Esperimento Michelson & Morley

Messaggioda Churchill » 04/10/2017, 09:38

Se ho capito bene, i due scienziati si prefiggevano di dimostrare l’esistenza dell’etere tramite l’interferenza prodotta dallo sfasamento temporale dei due raggi luminosi.
Guardando la dimostrazione non capisco una cosa: l’atteso ritardo del fascio luminoso inviato nella direzione perpendicolare al moto della Terra rispetto a quello parallelo non avrebbe dovuto essere prodotto dall’azione del “vento” ma dalla semplice “geometria” dell’interferometro. Voglio dire: il fascio di luce che viaggia in direzione perpendicolare al moto terrestre deve descrivere un triangolo e quindi la distanza da coprire è necessariamente più lunga dell’altra. A prescindere dal vento d’etere. Anche se la la terra si muove nel vuoto, il ritardo dovrebbe essere registrato comunque.
Quindi il fallimento dell’esperimento avrebbe dovuto dimostrare semmai che la Terra era ferma.
Churchill
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