Re: Informatica all'università

Messaggioda Albesa81 » 03/04/2017, 13:30

BrockLesner ha scritto:La vera specializzazione di un ingegnere informatico è la robotica, i sistemi enbedded, telecomunicazioni ecc; un informatico invece si specializza in sicurezza, networking, IA, ML ecc. I miei prof fanno ricerca proprio in questi campi.

Non so come funziona ad informatica ma ti assicuro che IA e ML sono campi di ricerca assolutamente tipici per un PhD in ingegneria informatica.
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Re: Informatica all'università

Messaggioda Intermat » 03/04/2017, 13:35

Albesa81 ha scritto:
BrockLesner ha scritto:La vera specializzazione di un ingegnere informatico è la robotica, i sistemi enbedded, telecomunicazioni ecc; un informatico invece si specializza in sicurezza, networking, IA, ML ecc. I miei prof fanno ricerca proprio in questi campi.

Non so come funziona ad informatica ma ti assicuro che IA e ML sono campi di ricerca assolutamente tipici per un PhD in ingegneria informatica.

Lascia stare tanto per lui è "Computer Science". Non se ne esce!
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Re: Informatica all'università

Messaggioda BrockLesner » 03/04/2017, 15:04

Albesa81 ha scritto:
BrockLesner ha scritto:La vera specializzazione di un ingegnere informatico è la robotica, i sistemi enbedded, telecomunicazioni ecc; un informatico invece si specializza in sicurezza, networking, IA, ML ecc. I miei prof fanno ricerca proprio in questi campi.

Non so come funziona ad informatica ma ti assicuro che IA e ML sono campi di ricerca assolutamente tipici per un PhD in ingegneria informatica.


stessa cosa anche ad informatica. Io questo volevo dire, ing inf ed informatica possono avere le stesse specializzazioni. La cosa che volevo far capire ad Intermat è che la matematica che si studia ad informatica è più settoriale e serve proprio per studiare queste materie.
Infatti se andiamo sul sito della MIUR e andiamo leggere il settore INF/01 troviamo che:

Il settore raggruppa competenze e ambiti di ricerca propri dell'informatica e della teoria dell'informazione, posti alla base dell'approccio informatico allo studio dei problemi e, congiuntamente, della progettazione, produzione e utilizzazione di sistemi informatici per l’innovazione nella società. Particolare attenzione è rivolta al metodo, basato su modellizzazione, formalizzazione e verifica sperimentale. Pertanto il settore comprende, accanto a tutti gli aspetti di base e generali, i fondamenti algoritmici (progettazione e analisi degli algoritmi, computabilità e complessità, teoria dell'informazione, dei codici e crittografia), logici, semantici e metodologici dell'informatica, ivi inclusi i modelli computazionali classici e quantistici; le competenze sistemistiche necessarie a modellare e progettare (in modo adeguato dal punto di vista tecnico ed economico) elaboratori, sistemi distribuiti, reti, sistemi telematici (affidabilità, prestazioni e sicurezza dei sistemi informatici e telematici), linguaggi (ambienti e metodologie di programmazione, ingegneria del software), sistemi informativi, basi di dati e sistemi di accesso all'informazione. Infine il settore comprende gli ambiti applicativi e sperimentali relativi agli usi innovativi dell'informatica, quali l’elaborazione di immagini e suoni, il riconoscimento e la visione artificiale, le reti neurali, l’intelligenza artificiale e il soft computing, la simulazione computazionale, la grafica computazionale, l’interazione utente-elaboratore e i sistemi multimediali. Le competenze didattiche di questo settore riguardano le metodologie e gli strumenti dell'informatica che forniscono la base concettuale e tecnologica per la varietà di applicazioni richieste nella Società dell'Informazione per l'organizzazione, la gestione e l’accesso a informazioni e conoscenze da parte di singoli e di organizzazioni e imprese private e pubbliche; riguardano inoltre tutti gli aspetti istituzionali dell’informatica di base.

Questo sia ad Ingegneria inf che ad informatica.

Ho controllato il piano di studi di informatica a Roma e sono d'accordo con te sul fatto che è un po povera di matematica pura. Perciò ho detto che qui in Italia alcuni corsi di informatica non sono seri.

