Re: Me e l'università...

Messaggioda Vulplasir » 07/11/2017, 19:26

Questa docente di fisica non capisce un cazzo, cosa pensa, che i problemi di statica (lasciamo stare la dinamica) delle strutture ammettano una bella soluzione analitica come in fisica? Dove tutte le forze sono magicamente cnservative? Ma se non riescono neanche a risolvere l'equazione di schrodinger per una molecola biatomica...oltre a studiare roba inutile tipo i quark.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda Vulplasir » 07/11/2017, 19:39

Il fisico, da quello che ho potuto percepire io, quindi non è detto che sia così, ha una visione teorica di tutto, ovvero ha un modello matematico per spiegarti il funzionamento di una CPU, il funzionamento di un motore a reazione ( di cui credo si occupino gli ingegnere meccanici, e non gli aerospaziali), o l'equilibrio di una casa


Decisamente no, la fisica classica la conosce molto meglio un ingegnere di un fisico, un ingegnere meccanico conosce 100 volte meglio la meccanica di un fisico, perché oltre a fisica 1 fa meccanica razionale, meccanica applicata e scienza delle costruzioni, un ingegnere elettronico conosce 100 volte meglio l'elettromagnetismo di un fisico, perché il fisico si ferma all'elettromagnetismo base e poi attacca con la relatività , non approfondisce le onde elettromagnetiche come un ingegnere elettronico, stessa cosa per la termodinamica e la fluidodinamica, gli ingegneri fanno corsi specifici di termodinamica, fisica tecnica e fluidodinamica, che non fanno i fisici). Il fisico ha maggiori competenze nella fisica moderna, quantistica, relatività teorica, materia, etc, tutti campi non "classici"...
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Re: Me e l'università...

Messaggioda axpgn » 07/11/2017, 20:31

Vulplasir ha scritto:Decisamente no, la fisica classica la conosce molto meglio un ingegnere di un fisico, ...

Non allargarti troppo ... :D
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Re: Me e l'università...

Messaggioda Camillo » 07/11/2017, 20:43

Vulplasir ha scritto:
Il fisico, da quello che ho potuto percepire io, quindi non è detto che sia così, ha una visione teorica di tutto, ovvero ha un modello matematico per spiegarti il funzionamento di una CPU, il funzionamento di un motore a reazione ( di cui credo si occupino gli ingegnere meccanici, e non gli aerospaziali), o l'equilibrio di una casa


Decisamente no, la fisica classica la conosce molto meglio un ingegnere di un fisico, un ingegnere meccanico conosce 100 volte meglio la meccanica di un fisico, perché oltre a fisica 1 fa meccanica razionale, meccanica applicata e scienza delle costruzioni, un ingegnere elettronico conosce 100 volte meglio l'elettromagnetismo di un fisico, perché il fisico si ferma all'elettromagnetismo base e poi attacca con la relatività , non approfondisce le onde elettromagnetiche come un ingegnere elettronico, stessa cosa per la termodinamica e la fluidodinamica, gli ingegneri fanno corsi specifici di termodinamica, fisica tecnica e fluidodinamica, che non fanno i fisici). Il fisico ha maggiori competenze nella fisica moderna, quantistica, relatività teorica, materia, etc, tutti campi non "classici"...


Sono d'accordo anche se mi sarei espresso in modo meno categorico :-D
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Re: Me e l'università...

Messaggioda civamb » 07/11/2017, 21:41

Vista l'indecisione dell'utente e questa sua curiosità per l'ingegneria e la fisica rilancio con il 3+2 del politecnico di Torino in ingegneria fisica + fisica dei sistemi complessi (fisica classica e moderna di interesse ingegneristico a non finire) ed ingegneria nucleare con indirizzo fisico per i sistemi nucleari (politecnico di Milano). Visto che sono state tirate in ballo le strutture vale la pena segnalare anche ingegneria meccanica a Firenze che offre un percorso veramente unico con esami di meccanica teorica e un grande approfondimento nell'ingegneria di base.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda SaO » 07/11/2017, 22:20

la fisica classica la conosce molto meglio un ingegnere di un fisico

Qui ho qualche dubbio..

un ingegnere meccanico conosce 100 volte meglio la meccanica di un fisico, perché oltre a fisica 1 fa meccanica razionale, meccanica applicata e scienza delle costruzioni

Ma a un fisico non importa nulla di scienze delle costruzioni o di meccanica applicata alle macchine, un fisico studia la natura.

perché il fisico si ferma all'elettromagnetismo base

Anche qui ho qualche dubbio.

poi attacca con la relatività

Questa a ingegneria non esiste.

