Avelyne ha scritto:. Perché nel calcolo del tempo di volo si calcola un altezza di 45 metri? Cioè 45 metri é l'altezza dell'edificio giusto? Quindi venendo lanciato verso l'alto non dovrebbe essere di più l'altezza? O nel calcolo del tempo la formula comprende il volo e poi la discesa? Scusate la domanda forse banale.
Quando scrivi la legge oraria $s = v_0 * t + 1/2 a t^2$ e la usi per ricavare $t$ conosci $s$ e $a$, e $s$ è la distanza fra il punto di partenza e di arrivo. Se, come in questo caso, l'oggetto si muove prima su e poi giù, pazienza, la cosa non fa differenza.
Avelyne ha scritto:E si potrebbe calcolare la massima altezza, poi il tempo che si impiega a percorrere quel tratto e poi calcolare il tempo per percorrere il secondo tratto fino al suolo?
Sì, certo (prima il tempo, poi l'altezza). Trovi $t_1 = v_0 sin theta / g$, poi l'altezza raggiunta $h = v_0sin theta * t_1 - 1/2 g t_1^2$, poi il tempo di caduta $t_2 = sqrt (2(h + 45)/g)$