Re: La sfida per Max

Messaggioda professorkappa » 26/10/2017, 20:51

Tutti e 3 i punti compleatamente sbagliati. Anzi anche il quarto, se includiamo la frase "non hai risolto nulla".

Non sai cosa e' la somma algebrica. Studia.
Un sistema di riferimento non e' convertibile con un L-E-V-A. Ti devi L-E-V-A-R-E tu. Studia
In qualsiasi riferimento inerziale, la qdm si conserva, non crolla nessun castello. Studia.

Hai stancato con queste stronzate, davvero. Studia.
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Re: La sfida per Max

Messaggioda professorkappa » 26/10/2017, 20:52

Palliit ha scritto:E' un troll. Oltre ogni ragionevole dubbio.

Si. Ultimo post da parte mia. Vediamo sotto quale altro nick si ripresenta.
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Re: La sfida per Max

Messaggioda maximpertinente » 05/11/2017, 00:52

Profk, la discussione (direi anche la sfida) prosegue in questo thread:

Modello di urto conservativo ideale: Elastico vs Rigido
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Re: La sfida per Max

Messaggioda maximpertinente » 19/11/2017, 22:55

Testo nascosto, fai click qui per vederlo
orsoulx ha scritto:Ed allora ti propongo un esperimento casalingo che tutti possono riprodurre. Prendiamo un pendolo di Newton, e sostituiamo una della sfere riducendone la massa della metà. Lasciamo una sola sfera 'normale' (le altre si possono sollevare senza problemi). Solleviamo quella leggera e lasciamola andare. Io dico che dopo l'urto la leggera ritorna indietro, tu, se ho capito bene sostieni che si ferma, Per dirimere la questione non servono strumenti matematici: bastano gli occhi.


Questa discussione dell'esperimento casalingo è già avvenuta altrove, ma lascia il tempo che trova.
Linko un estratto ricaricato, preso da un vecchio video sulle collisioni, che evidenzia il punto inerente alla questione, con due urti rigidi CoR 1, ed un urto con deformazione temporanea con CoR prossimo ad 1.

Purtroppo le varie guerre tra bande del forum non consentono una comunicazione fluida, comunque l'esperimento proposto da profk con questo messaggio, non può dimostrare la validità di uno dei due modelli oltre ogni ragionevole dubbio.

L'esperimento e' molto semplice. 2 sfere lanciate l'una contro l'altra, di massa e materiale scelti da te, su una superficie scelta da te, in un posto scelto da te, con il pubblico scelto da te e velocita' iniziali scelte da te.
Tu scrivi le velocita' attese dopo l'urto secondo la tua teoria, io secondo quella attualmente accettata dalla fisica odierna.
Quello che ci si avvicina di piu', prende il malloppo.
Semplice. Niente leve (cosa intendi, poi, con queste leve, lo capisci solo tu), niente altro.
Piu' facile di cosi...


Il motivo è semplice: Secondo il modello di urto rigido, la previsione di velocità della massa2x dopo l'impatto, è esattamente la metà di v della massa1x prima dell'urto. Ad esempio la massa 1x che urta a 1m/s la massa 2x ferma, dovrebbe imprimere a quest'ultima una velocità di 0,5m/s.
Anche se il test mostrasse questo risultato, si potrebbe dire che c'è stata una dispersione, essendo la previsione del totalmente elastico superiore alla metà (ovvero 0,707m/s).
E' qui che diventa utile il test contrario: Massa2x che urta e cede completamente l'energia alla massa1x, e se la velocità acquisita da quest'ultima risulta doppia, significa che il risultato supera il 40% la velocità massima teorica prevista dalla attuale equazione del Joule, rendendo evidente l'inesattezza e la necessità di campionamento della stessa.
Ma per farlo è necessario utilizzare una leva poichè la massa doppia, tramite urto diretto non si ferma completamente.

Per un'efficace dimostrazione sperimentale, occorrono strumenti abbastanza complessi. E naturalmente la pubblicazione necessita del consenso dei realizzatori.
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Re: La sfida per Max

Messaggioda mathbells » 20/11/2017, 15:08

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Chiudo, per non indurre in tentazione.
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\(\displaystyle F=p\frac{\pi}{4}nd^2h\,\,;\quad A=\frac{8}{11}F\,\,;\quad L=\frac{1}{55}F\,\,;\quad S=\frac{1}{40}F\)
p=0,224 $g$/$cm^3$ = costante universale della pizza; n=numero di pizze; d=diametro in cm; h=spessore in cm.
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