La prima è quella divulgata in ogni testo, e solo la seconda è quella adattata e congruente al modello esposto.
I Newton della relazione ϙ, come anche quelli espressi intrinsecamente nella relazione Joule (kg*m/s²) sono Forza impulsiva, ovvero che produce misurabili variazioni di potenziale, quindi non si tratta di una qualunque Forza*tempo.
I N*m sono una farsa perchè non vi è alcun significato scientifico nel dire "1Newton per 1metro" senza indicare un parametro che fornisce il tempo di esercizio, come la massa, che ha un'inerzia da cui si determina il tempo di percorrenza del metro, in accelerazione.
Basti riflettere ad un caso esempio che mi pare avessi già posto:
Applicando 1N per accelerare 1kg lungo un 1m, si ottiene una QdM di 1,41 kg*m/s, che è un effetto completamente diverso dalla medesima forza 1N su 1000kg x 1m, da cui si ottiene QdM 44,7 kg*m/s.
Questa è un'aberrazione, poichè tramite un meccanismo a leva si possono decelerare i 1000kg, trasferendo l'energia su (poniamo caso) 44kg, portandoli fino a velocità 1 m/s, e l'energia risultante tramite la tradizionale equazione Joule è oltre venti volte superiore.
Generalmente a questo punto si verifica un tilt facendo notare che il principio noto con l'espressione F=ma intende proprio queste proporzionalità.
Ne conseguono solo due ipotesi:
1. il moto perpetuo è possibile.
2. il modello attuale filo-leibniziano non è corretto.
quod erat demonstrandumAlcuni veementi leibniziani hanno fornito una terza, ovvero che man mano che la velocità incrementa, per mantenere il medesimo modulo accelerazione è necessario un progressivo aumento di intensità della Forza nel sistema solidale al punto di applicazione.
Questa implicazione deriva dall'aumento della quantità di energia da applicare nei progressivi intervalli di tempo.
Ma tutto ciò significa negare il principio F=ma, e
contra negantem principia non est disputandum, inoltre contro ogni evidenza dei test.
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Spero tu non mi chieda il CV per doverti "fidare" di ciò che ho scritto. Comunque quel che più potrebbe rilevare è che mi occupo di analisi e progettazione in un laboratorio di una società che realizza strumenti di misura.