Buonasera,
cercando di capire perchè nel calcolo del lavoro svolto o 'ricevuto' da un gas racchiuso in un cilindro chiuso da un pistone in seguito ad una compressione o ad una espansione non si consideri la pressione interna ho trovato su wikipedia una giustificazione che si basa sul principio di conservazione dell'energia: in sostanza se la pressione esterna $P_e$, costante, è inferiore alla pressione interna $P_i$ il gas si espande fino a portarsi in equilibrio, compiendo lavoro contro la forza $F_e = P_e * S$ per un tratto $\Delta h$ dove $S$ è la superficie del pistone. Se si immagina che questa pressione esterna è esercitata da una massa $m$ tale che $F_e = m*g$ allora questa massa guadagnerà un'energia potenziale gravitazionale pari a $m*g*(\Delta h) = F_e*\Delta h = P_e * \Delta V$ che deve essere pari,in assenza di attriti etc, al lavoro totale compiuto dal sistema ( che non dipende dalla pressione interna ).
Non mi è chiaro perchè non si abbia dipendenza dalla forza interna...in genere se ci sono due forze opposte agenti su un corpo il lavoro totale in gioco è dato dalla differenza dei lavori delle forze...perchè qui non accade lo stesso?
Grazie