Tu sbagli quando dici che la matematica che si studia ad informatica non è adatta per studiare ML, Data mining e IA, quando queste materie sono proprio del mio settore e quello di ingegneria inf.

Ciao.
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Re: Informatica all'università

Messaggioda Intermat » 03/04/2017, 16:57

BrockLesner ha scritto:Ho controllato il piano di studi di informatica a Roma e sono d'accordo con te sul fatto che è un po povera di matematica pura. Perciò ho detto che qui in Italia alcuni corsi di informatica non sono seri.

Tu sbagli quando dici che la matematica che si studia ad informatica non è adatta per studiare ML, Data mining e IA, quando queste materie sono proprio del mio settore e quello di ingegneria inf.

Ciao.

Io ti ho detto, e continuo a dirti, che la quantità di matematica che si fa ad informatica è inferiore a quella che si fa in altri CdL e che questo pone un informatico (in media) in una situazione tale da dover recuperare alcune nozioni. Questo perché ML e simili sono solo alcune possibili specializzazioni di un informatico (come anche di un ingegnere o matematico) e non sono il suo "normale ed unico" percorso. Dovresti considerare che è il tuo CdL ad essere "più matematico" e quindi potrebbe favorirti un po' nel continuare in quella direzione. Il fatto che voi facciate delle cose di matematica non vuol dire necessariamente che quella sia sufficiente per affrontare con piena cognizione di causa quegli argomenti. Ti ripeto che ho seguito un corso di ML con ragazzi di matematica ed informatica e quest'ultimi non avevano praticamente mai visto un Hessiano, un gradiente o simili. Semplicemente perché non fanno corsi "avanzati" di matematica che illustrino "per bene" le funzioni di più variabili e altre cose non contemplate nei normali corsi di Analisi I. Insomma il corso era tagliato molto da un punto di vista "informatico" ovvero come implementare i metodi piuttosto che non capire la matematica alla base di quei metodi. Molto probabilmente questo avviene anche in altre università. Ovvio che se dopo vuoi farci un PhD potresti tranquillamente farlo ma dovresti avere l'onestà di accettare che dovresti metterti a capofitto su alcune cose di matematica che non hai studiato prima. Un ingegnere che si candida per lo stesso PhD probabilmente dovrà rivedersi o impararsi alcune cose più informatiche, è nella natura delle cose. Se poi tu vuoi pensare che solo perché quello è un esame (tendenzialmente facoltativo) del tuo CdL allora hai tutte le basi per affrontarlo (e le giustificazioni che stai portando sono sempre di questo tipo) allora fai pure. Comunque lo vedrai con i tuoi occhi quando andrai a studiare queste materie, vedrai come implementarle per te sarà "una cavolata" mentre capire la statistica e la matematica che c'è dietro no.

PS: E considera che il tuo piano di studi è molto più matematico degli altri.
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Re: Informatica all'università

Messaggioda BrockLesner » 03/04/2017, 17:28

Intermat ha scritto:
BrockLesner ha scritto:Ho controllato il piano di studi di informatica a Roma e sono d'accordo con te sul fatto che è un po povera di matematica pura. Perciò ho detto che qui in Italia alcuni corsi di informatica non sono seri.

Tu sbagli quando dici che la matematica che si studia ad informatica non è adatta per studiare ML, Data mining e IA, quando queste materie sono proprio del mio settore e quello di ingegneria inf.

Ciao.

