Messaggioda tecnos » 23/08/2006, 16:09

Visto che abiti a Pisa e non vuoi spostarti potresti informarti su ingegneria aerospaziale....
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Messaggioda Maxos » 23/08/2006, 16:13

Ma dai, There's plenty of room at the bottom!

P.S. Non sono tra quelli a cui piacerebbe il ponte...
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Messaggioda tecnos » 23/08/2006, 16:22

E anche molti disoccupati...
Dici?
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Messaggioda lunanera » 23/08/2006, 16:45

perchè aerospaziale?c'è poi la possibilità di conseguire la specialistica in fisica applicata?
e poi una cosa che non c'entra nulla:sicuramente sbaglierò ma data la carenza di infrastrutture in italia non ce n'è nessuna più urgente del ponte?no è che mi pare che qui stiamo portando avanti due argomenti in parallelo e volevo fare una domanda a voi che sicuramente ne sapete più di me!
un saluto a tutti!
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Messaggioda tecnos » 23/08/2006, 16:57

Non credo, però ti permette la laurea specialistica in matematica senza debiti formativi ( proprio a Pisa..).
Ho citato questo corso perchè è una delle lauree attivate nella facoltà di ingegneria di Pisa...
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Messaggioda Maxos » 23/08/2006, 17:05

Questa seconda domanda è una questione di politiche strutturali.

La verità è che in italia come nel resto del mondo l'unica vera urgenza è una riorganizzazione razionale dell'agricoltura (esempi: riciclaggio delle biomasse esaurirebbe il fabbisogno energetico del paese, altro che fusione nucleare eolico e fotovoltaico, e lo dico da Fisico, poi considera che più del 70% dell'acqua è consumata dall'agricoltura, quindi mi fanno ridere le opere di sensibilizzazione sui bambini)

Al secondo posto ci stanno le infrastrutture industriali-comunicative-didattiche-sportive.

Al terzo il sistema bancario-finanziario.

Ma stiamo sforando.

Comunque sì, il ponte è opera socialmente pericolosa (mi spiego?) e sostanzialmente inutile laddove servirebbe a migliorare la connettività tra due sistemi che poi non sono di per se stessi singolarmente interconnessi (vedi la Salerno-Reggio Calabria e la Palermo-Messina). Quindi basta pontefici!
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Messaggioda tecnos » 23/08/2006, 17:17

Sul discorso del ponte sono pienamente in accordo con te, per quanto riguarda le biomasse sinceramente dubito che basterebbero a ridurre sensibilmente il fabbisogno energetico. Ben vengano comunque le fonti energetiche prodotte da sole, vento e mare. Specialmente le ultime 2, purtroppo, sono quasi snobbate.
Di sicuro le reti dei nostri acquedotti disperdono circa il 35% dell'acqua che trasportano e su questo bisognerebbe intervenire al più presto!
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Messaggioda Maxos » 23/08/2006, 18:01

Ti assicuro che esistono stime ragionevoli che parlano di energia dalle biomasse dell'ordine dei 100 GW, cioè più o meno il fabbisogno energetico italiano.

Riguardo al fotovoltaico è utile per l'autosufficienza delle abitazioni ma non per i veri consumatori di energia e cioè le industrie.

Sull'eolico mi sembra che dia più fastidio come impatto ambientale che non energia (si stima un potenziale massimo da 10 GW in Italia)

Poi riguardo al fatto di mettere le manine nelle dinamiche delle maree e dei venti sarei cauto (Zichichi permettendo naturalmente, com'è caro quel vecchietto!). Son cose sempre complicate e pericolose, la natura è più precisa e lungimirante di noi, anche se ci illudiamo di essere dei gran geni perché sappiamo scrivere IBM con atomi di Xenon.

Invece sulla fusione sono completamente contrario, sembra che la gente non abbia capito che ciò che ci serve non è energia, ma energia pregiata, e da un reattore a fusione viene solo della gran entropia viste le temperature, e poi utilizza una fonte energetica totalmente endogena, mentre l'energia delle biomasse, del fotovoltaico e dell'eolico vengono dal sole e dunque rientrano nel bilancio "naturale".

Non parliamo poi degli impianti a fissione, che hanno senso oramai solo come fonte energetica di eventuali stazioni su pianeti senza risorse energetiche, tipo se vuoi una casa su Plutone, è bene che ti procuri un bel reattorino, ma finché stiamo sulla terra...
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Messaggioda tecnos » 23/08/2006, 18:42

Le stime di cui parli onsestamente mi sembrano ottimistiche, in quanto il mese scorso ho letto una rivista di ambiente nella quale esperti di energetica affermavano che fra 50 anni il contributo delle biomasse sarà pari al 35/40% del totale ( un ottimo risultato!). Comunque sia non possiamo considerare la richiesta energetica costante, perchè è in continua crescita, di conseguenza il problema probabilmente non sarebbe risolto totalmente mediante l'impiego di un'unica fonte....
Per energia solare onestamente intendevo il solare termodinamico, ma anche il fotovoltaico su scala locale è valido.
Il problema di impatto ambientale causato dalle pale dei mulini eolici è dovuto al rumore ma non solo, infatti molto spesso le posizioni ottimali degli impianti coincidono con le rotte di varie specie di uccelli migratori.
Il mare può essere sfruttato in vari modi e una soluzione molto valida ( in termini di basso impatto ambientale ) potranno essere le dighe dei porti che verranno costruiti.
In definitiva a mio avviso il modo migliore di produrre energia è quello di sfruttare le potenzialità morfologiche (e non) delle varie regioni mediante l'integrazione di varie tecnologie "pulite".
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Messaggioda lunanera » 23/08/2006, 19:47

ragazzi vedo che la questione energetica vi appassiona tanto appassiona molto anche me da ambientalista quale sono.tanto per sapere:ho visto che a pisa esiste ingegneria energetica,ecco ma secondo voi se mi laureassi in fisica potrei avere a che fare con questi problemi?a pisa esiste un corso in fisica dell'ambiente e se si,cosa potrei fare in qualità di fisico?se invece fossi un ingegnere cosa farei?
e poi oggi ho parlato con un prof di fisica di firenze,lui mi ha detto che se mi laureo a 27-28 anni non sono vecchia,secondo lui per come sono le cose,si guarda più alla qualità che all'età(chiaramente non prendono i matusalemme!).voi che ne pensate?
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