09/01/2017, 23:29
10/01/2017, 14:53
10/01/2017, 16:25
Vulplasir ha scritto:Mmh nel punto 2) richiede il coefficiente d'attrito all'istnte iniziale? Perché se no la cosa non mi sembra per niente semplice
10/01/2017, 17:58
Martoro ha scritto: Ho tuttavia supposto che se non vi fosse attrito il punto di contatto con il terreno avrebbe accelerazione massima nell'istante prima dell'urto e dunque la forza d'attrito che deve opporsi a questa accelerazione, mantenendo fermo il punto di contatto per garantire il rotolamento, assume il valore più alto in questo istante. Questa supposizione ha tuttavia carattere puramente intuitivo e quindi è potenzialmente sbagliata...
10/01/2017, 20:13
Faussone ha scritto:Martoro ha scritto: Ho tuttavia supposto che se non vi fosse attrito il punto di contatto con il terreno avrebbe accelerazione massima nell'istante prima dell'urto e dunque la forza d'attrito che deve opporsi a questa accelerazione, mantenendo fermo il punto di contatto per garantire il rotolamento, assume il valore più alto in questo istante. Questa supposizione ha tuttavia carattere puramente intuitivo e quindi è potenzialmente sbagliata...
L'accelerazione massima in questo caso ce l'hai quando l'asta è orizzontale perché in quell'istante il momento delle forze esterne (dovuto al peso che puoi pensare applicato nel baricentro del sistema asta più disco)) ha momento massimo rispetto al punto di contatto tra disco e terreno.
Dalla seconda equazione cardinale puoi quindi calcolare quanto vale l'accelerazione angolare in quell'istante, da cui in condizioni di puro rotolamento trovi anche l'accelerazione orizzontale del disco (con l'asta attaccata). A quel punto applichi la prima equazione cardinale scrivendo che la forza orizzontale di attrito statico determina quell'accelerazione orizzontale, e quindi, essendo quella la massima forza orizzontale (perché legata alla massima accelerazione angolare), puoi calcolare il coefficiente di attrito statico richiesto.
10/01/2017, 21:26
10/01/2017, 22:43
Martoro ha scritto:
GRAZIE!!! Davvero gentilissimo!
Solamente un dubbio:
La relazione finale risulta essere
$ N \mu = 2m (2mR^2g)/(I_o) $
Se la reazione vincolare del piano N è uguale in modulo alla forza peso, $ \mu $ ha il valore richiesto; questa supposizione (che se non erro implica un'accelerazione verticale nulla per il centro di massa) deriva da qualche deduzione?
Ovvero, la reazione vincolare del piano è necessariamente uguale in modulo alla forza peso?
Ti ringrazio ancora per il gentilissimo aiuto
Vulplasir ha scritto:Non sono tanto convinto.
Se si applica la seconda cardinale con polo di riduzione nel punto di contatto bisogna tenere conto del fatto che il momento di inerzia del sistema rispetto a quel punto varia col tempo.....
10/01/2017, 23:18
No.Il moto di rotolamento puro è in tutto e per tutto assimilabile a una rotazione attorno al punto di contatto col piano e per quello il momento di inerzia del sistema è costante, quindi la soluzione proposta è valida.
10/01/2017, 23:59
12/01/2017, 15:28
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