Io ti ho detto, e continuo a dirti, che la quantità di matematica che si fa ad informatica è inferiore a quella che si fa in altri CdL e che questo pone un informatico (in media) in una situazione tale da dover recuperare alcune nozioni. Questo perché ML e simili sono solo alcune possibili specializzazioni di un informatico (come anche di un ingegnere o matematico) e non sono il suo "normale ed unico" percorso. Dovresti considerare che è il tuo CdL ad essere "più matematico" e quindi potrebbe favorirti un po' nel continuare in quella direzione. Il fatto che voi facciate delle cose di matematica non vuol dire necessariamente che quella sia sufficiente per affrontare con piena cognizione di causa quegli argomenti. Ti ripeto che ho seguito un corso di ML con ragazzi di matematica ed informatica e quest'ultimi non avevano praticamente mai visto un Hessiano, un gradiente o simili. Semplicemente perché non fanno corsi "avanzati" di matematica che illustrino "per bene" le funzioni di più variabili e altre cose non contemplate nei normali corsi di Analisi I. Insomma il corso era tagliato molto da un punto di vista "informatico" ovvero come implementare i metodi piuttosto che non capire la matematica alla base di quei metodi. Molto probabilmente questo avviene anche in altre università. Ovvio che se dopo vuoi farci un PhD potresti tranquillamente farlo ma dovresti avere l'onestà di accettare che dovresti metterti a capofitto su alcune cose di matematica che non hai studiato prima. Un ingegnere che si candida per lo stesso PhD probabilmente dovrà rivedersi o impararsi alcune cose più informatiche, è nella natura delle cose. Se poi tu vuoi pensare che solo perché quello è un esame (tendenzialmente facoltativo) del tuo CdL allora hai tutte le basi per affrontarlo (e le giustificazioni che stai portando sono sempre di questo tipo) allora fai pure. Comunque lo vedrai con i tuoi occhi quando andrai a studiare queste materie, vedrai come implementarle per te sarà "una cavolata" mentre capire la statistica e la matematica che c'è dietro no.

PS: E considera che il tuo piano di studi è molto più matematico degli altri.


La matrice Hessiana, gradienti vettori ecc io l'ho studiate e anche bene, perciò mi pare strano che degli informatici non conoscono queste cose, evidentemente la loro facoltà non è seria. Un informatico dovrebbe conoscere l'algebra molto bene, perciò mi pare strano, perché in questo corso l'algebra è da tutte le parti.
Però ti posso dire una cosa ? Non ti puoi basare su due persone che non sapevano qualcosa, non puoi generalizzare. Se deciderò di fare il dottorato in una disciplina informatica, non dovrò recuperare nulla, perché è il mio settore, la stessa cosa vale per gli ingegneri informatici.
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Re: Informatica all'università

Messaggioda Intermat » 03/04/2017, 18:50

BrockLesner ha scritto:Se deciderò di fare il dottorato in una disciplina informatica, non dovrò recuperare nulla, perché è il mio settore, la stessa cosa vale per gli ingegneri informatici.

Va bene caro, il mondo sta aspettando te. La tua tesi di dottorato è già scritta perché è una materia di informatica e quindi che cosa mai dovrai studiare che tu non sappia già? E' incredibile che una persona come te possa studiare all'università, hai una presunzione incredibile di sapere tutto. Non mettere mai in dubbio niente, non sia mai che impari qualcosa.
Io forse farò un dottorato in ottimizzazione/ricerca operativa, l'ho ampiamente studiata in questi 5 anni (ho fatto una marea di corsi di Ricerca Operativa, ottimizzazione e simili) ma non mi verrebbe mai in mente di pensare che non dovrò recuperare delle competenze di base solamente perché "tanto quello è il mio settore". Tutti devono recuperare delle competenze, l'importante è capire di doverlo fare. Ecco, oltre la laurea cerca di acquisire anche questa skill che magari ti potrebbe tornare utile!

Del fatto che le mie conoscenze non facciano una statistica ne sono convintissimo però guardati i piani di studio di altre università e poi vedi gli argomenti dei corsi di matematica. Fatto questo confrontali con una qualsiasi ingegneria o con matematica stessa. Poi mi racconti cosa devi e non devi recuperare. Leggiti un libro di statistical learning oppure uno sull'ottimizzazione vincolata e dimmi se sono cose che già sai o se non le devi recuperare. Ah questi sono argomenti di informatica/statistica, il primo, e di ricerca operativa, il secondo, che molto probabilmente non sono nel tuo piano di studi (o comunque in media non ci sono) ma sono alla base di diverse tecniche di ML (k-mean, SVM, Reti Neurali e potrei continuare).

