Il recipiente ha accelerazione $veca$ , supponiamo verso destra , come in questa figura :
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quindi non è più un riferimento inerziale. Nei riferimenti non inerziali, si devono aggiungere, alle forze realmente applicate, le cosiddette " forze inerziali " , o apparenti , se si vuole usare (abusivamente) la meccanica newtoniana, che varrebbe solo nei riferimenti inerziali.
Nel tuo caso , una particella di fluido di massa $m$, posta in superficie, è soggetta, nel riferimento accelerato, al peso $vecF = mvecg$, alla forza apparente di trascinamento $vecF_t = -mveca$ ( le forze di trascinamento sono dirette in verso opposto alle accelerazioni del riferimento ), e alla spinta del liquido circostante $vecS$ .
Sperimentalmente si osserva che il livello del liquido sale sulla parte posteriore del recipiente e scende su quello anteriore, finchè raggiunge una condizione di equilibrio relativo al riferimento. In tale condizione, la risultante delle forze agenti sulla particella deve essere zero :
$vecS + mvecg - mveca = 0 $
perciò , la retta di azione della spinta è diretta, quando il liquido è in quiete relativa al recipiente, come la direzione della risultante di peso e forza di trascinamento, risultante che costituisce il "peso apparente" di $m$ rispetto al recipiente. Basta allora comporre $vecg$ con $-veca$ , per ottenere la direzione del peso apparente e della spinta , cioè la "verticale apparente " del liquido in quiete relativa. La superficie del liquido si dispone perpendicolarmente a questa verticale apparente , che è inclinata dell'angolo $alpha = arctg(a/g)$ rispetto alla verticale vera.
Quindi , questo è l'angolo cercato. Nella figura di sopra, le forze non sono rappresentate, ma non ci vuole molto a disegnarle.
We look for patterns when we are hungry or threatened, rather than bored. I don't think we needed to think about things when we were in standby mode in the ancient past.