Re: Fisica e Matematica. Alcuni dubbi.

Messaggioda civamb » 14/08/2017, 18:42

Ingegneria matematica triennale per ora é attivata soltanto a Milano e forma ingegneri (industriali o dell'informazione) con una formazione matematica nettamente superiore. Al politecnico di Torino il triennio offerto presso la facoltà di ingegneria é un cdl in scienze matematiche. Sono due impostazioni differenti che hanno punti di forza differenti. Di sicuro nel triennio di Milano non vengono affrontati soltanto esami "operativi" (che sono ben pochi). In entrambi i casi gli atenei hanno migliaia di iscritti e, al contrario di altre facoltà, non hanno la necessità di proporre corsi di laurea per attirare qualche studente in più anzi...
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Re: Fisica e Matematica. Alcuni dubbi.

Messaggioda mivax » 14/08/2017, 18:55

civamb ha scritto:Ingegneria matematica triennale per ora é attivata soltanto a Milano e forma ingegneri (industriali o dell'informazione) con una formazione matematica nettamente superiore. Al politecnico di Torino il triennio offerto presso la facoltà di ingegneria é un cdl in scienze matematiche. Sono due impostazioni differenti che hanno punti di forza differenti. Di sicuro nel triennio di Milano non vengono affrontati soltanto esami "operativi". In entrambi i casi gli atenei hanno migliaia di iscritti e, al contrario di altre facoltà, non hanno la necessità di proporre corsi di laurea per attirare qualche studente in più anzi...

Ma dopo aver fatto ingegneria matematica (la magistrale mi sembra sia ingegneria anche a torino) cosa si può fare? nel senso, si può esclusivamente andare a lavorare in qualche azienda o si può anche accedere al mondo della ricerca? in questo secondo caso non si hanno delle lacune rispetto ai matematici non ingegneri?
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Re: Fisica e Matematica. Alcuni dubbi.

Messaggioda civamb » 14/08/2017, 19:35

mivax ha scritto:
civamb ha scritto:Ingegneria matematica triennale per ora é attivata soltanto a Milano e forma ingegneri (industriali o dell'informazione) con una formazione matematica nettamente superiore. Al politecnico di Torino il triennio offerto presso la facoltà di ingegneria é un cdl in scienze matematiche. Sono due impostazioni differenti che hanno punti di forza differenti. Di sicuro nel triennio di Milano non vengono affrontati soltanto esami "operativi". In entrambi i casi gli atenei hanno migliaia di iscritti e, al contrario di altre facoltà, non hanno la necessità di proporre corsi di laurea per attirare qualche studente in più anzi...

Ma dopo aver fatto ingegneria matematica (la magistrale mi sembra sia ingegneria anche a torino) cosa si può fare? nel senso, si può esclusivamente andare a lavorare in qualche azienda o si può anche accedere al mondo della ricerca? in questo secondo caso non si hanno delle lacune rispetto ai matematici non ingegneri?


Le lauree magistrali in ingegneria matematica nei due politecnici di Milano e Torino non sono in ingegneria ma in "modellistica matematico fisica per l'ingegneria". Dopo la laurea si può accedere alle selezioni per il dottorato di ricerca, come può farlo qualunque laureato in ingegneria.
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Re: Fisica e Matematica. Alcuni dubbi.

Messaggioda PadreBishop » 14/08/2017, 20:16

mivax ha scritto:Ma dopo aver fatto ingegneria matematica (la magistrale mi sembra sia ingegneria anche a torino) cosa si può fare? nel senso, si può esclusivamente andare a lavorare in qualche azienda o si può anche accedere al mondo della ricerca? in questo secondo caso non si hanno delle lacune rispetto ai matematici non ingegneri?



Del mio anno di laurea in Ing. Mat., sono quasi di piu' quelli che sono andati a fare il phd che quelli che non ci sono andati.
Spesso la ricerca si fa su quello che le imprese danno da ricercare, (leggasi si ricerca quello per cui si stanzia denaro), e quindi sono assai di piu' i phd di tipo applicativo che quelli di tipo speculativo. Gli ingegneri matematici che conosco popolano i phd di Metrologia, Ing. Aerospaziale, Ing. Matematica , Matematica e Statistica, Psicologia , Finanza...

Ovviamente dopo 2 anni di specialistica dove non tocchi piu' uno spazio funzionale se non fosse per la caratterizzazione di qualche elemento finito, tornare a fare un phd di matematica astratta non lo vedo fattibile a meno che non si tratti di uno studente veramente fuori dal normale.

Piccolo appunto.
Pima di fare l'universita' si ha l'impressione, se si e' stati bravi studenti al liceo, che la matematica non sia cosi' astratta: alla fine sono derivate, integrali, statistica, probabilita', trovare il volume di coni e cose simili... Alla fine dei cinque anni matematica pura diventa astratta come teologia a mio avviso e la maggior parte degli argomenti trattati non ha riscontro agevole nel mondo reale (parlo di un curriculum generale o teorico, se uno si sceglie un percorso ad hoc le cose cambiano e di molto). Ingegneria matematica mantiene un ragguaglio con la realta' un piu' marcato sotto questo aspetto. Per questo nel mio caso specifico ho fatto il passaggio da triennale a specialistica e mi sono trovato bene.

