Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda nicov » 16/05/2017, 21:44

Pongo una domanda rapida, per quale motivo su questo forum e su altri presenti in rete si legge di ragazzi che vorrebbero intraprendere fisica e poi finisco per fare ingegneria per motivi di sbocchi lavorativi?
Consultando almalaurea si legge che nella maggior parte dei casi il salario dei fisici è decisamente più alto di quello degli ingegneri..poi non so, magari la realtà dei fatti è un'altra, non so se le statistiche di quel sito siano affidabili.
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda WalterDeWitt » 17/05/2017, 06:57

Sicuramente per il pregiudizio, il cdl di Fisica prepara canonicamente figure accademiche e non professionali come i cdl di ingegneria. Non a caso è necessario l'esame di stato per ottenere la qualifica di ingegnere ma non di fisico.
Tuttavia è anche vero che un cdl di una scienza pura, come Fisica, crea laureati con un'elevata abilità di problem solving utile in ogni possibile lavoro. Quindi non è difficile che un fisico ripieghi come informatico, elettronico, analista di big data o in banca; tutti impieghi che sarebbe in grado di svolgere con l'ausilio di qualche corso di specializzazione, ma per i quali il cdl non lo ha preparato.
Per quando riguarda le statistiche di Almalaurea, come quelle di ogni sito, sono solo dati indicativi perché la statistica non è una scienza esatta.
Ad essere sincero anche io sono indeciso tra i due cdl e mi piacerebbe avere altri pareri! :)
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda civamb » 20/05/2017, 15:58

Ingegneria prepara figure che potranno scegliere un futuro in ambito accademico oppure seguire una carriera da lavoratori dipendenti o liberi professionisti (una volta sostenuto l'esame di Stato). Precisando che attualmente la parola ingegneria vuol dire tutto e niente viste le differenze che esistono fra un ingegnere fisico ed un ingegnere civile (giusto per fare due esempi). Di certo l'ingegnere "tradizionale" progetta e progettare vuol dire risolvere un certo numero di problemi per raggiungere un determinato obbiettivo. Per questo motivo ingegneria é così apprezzata dalle aziende.
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda Quasar3.14 » 04/06/2017, 22:51

nicov ha scritto:Pongo una domanda rapida, per quale motivo su questo forum e su altri presenti in rete si legge di ragazzi che vorrebbero intraprendere fisica e poi finisco per fare ingegneria per motivi di sbocchi lavorativi?
Consultando almalaurea si legge che nella maggior parte dei casi il salario dei fisici è decisamente più alto di quello degli ingegneri..poi non so, magari la realtà dei fatti è un'altra, non so se le statistiche di quel sito siano affidabili.


In Italia, la laurea in ingegneria è una di quelle lauree che ha un certo prestigio sociale, ed è una laurea che ancora oggi è facilmente spendibile sul mondo del lavoro. Poi ci possono essere delle variazioni tra le varie ingegnerie ma in linea di massima è una laurea molto apprezzata.
Fisica è tra le lauree più difficili da conseguire, e c'è questa convinzione (errata) che non sia spendibile come una laurea in ingegneria, stesso pregiudizio che ha ad esempio una laurea in matematica.
Come è già stato scritto da WalterDeWitt fisica, così come matematica e le altre lauree scientifiche, crea laureati con un elevata capacità di problem solving che viene molto apprezzata nei più svariati campi.
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda renat_ » 05/06/2017, 11:11

La differenza è che in fisica hai degli sbocchi lavorativi decenti solo se sei uno studente brillante, altrimenti puoi solo andare ad insegnare alle superiori.
Un ingegnere capra (5-6 anni fuori corso) potrebbe trovare un lavoro sottopagato in una multinazionale, dimostrare di essere adatto per quel lavoro, fare carriera in quell'azienda, farsi un buon curriculum: a quel punto avrebbe la strada spianata...conosco tanti ingegneri che hanno fatto una cosa del genere, per un fisico sarebbe impossibile.
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda Ernesto01 » 05/06/2017, 21:41

Se statisticamente il salario del fisico è più alto del salario di un ingegnere questo non ti da alcuna informazione sulla % di disoccupazione dei laureati. Se mi laureo in funzione del lavoro, preferisco laurearmi con 85% di farmi assumere e 1800 euro di stipendio piuttosto che 55% con 2100 euro. Non ho dati alla mano eh, era solo per dire che la tua osservazione sullo stipendio medio potrebbe trarti in inganno.
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda nicov » 06/07/2017, 21:07

Provo a rispondere nello stesso post alle varie risposte, aggiungendo nuove domande.

