Buonasera. Sto cercando un aiuto per completare una considerazione.
Il teorema dell'energia cinetica afferma che:
\(\displaystyle F*s = ΔE_k \)
ovvero qualunque sia la forza che agisce nello spostamento di un punto materiale dalla posizione A alla posizione B, il lavoro fatto dalla forza è uguale alla variazione dell'energia cinetica del punto materiale stesso.
Consideriamo allora il caso in cui il punto materiale abbia velocità nulla \(\displaystyle v_1=0 \) presso il punto A, e che debba arrivare in B percorrendo un spazio prefissato \(\displaystyle s= 10 m \). Avremo allora la seguente relazione:
\(\displaystyle F * 10 = (1/2) mV_2^2 \)
Questo suggerisce che la forza necessaria ad ottenere la velocità \(\displaystyle V_2 \) presso il punto B va con il quadrato della velocità \(\displaystyle V_2 \). In altre parole, aumentando di \(\displaystyle 1 m/s \) la velocità desiderata in B, la forza necessaria varierà come il quadrato di \(\displaystyle V_2 \) e non in modo lineare.
Equazioni a parte, cosa suggerisce questo fatto? Perché vi è un legame quadratico di questo tipo? Se non sbaglio, in fisica legami quadratici suggeriscono che una certa grandezza (in questo caso la velocità) sortisca un "effetto molteplice" nel senso di "più importante". Il mio pensiero è stato che, maggiore è la velocità richiesta in B, minore sarà il tempo a disposizione della forza per agire (lo spazio consentito è stabilito, la velocità media del corpo cresce in base alla \(\displaystyle V_2 \) richiesta) e quindi la forza deve "aumentare tanto" per ogni metro al secondo di velocità. Non riesco però a vedere più a fondo nella questione.
Qualcuno ha voglia di arricchirmi con una propria considerazione?
Grazie Infinite!