da jitter » 03/02/2017, 17:20
scientifico, filosofia.
Fossi in te sceglierei una buona mediazione tra passioni "pure" e possibilità di inserimento lavorativo.
Credo sia ugualmente sbagliato scegliere per pura passione un ambito in cui la disoccupazione è alle stelle (come ha fatto la sottoscritta) o una materia che non ti attrae ma che offre possibilità di lavoro.
Rispondo sulle materie umanistiche (non so siano sono tra le tue possibilità, visto che non hai dato dettagli): non le sconsiglierei in assoluto, ma a patto che la scelta universitaria sia affiancata da un progetto lavorativo concreto in linea di massima, ovviamente da attuare dopo la laurea ma che funga da obiettivo.
Esempio:
SI: conosco l'arabo, amo la letteratura e vorrei fare il traduttore --> mi iscrivo a lettere
NO: mi piace leggere, ma non voglio insegnare --> mi iscrivo a lettere e poi si vedrà cosa passa il convento
p.s. Le attitudini secondo me sono secondarie, non nel senso che non esistono difficoltà nel percorso di studi, ma sono superabili se hai fatto una buona scelta, se ti interessa quello che fai e lo fai con impegno.