bilanciano più , e cioè quando si passa al riferimento in moto il filo diventa elettricamente carico . Perciò la carica di prova $q_(-)$ è attratta dal filo ( qui bisogna considerare bene il prodotto vettoriale nell'espressione di $vecB$ , il cui risultato , se non erro, è un vettore diretto verso alto nel piano del foglio, quindi moltiplicando per una carica negativa la forza risulta attrattiva , dico bene ? Altrimenti correggimi. )
La densità totale di carica in S' è data ora dalla somma delle due :
$ \rho' = \rho'_(+) + \rho'_(-) = 1/R* \rho_(+) + R* \rho_(-)$
e siccome le densità delle + e delle - nel riferimento S sono opposte ( il filo in S è neutro) si ha, dopo alcuni passaggi :
$ \rho' = \rho_(+) * (v^2/c^2)/sqrt (1-(v/c)^2) $
perciò la forza elettrica agente sulla carica $q$ nel rif. S' è data da :
$ F' = \rho_(+) * (v^2/c^2)/sqrt (1-(v/c)^2)* A/(2\pi\epsilon_0r)q $
Trasformiamo questa forza nuovamente al riferimento S; sappiamo che $F = (dp)/(dt) $ , e che la componente della quantità di moto, trasversale al moto stesso, non varia per le TL . Perciò una forza trasversale al moto si trasforma inversamente alla trasformazione del tempo . Quindi , $F$ vista nel riferimento S deve essere :
$F = F' *R = F' * sqrt(1-(v/c)^2) = \rho_(+) * (v^2/c^2)* A/(2\pi\epsilon_0r)q $
Ma noi avevamo questa espressione per la forza magnetica in S : $ F = q \mu_0/(2\pir) \rho_(-)Av^2 $
uguagliando le due espressioni , si trova la famosa uguaglianza : $ c^2 = 1/(\epsilon_0\mu_0) $ , cioè la velocita di propagazione delle onde e.m.
In conclusione , la forza magnetica in un riferimento è vista come pura forza elettrica nell'altro.
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Mentre in questo caso i sacri testi ammettono tranquillamente che la densità dei due tipi di cariche è diversa.
Quanto poi all'invarianza della carica, che intuitivamente sembra violata, i medesimi testi mi pare che tendano a svicolare.... .
i sacri testi , tra i quali quello da cui ho preso la roba che ti ho scritto, dimostrano che le densità dei due tipi di cariche è diversa nel rif. S' in moto , mentre nel filo in quiete in S la densità delle cariche negative è uguale e opposta a quella delle cariche positive, visto che il filo è neutro. E la dimostrazione, come vedi , si basa proprio sulla conservazione della carica totale in un volume elementare qualsiasi .
Da questa differenza di densità ( attenzione: nel riferimento S') viene fuori in definitiva l'uguaglianza tra forza magnetica in S e forza elettrica in S' .
Spero di esserti stato di aiuto .
We look for patterns when we are hungry or threatened, rather than bored. I don't think we needed to think about things when we were in standby mode in the ancient past.