Effettivamente la quantificazione è il vero problema, ma fido che la scienza lo risolverà. Ma credo anche che i problemi siano due: uno è la verifica sperimentale o la reinterpretazione di dati già noti, l'altro è senza dubbio la formulazione (ma forse anche qui solo il riconoscimento) di una teoria che supporti e stimoli la verifica sperimentale. Il fatto che speri in un riconoscimento della struttura teorica -mediante una reinterpretazione di una già in essere, piuttosto che nella elaborazione di una nuova- è suggerita essenzialmente dal famoso dubbio einsteniano circa la prsunta "incompletezza" della meccanica quantistica. Quanto alle reinterpretazioni non dimentichiamo che la relatività speciale prese le mosse, fra l'altro, appunto da una reinterpretazione delle già note equazioni del campo elettromagnetico.PaoloC ha scritto: Dunque, poiché sappiamo che per creare ordine bisogna spendere energia, va da sé che un sistema ordinato (a qualsiasi livello d'astrazione) è un sistema che gode di una energia potenziale non nulla. La sfida sarebbe piuttosto quella di riuscire a quantificarla, e non solo, come abbiamo appena fatto, a qualificarla.
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