Re: Potenza di un motore a razzo

Messaggioda maximpertinente » 22/09/2017, 00:48

Tu sostieni che la potenza aumenta poichè fai un ingenuo calcolo dell'energia tramite Forza x Spostamento.
La Forza esercitata nel sistema di riferimento della massa accelerata e che tu inserisci nel calcolo, modula di intensità lungo il percorso misurato da te osservatore. Occorrono sempre delle trasformazioni di coordinate. Se non sei d'accordo, allora non hai mai nemmeno compreso il principio di funzionamento di un variatore da scooter o i rapporti del cambio della bicicletta, pertanto potrebbero effettivamente mancare le basi per discutere.
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Re: Potenza di un motore a razzo

Messaggioda professorkappa » 22/09/2017, 07:47

E ti pareva. 6 anni di ingegneria e 20 anni a progettare turbomacchine, ma il cambio della bici mi e' ignoto e i calcoli sono ingenui.
Perche non mi mostri tu il cambio di coordinate da fare per calcolare la potenza spesa da un ciclista? In fin dei conti le tue affermazioni sono risibili per chi sa, e innocue per chi non sa. Dai, mostraci questa teoria conterna, a noi poveri illusi pieni di formule fallaci
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Re: Potenza di un motore a razzo

Messaggioda Pazzuzu » 22/09/2017, 09:32

Confermo la dimostrazione riguardante il razzo e l'esempio della molla con le due masse. Ovviamente non sono infallibile e potrei avere commesso errori nella dimostrazione, invito chiunque li trovasse a mostrarmeli. Voglio formule, non chiacchiere. E voglio che mi venga indicato con precisione l'errore che ho commesso nella dimostrazione. Inoltre se la dimostrazione del razzo fosse fallace, non si spiegherebbe l'effetto Oberth.
Giusto per dire, maximpertinente confonde sistematicamente l'energia fornita al razzo, che dipende dalla velocità del razzo, con l'energia fornita a tutto il sistema (razzo + gas), che non dipende dalla velocità del razzo, o del sistema. Lo invito a fare due conti e verificare quest'affermazione.
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Re: Potenza di un motore a razzo

Messaggioda professorkappa » 22/09/2017, 09:52

Pazzuzu ha scritto:Confermo la dimostrazione riguardante il razzo e l'esempio della molla con le due masse. Ovviamente non sono infallibile e potrei avere commesso errori nella dimostrazione, invito chiunque li trovasse a mostrarmeli. Voglio formule, non chiacchiere. E voglio che mi venga indicato con precisione l'errore che ho commesso nella dimostrazione. Inoltre se la dimostrazione del razzo fosse fallace, non si spiegherebbe l'effetto Oberth.
Giusto per dire, maximpertinente confonde sistematicamente l'energia fornita al razzo, che dipende dalla velocità del razzo, con l'energia fornita a tutto il sistema (razzo + gas), che non dipende dalla velocità del razzo, o del sistema. Lo invito a fare due conti e verificare quest'affermazione.

Ma uno che mette in questione P=Fv perche secondo lui e' una formuletta troppo semplice per descrivere la potenza, e che eguaglia energia a quantita' di moto, che calcoli puo' fare per contraddirti? Solo choacchere. Supercazzole, come hanno scritto.
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Re: Potenza di un motore a razzo

Messaggioda Pazzuzu » 22/09/2017, 10:01

Sono quasi tentato di mettere i calcoli che dimostrano che l'energia fornita al sistema non dipende dalla velocità del sistema, perchè sono davvero due conti. Ma non mi pare giusto. Penso che stia a chi mi vuole smentire portare tutti i calcoli necessari per la smentita. Altrimenti , se per ogni attacco (fatto di chiacchiere eh) uno dovesse tirare giù tonnellate di formule per difendersi ,non la finiremmo più. Oltretutto sarebbe un incitamento alle supercazzole. Quindi anzichè postare i calcoli che confermano la dimostrazione sul razzo, attendo quelli di maximpertinente che la smentiscono. E nel mentre spero che passi di qui qualche moderatore.
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Re: Potenza di un motore a razzo