Per quando riguarda le statistiche di Almalaurea, come quelle di ogni sito, sono solo dati indicativi perché la statistica non è una scienza esatta.

E' vero che la statistica non è una scienza esatta, ma nemmeno la fisica lo è se è per questo e non lo sostengo io ma tanti professore, ed è ovvio che sia così.
Ad ogni modo pur non essendo una scienza esatta la statistica, può comunque essere un indicatore utile per farsi un'idea, le statistiche si usano in ogni campo di ricerca e ci si affida ciecamente su di esse, purché non vengano confutate.

la laurea in ingegneria è una di quelle lauree che ha un certo prestigio sociale, ed è una laurea che ancora oggi è facilmente spendibile sul mondo del lavoro

Sinceramente non penso che una volta, e per una volta intendo 15-20 anni fa, ma anche 40, si faceva fortuna con una laurea in Fisica, a meno di non riuscire a dedicarsi a qualcosa di redditizio che non abbia molto a che fare con questa materia.
Cioè non penso che il mercato del lavoro sia cambiato sotto questo aspetto rispetto al passato, i vari Enrico Fermi e i ragazzi di via Panisperma sono diventati conosciuti per le loro scoperte e non tanto per aver fatto carriera in un azienda.

Di certo l'ingegnere "tradizionale" progetta e progettare vuol dire risolvere un certo numero di problemi per raggiungere un determinato obbiettivo. Per questo motivo ingegneria é così apprezzata dalle aziende.

Forse l'utente civamb è più informato sul mondo delle aziende, ma ha volte ho sentito dire che gli ingegneri non sono ricercati tanto per una loro competenza specifica e qualificata, ma per la loro forma mentis, perché le università non hanno modo di preparare un ingegnere a sapere usano ogni tipo di tecnologia, sarebbe assurdo.
Concordi?

Fisica è tra le lauree più difficili da conseguire, e c'è questa convinzione (errata) che non sia spendibile come una laurea in ingegneria, stesso pregiudizio che ha ad esempio una laurea in matematica.
Come è già stato scritto da WalterDeWitt fisica, così come matematica e le altre lauree scientifiche, crea laureati con un elevata capacità di problem solving che viene molto apprezzata nei più svariati campi.


I pregiudizi sono duri da sconfiggere.
In ogni caso, questa sorta di problem solving dei fisici viene veramente apprezzata dalle aziende, siamo proprio sicuri sicuri?
Siamo sicuri che la capacità di problem solving dei fisici sia a stessa degli ingegneri?
Io penso che nelle università di Fisica insegnino soprattuto a studiare la natura e a interpretarla, non so se questo è quello che le aziende cerchino, e non so se questo si può facilmente convertire in quello che le aziende richiedono.

La differenza è che in fisica hai degli sbocchi lavorativi decenti solo se sei uno studente brillante, altrimenti puoi solo andare ad insegnare alle superiori.

Questo perché in Italia, purtroppo, fare l'insegnante delle superiore è diventato addirittura umiliante sia per la mancanza di rispetto degli studenti sia per lo stipendio non in linea con gli standard europei, tanto per fare un esempio con quelli della Germania.
Magari potete andare a tirare fuori un paese dell'unione europea dove i docenti delle superiori hanno un salario più basso di quello italiano, ma considerate che in italiana sopravvivere costa, e non poco.
Oserei dire che l'Italia costa quanto gli altri paesi ma non offre gli stessi stipendi, purtroppo.

Non ho dati alla mano eh, era solo per dire che la tua osservazione sullo stipendio medio potrebbe trarti in inganno.

Concordo ma solo in parte, di solito il mercato del lavoro dice: tanti laureati in quel settore, settore saturo, salari più bassi, la questione è un'altra, il salario visto in quelle statistiche non riflette tutta la negatività verso gli sbocchi di questo corso di laurea.

