Fisica senza essere portati per la matematica?

Messaggioda Maccio1000 » 07/05/2017, 15:59

Salve a tutti.
Sono uno studente di quinto anno di liceo classico, manca poco alla maturità e sto cercando di capire quale sia la strada giusta per me. Ho problemi con la matematica fin dalle medie, non l'ho mai capita davvero e anche per i professori che ho avuto nel corso della mia istruzione, sono stati a mio parere incapaci di saperla spiegare e trasmettere nella sua reale importanza e bellezza. La matematica è sempre stata il mio incubo quindi, maggiormente adesso, nel quinto anno, in cui l'argomento principale è la trigonometria. Il problema credo sia anche psicologico, nel senso che dopo tutti questi anni di vani tentativi di capire la matematica mi sono rassegnato all'idea di essere proprio negato. Sono convinto di non avere una mente matematica e so che sarei più portato per qualcosa di umanistico..ma il mondo della fisica mi ha sempre affascinato tanto, seguo lezioni online che magari nemmeno capisco, ma starei ore a sentire i professori spiegare la fisica delle particelle elementari, guardare quelle interminabili formule alla lavagna a me incomprensibili; leggo libri di fisica,vedo specifici documentari assolutamente non banali... ma so che il programma di fisica all'università è ricchissimo di matematica e questo mi spaventa molto, fino a dove è legittimo seguire le proprie passioni? Non credo che capirei tutte quelle formule e quelle teorie così complesse.. eppure mi affascinano tantissimo, sarei incosciente se mi iscrivessi a fisica? E' possibile che una volta all'università, seguendo magari anche ripetizioni, potrei forse migliorare le mie doti di ragionamento logico e matematico? Oppure ci si nasce e quindi dovrei lasciar perdere? Avrei davvero bisogno di una risposta alle mie domande.. grazie in anticipo.
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Re: Fisica senza essere portati per la matematica?

Messaggioda vict85 » 07/05/2017, 16:23

Io ho studiato matematica, ma le cose non sono eccessivamente diverse. Per prima cosa le brutte notizie: al fine dello studio della fisica universitaria, avere dimestichezza con la matematica del liceo è molto più importante di aver fatto bene fisica al liceo (la trigonometria per esempio la devi aver capita bene, anche se non è necessario conoscere tutte le identità trigonometriche più esotiche). Potresti entrare all'università senza sapere nulla di fisica e laurearti comunque senza troppi problemi, ma le carenze matematiche si fanno sentire. Quindi da quello che dici suppongo che faticherai molto. La buona notizia è che se sei motivato, e ti impegni a recuperare la matematica in tempi non troppo lunghi, poi farcela. Diciamo che lo scoglio principale per qualcuno nella tua condizione è il primo anno, dopo quello o lasci o sei sulla buona strada per laurearti.

Esistono libri e materiali online per la preparazione per i precorsi, sinceramente ti consiglio di iniziare fin da ora a guardarli ed esercitarti con sufficiente costanza. Inoltre potresti provare a leggere qualche libro divulgativo di matematica, magari ti cambia un po' la prospettiva di cosa sia la matematica e te la rende un po' più interessante.
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Re: Fisica senza essere portati per la matematica?

Messaggioda Maccio1000 » 07/05/2017, 18:24

Grazie mille! Sapresti consigliarmi uno di questi libri? Oppure va bene un semplice alpha test ?
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Re: Fisica senza essere portati per la matematica?

Messaggioda giuliofis » 08/05/2017, 09:10

Matematica per i Precorsi, di Malafarina.
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Re: Fisica senza essere portati per la matematica?

Messaggioda Anacleto13 » 11/05/2017, 22:18

Secondo me non esiste "non sono portato per la matematica", da piccolo quando non riuscivi a camminare dicevi "non sono portato per camminare non camminerò mai"?
Magari hai alcune lacune basilari che dovresti sistemare, la matematica è come una lingua se non sai l'alfabeto non riuscirai mai a parlarla.
Prenditi un libro di precorso anzichè alphatest ( è molto utile, ma per il ripasso ).. e assicurati di svolgere tutti gli esercizi finchè non hai capito bene le basi, una volta capite bene quelle puoi fidarti che quando farai i primi corsi di analisi,fisica non avrai problemi.. buona fortuna
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Re: Fisica senza essere portati per la matematica?