Messaggioda professorkappa » 22/09/2017, 10:05

Ma no, dai! Che moderatore! E' cosi' tenero che alleggerisce la giornata. I moderatori chiuderebbero il topic.
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Re: Potenza di un motore a razzo

Messaggioda mgrau » 22/09/2017, 10:28

@maximpertinente
Io mi contento di molto meno.
Sarò duro di comprendonio, ma non ho capito questa tua formula.
maximpertinente ha scritto:per l'unità Joule:

$ΔJ = mΔvsqrt2/2$

Ti avevo già chiesto lumi, ma, certo per colpa mia, non ho capito la spiega.
Non potresti farmi vedere da dove viene, ma proprio PASSO PASSO, come se fossimo alle scuole medie?
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Re: Potenza di un motore a razzo

Messaggioda maximpertinente » 22/09/2017, 16:48

Faccio una premessa per intenderci sin da subito.
Questo è il capisaldo dell'energia:

$1J = 1kg * (1m)/(1s^2) * 1m$

La Forza di 1N esercitata costantemente su una massa di 1kg (libera di muoversi senza alcun impedimento) lungo tutto l'asse di riferimento di 1m, la accelera uniformemente fino al raggiungimento di modulo velocità 1,41m/s ($sqrt2$) in corrispondenza del metro.
Trattandosi di accelerazione di 1m/s², la Forza impulsiva 1N è stato applicata per un intervallo di tempo sincronico al modulo v = 1,41sec.
Ne deriva che la misura dell'impulso del capisaldo Joule è pari a $1N*sqrt2s = sqrt2Ns$

Non ho intenzione di rispolverare antiche controversie, ma l'equazione non considera la modulazione del sistema di riferimento in cui viene esercitata la Forza: La massa è in un sistema non inerziale in continua modulazione di velocità relativa rispetto al sistema di coordinate fissato per le misure.
Pertanto il capisaldo sopra fa riferimento ad una quantità di energia corrispondente solo ed esclusivamente a 1N su 1kg per 1m (distanza solidale alla massa ferma, stabilita prima di applicare accelerazione) e per essere simmetrica rispetto ai fenomeni inerenti, l'equazione differenziale va sistemata portando sotto radice sia il modulo accelerazione che la misura dello spazio, in questo modo:

$1J = 1kg * ((1m)/(1s^2)) ^(1/2) * 1m^(1/2)$

La trasformazione di coordinate d'impulso riconduce alla misura complessiva della Forza Impulsiva per Tempo, pari ai Newton*sec, speculari all'unità della QdM in kg*m/s.
E' l'unica quantità che riconosco avere tutte le caratteristiche assimilabili al concetto di energia.
Per praticità nei calcoli e nello sviluppo di alcuni teoremi, definisco l'unità di questo vettore-scalare tramite simbolo greco ϙ:

$DeltaϘ = 1N*1s = 1kg*Delta1m//s = sqrt2/2J$ (0,7071J)

Diversamente, il teorema delle Forze-vive calcola la misura di un altro ente fisico che varia effettuando un cambio di sistema di riferimento. Questo infatti calcola l'intensità della Forza impulsiva che si oppone alla variazione di moto, determinata dall'inerzia di una massa, per accelerarla uniformemente da 0 a v (o viceversa) lungo l'asse di 1 metro, quindi all'interno di un prestabilito sistema di riferimento.

La Potenza è determinabile classicamente tramite la misura dell'energia (che in questo modello è semplicemente l'impulso campionato in Joule) diviso il tempo di trasferimento.
La cosa interessante è che, essendo proporzionale alla Forza su Tempo come da derivazioni di questo modello, è possibile convertire la misura della Forza impulsiva da Newton a Watt direttamente.