Queste erano el mie osservazioni, scritte per fare un confronto tra persone, ben vengano le critiche, le precisazioni o i consensi al riguardo.
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda HaldoSax » 08/07/2017, 15:26

Ciao Nicov
nicov ha scritto:Siamo sicuri che la capacità di problem solving dei fisici sia a stessa degli ingegneri?

La capacità di problem solving è differente tra fisici e ingegneri perché cambia l'approccio con cui si studia, il fisico ha uno sguardo più generale di vedere le cose un ingegnere invece più pratico, tanti aspetti che un ingegnere non considera un fisico lo deve fare.
nicov ha scritto:In ogni caso, questa sorta di problem solving dei fisici viene veramente apprezzata dalle aziende, siamo proprio sicuri sicuri?

Si, proprio perché durante gli anni di studio vedi e studi molteplici problemi per i quali la soluzione è sempre diversa. Ergo ti abitui a considerare tutti gli aspetti del problema e con le conoscenze che possiedi cerchi di trovare la soluzione del problema. Nel mondo del lavoro questo si traduce in un'alta flessibilità mentale, basta un corso di formazione fatto dall'azienda per avere le basi per fare quel determinato lavoro. Esempio molti dei modelli economici che vengono utilizzati non sono altro che modelli di fenomeni fisici applicati in ambito economico, infatti ci sono corsi di econofisica. Inoltre tra i tanti corsi ci sono anche molteplici corsi di programmazione ed elaborazione dati, in quanto in ambito di ricerca molti dei programmi vengono creati dai ricercatori stessi perché sono troppo specifici e sul mercato non li trovi. Ad esempio per la mia tesi sto utilizzando il linguaggio di programmazione R che è adoperato per fare statistiche in qualunque ambito. Quindi riassumendo il tutto:
fisica ti da molte frecce al tuo arco, ma è anche una facoltà che richiede tanto tempo e tanto studio. Solitamente chi studia fisica preferisce continuare in ambito di ricerca perché è il luogo dove puoi utilizzare appieno quello che hai studiato, ciò non toglie che si può prendere anche altre strade. Ad esempio una mia professoressa è laureata in fisica nucleare e ha aperto una start up con l'università per la progettazione e costruzione di nano satelliti.
Ciao ciao :-D
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda civamb » 10/07/2017, 19:55

Sicuramente gli ingegneri (parlo di ing "tradizionali"non matematici-fisici) vengono apprezzati dalle aziende per la capacità di problem solving e per la capacità di passare agevolmente dalla teoria (ai massimi livelli nel proprio campo di appartenenza) all'applicazione nei casi reali (comunque non pratici!), in cui molto spesso bisogna ideare o modellare qualcosa che dovrà funzionare, il più delle volte rispettando vincoli economici o/e di sicurezza. Questa attitudine ad affrontare problemi differenti a trecentosessanta gradi dona una grande elasticità mentale ; inoltre viene impartita una preparazione ingegneristica di base oltre a quella puramente scientifica. Questa è un'altra caratteristica molto apprezzata dalle aziende.

L'esempio finale vale anche al contrario, in cui troviamo ingegneri con master, dottorato in fisica o matematica che lavorano o fanno ricerca in svariati settori…e comunque sia toglietevi pure dalla testa che ingegneria sia finalizzata a formare uno studente per un determinato lavoro. Non è così. Al contrario fornirá le basi per adattarvi ai contesti piu dispararti.

Ps
Al netto del fatto che le varie ingegnerie differiscono non poco… dalla formazione di base a quella specialistica.
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda seven » 10/07/2017, 21:20

nicov ha scritto:...

Per l'autore del post. La situazione è questa:
Il mondo del lavoro è profondamente cambiato è continua a cambiare. Noi da buoni italiani ''viviamo ancora nel passato'', soprattutto i nostri genitori, e riteniamo vere certe assunzioni che andavano bene 10 anni fa. Oggi la situazione è molto cambiata rispetto a dieci anni fa.
Di ingegneri ce ne sono troppi, i salari sono diminuiti, le persone che finiscono a lavorare in campi che centrano poco o molto poco con i propri studi sono sempre di più.
La concorrenza è tanta e vale ancora di più il consiglio di studiare ciò che ci appassiona, per potersi distinguere dai molti laureati che crescono in numero ogni anno.
seven
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