Un punto materiale di massa m si muove in una dimensione (si chiami x un asse in questa direzione) ed è soggetto a un campo di forze conservativo avente energia potenziale $U(x)=((x-a)^2)/b+c$
Se il corpo è inizialmente fermo nel punto avente posizione x=0 e lo si vuole portare nella posizione x1=a applicando un'opportuna forza esterna, qual è il lavoro minimo che deve fare tale forza?
Per risolvere questo esercizio ho semplicemente scritto: $L=-deltaU$ e poichè b e c sono costanti positiva ho ottenuto un lavoro positivo.
L'esercizio seguente è: si calcoli la componente x del campo di forza conservativo di cui sopra nel punto di coordinata x=0.
L'ho svolto derivando la funzione potenziale e ho ottenuto la componente della forza di segno positivo. (Sono sicuro che il risultato di questo sia corretto).
Il punto è questo: la risposta corretta del primo esercizio è che il lavoro sia negativo, ma proprio non riesco a capire perchè. La spiegazione che mi è stata data è:
- la forza dovuta al campo nel punto x=0 ha verso positivo, quindi per far sì che il corpo stia fermo in tale punto, la forza esterna deve avere stesso modulo ma verso opposto.
Questo davvero giustifica il fatto che tutto il lavoro compiuto dalla forza esterna sia negativo perchè di verso opposto allo spostamento?