So che in questo forum queste domande per molti sono fuori luogo, perché sono domande che non consistono nell'esporre un problema già circoscritto all'interno di una certa teoria e la cui risposta consiste nell'applicare regole e formule già stabilite.
Però provo a condividere i miei dubbi sperando che qualcuno abbia la voglia di capire davvero la natura del problema posto.
Ecco la mia domanda.
Supponiamo di avere un nostro sistema di riferimento grazie al quale abbiamo mappato i punti dello spazio (diciamo che sia inerziale).
Spesso viene affermato che quel che succede nella posizione A nell'istante t non può influenzare qualcosa che si trova nella posizione B (del nostro riferimento) in un intervallo di tempo minore del tempo T = distanza(A,B)/(velocità luce) (misurato nel nostro riferimento).
Solo che secondo me non può esser vero questo. Dovrebbero esistere già segnali che viaggiano più velocemente della luce in base a come capisco funzionino certe cose. Espongo quel che ho pensato.
Se ci fosse una barretta di metallo posta tra A e B e noi spingessimo un'estremità della barretta A con un dito nell'istante t, l'altra estremità della barretta dovrebbe spostarsi prima che arrivi un segnale luminoso partito da A nell'istante t.
Spingendo una barretta di metallo in A potremmo causare il movimento di una pallina posta all'altro capo della barretta prima che arrivi in B un segnale luminoso che è partito da A nello stesso istante (misurato con il solito orologio posto in A).
La propagazione del movimento in un oggetto rigido (propagazione che intuitivamente dovrebbe essere comunque qualcosa che risulta simile ad un'onda che si sposta in un mezzo) deve risultare più celere del segnale luminoso che è partito da un capo del corpo rigido, altrimenti dovremmo osservare non solo le contrazioni relativistiche quando abbiamo a che fare con un regolo e cerchiamo di spostarlo spingendolo da un lato ad una certa velocità, ma contrazioni ben più marcate.
O i corpi abbastanza rigidi si schiacciano (relativamente al nostro sistema di riferimento) in modo diverso da quello previsto, oppure risulta possibile e ammissibile causare qualcosa in qualche posizione dello spazio prima che arrivi il segnale luminoso. Si può sapere che succede qualcosa in A in un punto B prima che arrivi in B il segnale luminoso partito da A quando succedeva questo qualcosa in A.
Le "onde di movimento" trasmesso con una spinta che viaggiano nei corpi abbastanza rigidi, sono segnali che dovrebbero viaggiare più velocemente della luce?
E' una cosa alla quale io penso intuitivamente, perché non so di preciso come funzioni la cosa quando si spinge un corpo che possiede una certa rigidità e non si applica la spinta a tutti i punti del corpo ma soltanto ad una sua parte.
La "velocità di propagazione dello spostamento" dipenderà dal tipo di materiale forse, ma non credo si verifichino contrazioni così accentuate (per permettere alla luce di mantenere il primato), anche se penso che deve esserci effettivamente poi una contrazione del genere se si spinge un regolo in questo modo (insomma un tipo di contrazione immagino debba esserci effettivamente ma dipenderà da molti parametri diversi).
Probabilmente sarà vero che le altre parti di un corpo non si spostano tutte istantaneamente nel momento in cui lo iniziamo a spingere in un punto, però credo che le altre parti del corpo inizieranno a spostarsi molto prima che arrivino dei segnali luminosi partiti dal punto in cui abbiamo iniziato ad esercitare questa spinta.
Ditemi come la pensate, come dovrebbe funzionare la cosa secondo voi?