$1W = (1J)/(1s) = 1kg * ((1m)/(1s^2))^(1/2) * 1m^(1/2) * 1s^(-1) = (1N * sqrt2s) / (1s) = (sqrt2N)/(1s)$

Mgrau, 1Joule equivale all'impulso 1,41 kg*m/s, proporzionale ad ogni multiplo.
L'unità $mv$, come da equazioni sopra, corrisponde a $1 kg*Delta 1m//s = sqrt2/2J$.

Pazzuzu, i tuoi bilanci energetici non sono mai uguali ad ogni cambio di sistema di riferimento (inerziale), il che ha poco di coerente e razionale per una quantità conservativa.
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Re: Potenza di un motore a razzo

Messaggioda mgrau » 22/09/2017, 17:04

Mah, forse intendiamo diversamente quel segnetto formato da due lineette orizzontali, questo, per capirci : $=$
Perchè, se su una riga scrivi
$1J = 1kg * (1m)/(1s^2) * 1m$
e poche righe sotto scrivi
$1J = 1kg * ((1m)/(1s^2)) ^(1/2) * 1m^(1/2)$
io mi trovo un po' disorientato.
Poi vedo anche
$DeltaϘ = 1N*1s = 1kg*Delta1m//s = sqrt2/2J$ (0,7071J)
e anche qui mi va un po' insieme la vista, perchè non mi parrebbe che Newton*secondi siano Joule, ossia Newton*metri, a meno di pensare che secondi e metri sono la stessa cosa.
Comunque, come saggiamente ricorda professorkappa, contra negantem principia non est disputandum

Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
Scusa la domanda, max, anche se il protocollo del forum in genere non lo prevede: ma quali sono i tuoi titoli? che cosa hai studiato, dove, su quali testi?
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Re: Potenza di un motore a razzo

Messaggioda maximpertinente » 24/09/2017, 16:57

La prima è quella divulgata in ogni testo, e solo la seconda è quella adattata e congruente al modello esposto.
I Newton della relazione ϙ, come anche quelli espressi intrinsecamente nella relazione Joule (kg*m/s²) sono Forza impulsiva, ovvero che produce misurabili variazioni di potenziale, quindi non si tratta di una qualunque Forza*tempo.

I N*m sono una farsa perchè non vi è alcun significato scientifico nel dire "1Newton per 1metro" senza indicare un parametro che fornisce il tempo di esercizio, come la massa, che ha un'inerzia da cui si determina il tempo di percorrenza del metro, in accelerazione.

Basti riflettere ad un caso esempio che mi pare avessi già posto:
Applicando 1N per accelerare 1kg lungo un 1m, si ottiene una QdM di 1,41 kg*m/s, che è un effetto completamente diverso dalla medesima forza 1N su 1000kg x 1m, da cui si ottiene QdM 44,7 kg*m/s.
Questa è un'aberrazione, poichè tramite un meccanismo a leva si possono decelerare i 1000kg, trasferendo l'energia su (poniamo caso) 44kg, portandoli fino a velocità 1 m/s, e l'energia risultante tramite la tradizionale equazione Joule è oltre venti volte superiore.

Generalmente a questo punto si verifica un tilt facendo notare che il principio noto con l'espressione F=ma intende proprio queste proporzionalità.

Ne conseguono solo due ipotesi:
1. il moto perpetuo è possibile.
2. il modello attuale filo-leibniziano non è corretto.

quod erat demonstrandum

Alcuni veementi leibniziani hanno fornito una terza, ovvero che man mano che la velocità incrementa, per mantenere il medesimo modulo accelerazione è necessario un progressivo aumento di intensità della Forza nel sistema solidale al punto di applicazione.
Questa implicazione deriva dall'aumento della quantità di energia da applicare nei progressivi intervalli di tempo.
Ma tutto ciò significa negare il principio F=ma, e contra negantem principia non est disputandum, inoltre contro ogni evidenza dei test.

Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
Spero tu non mi chieda il CV per doverti "fidare" di ciò che ho scritto. Comunque quel che più potrebbe rilevare è che mi occupo di analisi e progettazione in un laboratorio di una società che realizza strumenti di misura.
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