\begin{equation}
L'(q, \dot{q},t)= L(q, \dot{q},t) + \frac{d f}{dt}(q,t)
\end{equation}
abbiamo che le equazioni di Eulero-Lagrange sono identiche per $L$ ed $L'$:
\begin{equation}
\begin{aligned}
\frac{d}{dt} \frac{\partial L'}{\partial \dot{q}} - \frac{\partial L'}{\partial q} &= \frac{d}{dt} \frac{\partial L}{\partial \dot{q}} - \frac{\partial L}{\partial q} + \frac{d}{dt} \frac{\partial }{\partial \dot{q}} \bigg( \frac{\partial f}{\partial q} \dot{q} + \frac{\partial f}{\partial t} \bigg) - \frac{\partial }{\partial q} \bigg( \frac{\partial f}{\partial q} \dot{q} + \frac{\partial f}{\partial t} \bigg)\\
&= \frac{d}{dt} \frac{\partial L}{\partial \dot{q}} - \frac{\partial L}{\partial q} + \frac{\partial^2 f}{\partial q^2} \dot{q} + \frac{\partial^2 f}{\partial t \partial q} - \frac{\partial^2 f}{\partial q^2} \dot{q} -\frac{\partial^2 f}{\partial t \partial q}\\
&= \frac{d}{dt} \frac{\partial L}{\partial \dot{q}} - \frac{\partial L}{\partial q}
\end{aligned}
\end{equation}
Poi vedere questa $\frac{df}{dt}$ come una libertà ulteriore che ti offre il sistema2, che generalizza ad esempio il concetto del poter sommare una costante al potenziale senza cambiare la "fisica" del sistema. L'introduzione del termine $\frac{df}{dt}$ rappresenta tutta una serie di trasformazioni che puoi fare alla Lagrangiana senza che cambino le equazioni del moto del sistema. Perché ci interessano questo tipo di trasformazioni che lasciano inalterate le equazioni del moto3? Beh, perché la fisica sta "solo" in queste equazioni e nelle quantità che vi compaiono: posizione, velocità, accellerazione ... La Lagrangiana, come l'energia o il momento angolare, non hanno di per sè nessun significato fisico, non sono altro che delle quantità astratte con cui è più semplice fare i conti. E' lo stesso discorso che fai quando introduci i gauge di Lorentz o Coulomb:possiamo introdurre a piacere delle modifiche ai potenziali, in modo da semplificare i conti, purché non cambino i campi, che sono ciò che misuro (quindi qualcosa di Fisico) mediante una carica di prova.
Seconda cosa, la dipendenza funzionale della lunghezza dal tempo non ha alcun ruolo incisivo in questo discorso, in quanto l'avrei approssimata al primo ordine in ogni caso; inoltre nell'energia cinetica compare il termine $\dot{l}^2$ che non può essere espresso come derivata totale nel tempo di una funzione dipendente solo da $\theta$ e $t$.
Comunque non è che potresti dare un' occhiata ai conti che non riesco a capire da dove salti fuori l'$1/2$?
Grazie
- di classe $\mathcal{C}^2$ ↑
- simile ai Gauge dei potenziali elettromagnetici ↑
- Dal punto di vista puramente matematico, tutte le Lagrangiane che differiscono per un termine del tipo $\frac{df}{dt}$ formano una classe di equivalenza, ottenuta dalla relazione di equivalenza "avere le stesse equazioni del moto". Tutte queste Lagrangiane sono matematicamente e fisicamente equivalenti ↑