Altro Appunto:

Se sei di natura piu' speculativo, buttati su quello in cui sei bravo / quello in cui puoi spendere ore senza frustrazione. Se alla fine del tuo percorso sei soddisfatto delle tue teorie sui condensati di Bose - Einstein pero' vuoi entrare nel mondo del lavoro non accademico, una scelta oculata di qualche esame opzionale o un corsetto di qualche software o linguaggio di programmazione appena laureato e torni competitivo anche su quel lato.
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Re: Fisica e Matematica. Alcuni dubbi.

Messaggioda civamb » 14/08/2017, 20:30

Sono d'accordo con PadreBishop ma aggiungo solo una cosa. Dallo scorso anno la LM del PoliTo offre due nuovi corsi di analisi matematica (in aggiunta ai precedenti) come Analisi tempo-frequenza, Metodi variazionali e multiscala, con tanto di argomenti di tesi collegati.
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Re: Fisica e Matematica. Alcuni dubbi.

Messaggioda PadreBishop » 14/08/2017, 20:35

civamb ha scritto:Sono d'accordo con PadreBishop ma aggiungo solo una cosa. Dallo scorso anno la LM del PoliTo offre due nuovi corsi di analisi matematica (in aggiunta ai precedenti) come Analisi tempo-frequenza, Metodi variazionali e multiscala, con tanto di argomenti di tesi collegati.


Il dipartimento di matematica del Polito ha questo expertise e lo sfrutta aprendo tali corsi, permettendo di tenere aperta una porta (portone, o porticina, questo non so) sulla parte della modellistica che parla strettamente il linguaggio dell'Analisi con teoremi e tutti i crismi del caso.
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Re: Fisica e Matematica. Alcuni dubbi.

Messaggioda mivax » 14/08/2017, 22:03

Grazie mille a tutti per le risposte esaurienti, ora non mi resta che meditarci su qualche giorno.
Vi faccio sapere :)
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Re: Fisica e Matematica. Alcuni dubbi.

Messaggioda civamb » 15/08/2017, 17:13

PadreBishop ha scritto:
civamb ha scritto:Sono d'accordo con PadreBishop ma aggiungo solo una cosa. Dallo scorso anno la LM del PoliTo offre due nuovi corsi di analisi matematica (in aggiunta ai precedenti) come Analisi tempo-frequenza, Metodi variazionali e multiscala, con tanto di argomenti di tesi collegati.


Il dipartimento di matematica del Polito ha questo expertise e lo sfrutta aprendo tali corsi, permettendo di tenere aperta una porta (portone, o porticina, questo non so) sulla parte della modellistica che parla strettamente il linguaggio dell'Analisi con teoremi e tutti i crismi del caso.


Lo stesso vale per il politecnico di Milano. Fra l'altro la LM sembra organizzata molto bene e potrebbe essere una valida alternativa per chi ha conseguito il triennio in matematica per l'ingegneria a Torino ; fare esperienza in una realtà differente non fa mai male. Peccato che non ci sia un percorso misto fra i due politecnici come nel caso di ingegneria nucleare.
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Re: Fisica e Matematica. Alcuni dubbi.

Messaggioda Raptorista » 16/08/2017, 09:21

Rieccomi online, voglio commentare solo una cosa: la citata leggenda per cui un laureato in ing mtm non può fare un dottorato è dovuta al fatto che molta gente non sa dell'esistenza di ambiti caratteristici di un ingegnere matematico. È vero che un laureato ing mtm non è un buon candidato per un dottorato in matematica pura, né per uno in ingegneria hardcore, però ci sono molti ambiti per cui non esiste una ingegneria e che richiedono competenze che solo noi abbiamo. Io stesso faccio un dottorato in cui mi occupo di cose che nessun ingegnere può fare, perché richiedono un misto di conoscenza matematica, di programmazione HPC e di senso fisico che né matematici, né informatici e né fisici posseggono.

Detto ciò, un ingegnere matematico che sceglie un piano di studi personalizzato zeppo di esami di matematica pura può, con qualche sforzo, fare un dottorato in matematica pura, e viceversa con l'ingegneria. Ho visto personalmente casi in cui questo è successo.
Un matematico ha scritto:... come mia nonna che vuole da anni il sistema per vincere al lotto e crede che io, in quanto matematico, sia fallito perché non glielo trovo


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Re: Fisica e Matematica. Alcuni dubbi.

Messaggioda PadreBishop » 16/08/2017, 09:30

civamb ha scritto:Lo stesso vale per il politecnico di Milano. Fra l'altro la LM sembra organizzata molto bene e potrebbe essere una valida alternativa per chi ha conseguito il triennio in matematica per l'ingegneria a Torino ; fare esperienza in una realtà differente non fa mai male. Peccato che non ci sia un percorso misto fra i due politecnici come nel caso di ingegneria nucleare.



Si potrebbe sempre ovviare a ció con l'ASP - Alta Scuola Politecnica, dove si caricano 30 cfu in piu' mi sembra di ricordare e si attivano esami e progetti in comune ai due politecnici con tanto di trasferimenti da una sede all'altra.
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