PS: Ho dato una occhiata alle magistrali a Pisa e, se dovessi consigliare un percorso orientato al Data Mining, consiglierei proprio informatica. Resta valido quanto detto prima, tutti devono recuperare qualcosa (è una cosa naturale). Inoltre quel CdL è decisamente particolare.
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Re: Informatica all'università

Messaggioda BrockLesner » 03/04/2017, 19:44

io non stavo dicendo questo.....
La statistica l'ha sto studiando adesso; la ricerca operativa l'ho già studiata.
Direi di non continuare più questa discussione perché siamo fuori topic :)
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Re: Informatica all'università

Messaggioda vict85 » 03/04/2017, 22:48

Premetto che parlo da laureato in matematica (e scienze politiche) che ora lavora come sviluppatore software.

Dr. Akim ha scritto:[ ... ] Al di là di questo, lo scopo sostanziale del corso d'Informatica Pura non è quello di creare progammatori (ci sono molti miei colleghi che quando vengono chiamati da persone, estranee a questo mondo, "programmatori" si offendono), bensì quello di creare dei laureati in grado di elaborare i problemi, trovare il modo giusto di affrontarli, saper usare gli strumenti giusti per attaccarli, studiarne le soluzioni, e poi implementarle.


Ogni volta che sento questa frase mi viene da chiedermi: "Cosa pensate che voglia dire essere un programmatore1?" Tra l'altro l'attività "di elaborare i problemi, trovare il modo giusto di affrontarli, saper usare gli strumenti giusti per attaccarli, studiarne le soluzioni, e poi implementarle" è senz'altro un elemento comune a tutte le attività umane che necessitino un qualche ragionamento, dal personal trainer al programmatore, passando per il manager d'azienda. Insomma è uno slogan così generico da essere pressoché privo di ogni significato pratico. Ciò che cambia tra le varie professioni è la tipologia dei problemi che vieni abituato ad affrontare e gli strumenti che una persona ha per risolverli. Come per molte altre lauree scientifiche, la laurea in informatica abbozza una varietà relativamente ampia di problemi e ti mette a conoscenza dell'esistenza di un buon numero di strumenti. Ma, come per tutte le lauree scientifiche, saper davvero analizzare i problemi in questione e saper davvero utilizzare gli strumenti di cui sei a conoscenza, non è qualcosa che sai generalmente fare alla fine della magistrale (e forse neanche dopo un dottorato).
Se una laurea in informatica ti preparasse a diventare un programmatore di un certo tipo dovrebbe insegnarti a risolvere i problemi che si trova ad affrontare un programmatore di quel tipo, e sinceramente non ho dubbi che non esista alcuna tipologia di programmatore per cui questa affermazione sia vera.

Dr. Akim ha scritto: [...]
Quindi, ricapitolando, cosa si studia all'universita?
Matematica
Matematica
Matematica
ed un po' di Matematica, condita con una sana dose di Informatica :)


Quella a me sembra un dose molto piccola di matematica: è più o meno equivalente ad un anno di studio a matematica ed in molto atenei l'approfondimento è minore. Più o meno ogni facoltà scientifica fa quegli argomenti.
Di fatto, gli argomenti di informatica che fate sono molto più caratterizzanti di cosa voglia dire fare la facoltà di informatica e mi rattrista che in tre pagine nessuno si sia messo a spiegare che cosa si faccia in quei corsi (che era di fatto la domanda iniziale).

Dr. Akim ha scritto:Quindi non ti spaventare se all'inizio ti sembrerà di essere molto più svantaggiata rispetto quelle persone che già parlano di codice ed altro, perché l'ingrediente principale per fare informatica sono la capacità di ragionamento e la capacità di astrazione, non scrivere codice. Vedila così: essere un bravo programmatore è come essere un bravo scriba. Puoi avere una bellissima calligrafia, ma se non sai cosa scrivere dentro le pagine, ti verrà fuori un pessimo libro! :)


Con tutto il rispetto, stai confondendo il buon programmatore (che nella tua analogia sarebbe l'equivalente di un buon scrittore) con un banale coder (senza l'aggettivo buono e tenendo conto che questa non è una vera e propria professione2).

Un buon programmatore sa scrivere buon codice, che è una cosa ben diversa del saper scrivere un codice che sia esteticamente bello. Non si diventa dei buoni scrittori solo imparando la grammatica, per diventare dei buoni programmatori è indispensabile fare molta pratica (parallelamente alla parte teorica). Tra l'altro è spesso utile tenere conto che i professori che insegnano i corsi di programmazione sono raramente dei buoni programmatori.