Messaggioda Vikhr » 11/06/2017, 16:18

Maccio1000 ha scritto:Salve a tutti.
Sono uno studente di quinto anno di liceo classico, manca poco alla maturità e sto cercando di capire quale sia la strada giusta per me. Ho problemi con la matematica fin dalle medie, non l'ho mai capita davvero e anche per i professori che ho avuto nel corso della mia istruzione, sono stati a mio parere incapaci di saperla spiegare e trasmettere nella sua reale importanza e bellezza. La matematica è sempre stata il mio incubo quindi, maggiormente adesso, nel quinto anno, in cui l'argomento principale è la trigonometria. Il problema credo sia anche psicologico, nel senso che dopo tutti questi anni di vani tentativi di capire la matematica mi sono rassegnato all'idea di essere proprio negato. Sono convinto di non avere una mente matematica e so che sarei più portato per qualcosa di umanistico..ma il mondo della fisica mi ha sempre affascinato tanto, seguo lezioni online che magari nemmeno capisco, ma starei ore a sentire i professori spiegare la fisica delle particelle elementari, guardare quelle interminabili formule alla lavagna a me incomprensibili; leggo libri di fisica,vedo specifici documentari assolutamente non banali... ma so che il programma di fisica all'università è ricchissimo di matematica e questo mi spaventa molto, fino a dove è legittimo seguire le proprie passioni? Non credo che capirei tutte quelle formule e quelle teorie così complesse.. eppure mi affascinano tantissimo, sarei incosciente se mi iscrivessi a fisica? E' possibile che una volta all'università, seguendo magari anche ripetizioni, potrei forse migliorare le mie doti di ragionamento logico e matematico? Oppure ci si nasce e quindi dovrei lasciar perdere? Avrei davvero bisogno di una risposta alle mie domande.. grazie in anticipo.

Dammi retta. Tu non hai nemmeno provato. Quindi ti basi su di un preconcetto. Non sai come andrà veramente, e presumi un possibile risultato in base a tue esperienze passate.

Purtroppo alle Superiori, e anche prima, di tempo per fare le cose per bene, e la Matematica ne pretende parecchio sotto questo aspetto, ve n'è poco. Vi sono anche altre materie di cui preoccuparsi, dato che, tra l'altro, anche un'ottima padronanza e comprensione della lingua, sia italiana che inglese, è fondamentale per comprendere appieno la logica matematica, che lo ripeto, esige precisione e rigore, e altri argomenti di studio universitari (l'Inglese, in particolare, è fondamentale in una fase successiva: la fase in cui occorrerà reperire e studiare la bibliografia).

Ma all'Università, gli studi saranno sì molto più approfonditi, ma verteranno su una sola materia, e su quel poco che è complementare alla stessa. Quindi è probabile che occasioni per chiarire eventuali dubbi irrisolti, anche su quel poco di Analisi affrontato alle superiori, ve ne saranno a volontà.

Per il resto, tutti sperimentano difficoltà. Tutti. Anche chi vedi farsi tutti gli esami ogni sessione e laurearsi in corso con media del 30 e Lode. La difficoltà fa parte del gioco, e in sua assenza qualsiasi corso di studio sarebbe noioso e forse anche meno fruttifero. Ma la soddisfazione di esser finalmente riusciti a comprendere intimamente come funziona qualcosa, qualsiasi cosa, è unica al mondo. Come, purtroppo, possono bruciare sconfitte come vedere gli altri andare inesorabilmente avanti e accorgersi di essere ancora lì, fermi, a lottare con un esame scoglio di una materia che non si riesce a far propria in alcun modo. Tipo che studi, studi, fai mille esercizi e poi ogni volta che vai a fare l'esame esce fuori qualche esercizio che ti fa venire il latte alle ginocchia e ti fa cadere le braccia. O rendersi conto che i ritmi di apprendimento propri sono assai diversi da quelli degli altri e da quelli che esige la propria università. In questo caso, le ripetizioni non aiutano molto, è solo una nuova lezione in aggiunta a quella che ha fatto il professore. Ma il fuoricorso, se frutto di difficoltà didattiche, non vuol dire niente.

Tu hai già fatto un grande passo in avanti rispetto a molti, e non te ne rendi conto. Ammetti che la tua preoccupazione è quella di non capire le materie. Significa che ti preoccupi particolarmente di comprendere, e non di andare avanti di esame in esame scopiazzando oppure imparando tutto a memoria come un pappagallo e poi resettando tutto per fare spazio al prossimo esame, pur di laurearti in corso. Questa è l'unica cosa veramente importante. Ti auguro solo il meglio.
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