Ciclista all' autovelox

Messaggioda curie88 » 16/06/2019, 21:36

Stasera, mentre andavo al supermercato procedendo in bicicletta sono passato due volte(andata e ritorno) difronte all' autovelox che mi ha segnalato le velocità:

$v_1 = 27 $ km/h
$v_2 = ? $ km/h

Sapendo che all' andata la massa in corsa era:

$M_1 = 75+14+1$ kg
dove $75$ kg è la mia massa corporea, $14$ kg quella della bicicletta, $1$ kg quella dello zaino in spalle.

Ed al ritorno la massa comperata al supermercato, e trasportata all' interno dello zaino era di:

$m_t = 7,2$ kg

Quale è stata la velocità $v_2$ espressa in km/h, segnalata al ritorno dall' autovelox, nell' ipotesi che la potenza $P$ sprigionata durante il passaggio, prima e dopo l' autovelox, sia rimasta costante?
Se la velocità segnata al ritorno fosse stata di $22$ km/h, a chi dovremmo attribuire un eventuale errore di calcolo?

Credo che questo problema si possa risolvere con facilità, e spero di non aver commesso errori nel svolgerlo.

Saluti.
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Re: Ciclista all' autovelox

Messaggioda Quinzio » 16/06/2019, 22:31

"potenza P sprigionata durante il passaggio"

E cosa vorrebbe dire ?
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Re: Ciclista all' autovelox

Messaggioda curie88 » 16/06/2019, 23:36

Ovviamente significa: la potenza che il ciclista emette con la forza delle sue gambe nell` istante in cui transita difronte all' autovelox quando esso segnala simultaneamente la velocità; detto in termini più precisi.
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Re: Ciclista all' autovelox

Messaggioda mgrau » 17/06/2019, 05:41

La potenza in un moto uniforme se ne va tutta in attrito e resistenza dell'aria quindi delle masse non ce ne facciamo niente e comunque il problema non è determinato
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Re: Ciclista all' autovelox

Messaggioda professorkappa » 17/06/2019, 08:23

Tu e la potenza non andate molto d'accordo. Avevi gia' postato un esercizio simile https://www.matematicamente.it/forum/viewtopic.php?f=19&t=198347&hilit=potenza.

Anche qui, come allora, riproponi la necessita' di inserire la massa. Ma il lavoro (o la potenza) sviluppato per mantenere il nostro ciclista in moto uniforme, su un piano, serve solo per vincere gli attriti.
Che dipendono dalla massa, (almeno quello volvente tra ruote e strada), ma in che relazione siano, vattelappesca.
La mitologia greca e' sempre stata il mio ginocchio di Achille
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Re: Ciclista all' autovelox

Messaggioda curie88 » 17/06/2019, 14:25

mgrau credo tu abbia ragione, almeno in buona parte.
Ma gli attriti prendono in considerazione le masse o no? A me pare proprio di sì. Una massa maggiore implica sicuramente un maggior attrito. Anche se nellesercizio non li calcolo gli attriti, e sbaglio.
Infatti è impossibile eliminarli come del resto sostenete certamente.
Quindi per fare un buon lavoro dovrei introdurre, lattrito volvente, quello radente mi sembra superfluo nel contatto ruota strada. Invece dovrei anche introdurre lattrito dell'aria che non è affatto superfluo e poteva variare anche col vento tra andata e ritorno.
Inoltre subentrano gli attriti inevitabili degli ingranaggi.
Insomma l'esercizio avete ragione non è determinato.
Comunque tengo a precisare che i valori ottenuti coi calcoli non si discostano molto dalla realtà e questo mi ha incoraggiato a postare il messaggio.
Se è vero infatti che al passaggio la velocità era di 27 km/h ed al ritorno l'autovelox indicava 22 km/h, ed il risultato da me ottenuto è logicamente inferiore a 27 km/h sebben di poco. Il fatto che non sia venuto precisamente 22 km/h come ingenuamente mi aspettavo è dovuto certamente al fatto che la potenza io per quanto mi potessi impegnare di mantenerla simile all' andata attraverso lo sforzo muscolare, è evidente che sarebbe stata necessariamente non uguale.
Per quanto riguarda le misure delle masse e dell` indicatore di velocità credo invece fossero pressoché esatte.
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