La recente e combattutissima questione sulla potenza dell'ascensore mi ha fatto sorgere un dubbio che non sono in grado di risolvere.
Se abbiamo un razzo, che espelle una certa quantità di gas al secondo, $(dm)/(dt)$, con una certa velocità $v_0$, si trova che la spinta comunicata al corpo del razzo è $F = (dm)/(dt)v_0$.
Questa spinta dà luogo ad una accelerazione del corpo del razzo - fra l'altro crescente, perchè la massa a cui si applica decresce, ma questo è inessenziale - che quindi acquista velocità.
Il punto di applicazione della forza è fisso sul razzo, per cui la potenza, vista come $F*v$, cresce.
Ora, io mi immagino la potenza di un motore come una sua caratteristica intrinseca, quindi costante. Del resto il razzo funziona, per tutto il tempo in cui resta acceso, sempre allo stesso modo, consuma la stessa quantità di carburante al secondo. Allora, come è possibile che la potenza sviluppata cresca? E' sbagliata la relazione $F*v$? Non è vero che la potenza è una caratteristica del motore? O la potenza dipende dal sistema di riferimento (già questo sembra più sensato)? O cosa?