Detto questo non ha importanza quando inizi ad imparare, l'importante che tu lo faccia con passione ed interesse. Quindi non c'è bisogno di preoccuparsi se non sai programmare.

Note

  1. Tra l'altro esistono moltissimi tipi diversi di programmatori e uno non saprebbe fare il lavoro dell'altro.
  2. Insomma certi programmatori junior possono fare un lavoro di questo tipo, ma è qualcosa che può andare avanti per pochi mesi, dopo si aspettano che tu faccia qualcosa in più.
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Re: Informatica all'università

Messaggioda vict85 » 03/04/2017, 23:04

@BrockLesner: Non togliere l'aggettivo lineare da algebra lineare. Per i matematici, l'algebra ( astratta ) è qualcosa di diverso che, in un certo senso, contiene l'algebra lineare al suo interno, seppur quest'ultima sia generalmente considerata parte di geometria (puoi notare questa suddivisione all'interno delle sezioni del forum). Tra l'altro l'algebra ha alcune applicazioni informatiche, anche se è raramente studiata in modo approfondito al di fuori dei corsi di matematica.
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Re: Informatica all'università

Messaggioda BrockLesner » 04/04/2017, 09:24

si hai ragione vict85

@Intermat, ho controllato il tuo piano di studi di ing. gestionale, ed è il tuo piano di studi ad essere molto matematico. Generalmente ad informatica si studia più matematica pura che ad ingegneria gestionale. Ti prendo due piani di studio a caso.
Una è di Salerno:

Testo nascosto, fai click qui per vederlo
ANNO I

MATEMATICA I (9 CFU)
MATEMATICA II (9 CFU)
CHIMICA (6 CFU)
TECNOLOGIE GENERALI DEI MATERIALI (6 CFU)
FONDAMENTI DI INFORMATICA (6 CFU)
FISICA (12 CFU)
DISEGNO (6 CFU)

ANNO II
MECCANICA DEI FLUIDI (9 CFU)
PRINCIPI DI ELETTROTECNICA E DI AUTOMATICA (12 CFU)
MECCANICA APPLICATA (12 CFU)
ECONOMIA, ORGANIZZAZIONE E DIRITTO DELL'IMPRESA (12 CFU)
TERMODINAMICA APPLICATA E SISTEMI ENERGETICI (12 CFU)
SISTEMI DI PRODUZIONE E GESTIONE DELLA QUALITA' (12 CFU)

ANNO III
PROGETTAZIONE E GESTIONE DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI (12 CFU)
RICERCA OPERATIVA (6 CFU)
FONDAMENTI DI COSTRUZIONE DI MACCHINE (6 CFU)
STATISTICA E SICUREZZA DEI SISTEMI PRODUTTIVI (12 CFU)
GESTIONE AZIENDALE (9 CFU)
ESAMI A SCELTA (12 CFU)


Questo è di Bologna:

Testo nascosto, fai click qui per vederlo
ANNO I

ANALISI MATEMATICA E GEOMETRIA E ALGEBRA 12 CFU
ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 9 CFU
FISICA GENERALE (6 CFU)
ANALISI MATEMATICA (6 CFU)
FISICA GENERALE 2 (6 CFU)
FONDAMENTI DI CHIMICA (6 CFU)
FONDAMENTI DI INFORMATICA (9 CFU)

ANNO II

GESTIONE DELL'ENERGIA 9 CFU
MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE 6 CFU
ELETTROTECNICA 6 CFU
FONDAMENTI DI RICERCA OPERATIVA 6 CFU
GESTIONE AZIENDALE 12 CFU
MATEMATICA APPLICATA 6 CFU
CONTROLLI AUTOMATICI 6 CFU
IMPIANTI INDUSTRIALI 12 CFU

ANNO III

GESTIONE DEI PROGETTI DI INNOVAZIONE 9 CFU
STUDI DI FABBRICAZIONE 9 CFU
LOGISTICA INDUSTRIALE 12 CFU
ATTIVITA' A SCELTA


Da notare che a bologna non c'è statistica. Quindi Intermat è il tuo piano di studi che è particolare; a te c'è davvero tanta matematica.
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