Sono d'accordo anche se mi sarei espresso in modo meno categorico :-D

Per quello che so io, ogni ingegnere da importanza al ramo della fisica che interessa a lui, non credo che un ingegnere civile studierà molto i circuiti elettronici.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda anonymous_40e072 » 08/11/2017, 01:15

SaO ha scritto:
la fisica classica la conosce molto meglio un ingegnere di un fisico

Qui ho qualche dubbio..

un ingegnere meccanico conosce 100 volte meglio la meccanica di un fisico, perché oltre a fisica 1 fa meccanica razionale, meccanica applicata e scienza delle costruzioni

Ma a un fisico non importa nulla di scienze delle costruzioni o di meccanica applicata alle macchine, un fisico studia la natura.

perché il fisico si ferma all'elettromagnetismo base

Anche qui ho qualche dubbio.

poi attacca con la relatività

Questa a ingegneria non esiste.

Sono d'accordo anche se mi sarei espresso in modo meno categorico :-D

Per quello che so io, ogni ingegnere da importanza al ramo della fisica che interessa a lui, non credo che un ingegnere civile studierà molto i circuiti elettronici.


Sono abbastanza d'accordo con Vulplasir. Chiaramente sono cose difficili da oggettivare, ma di base, anche io la vedo così.

Per quanto riguarda la relatività, non è proprio così. Ho preso un percorso con orientamento Ingegneria Nucleare. Abbiamo visto relatività (ristretta) partendo dalle trasformazioni galileiane, passando per il famoso esperimento di Michelson-Morley, analizzando una delle prime vere intuizioni di Einstein (l'ambiguità che intravedette nel fatto che le equazioni di Maxwell cambiassero forma a seconda del sistema di riferimento inerziale, al contrario di qualunque altra legge fisica) e arrivando alla famosa E=mc^2. Tutto con molta accuratezza.
Per la quantistica, stessa cosa: siamo partiti dalle leggi del corpo nero di Planck, passando per le diverse teorie dell'atomo, scrivendo sempre le leggi di conservazione (momento ed energia), arrivando alle teorie del nucleo e alla modellazione della radioattività.

Che nelle classi di ingegneria o che il lavoro dell'ingegnere debba basarsi sull'approssimazione (a volte, anche severa), d'accordo. Ma (sopratutto quelle italiane) che l'insegnamento sia pressapochista proprio no.
Riprendendo quanto detto da Vulplasir, mi ritrovo molto in questa "critica":

Ma se non riescono neanche a risolvere l'equazione di schrodinger per una molecola biatomica...oltre a studiare roba inutile tipo i quark.


Penso che l'ingegnere, quello vero, è formato per essere estremamente metodico ed estremamente attento alla pulizia del ragionamento, in un certo senso come lo può essere un matematico. L'approssimazione deve essere misurata, solo laddove (e solo al grado corretto) sia appropriato. "Semplificare", per la nostra figura va letto in due modi: evitare di aggiungere complicazioni, comprendere il semplice alla perfezione, togliere laddove si possa togliere.
Per fare queste cose devi avere molta, davvero molta dimestichezza con quello di cui tratti.
Certo, non tutti gli ingegneri sono così, anzi una minoranza. Ma quelli forti, quelli veramente forti, son così. Questa è la mia esperienza, almeno.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda anonymous_40e072 » 08/11/2017, 03:20

Aggiungo un altro paio di considerazioni:

- Poniamo che scegli ingegneria. Poniamo che sia troppo poco teorica (per me, la troverai troppo teorica, ma vabbè). Se sarai uno studente virtuoso, potrai proseguire per il PhD. Il PhD in Ingegneria è ancora troppo poco teorico? Farai un PhD in Matematica, o in Fisica. Si può fare? Sì. Cito le due conoscenze più recenti, fatte di persona, non per sentito dire: 1) Professore della business school del Polimi, laureato in Bocconi, percorso prevalentemente orientato alla statistica ed econometria. Ha poi proseguito per un Ph.D. in Matematica. 2) Volevo seguire in sovrannumero un corso della magistrale in Ing. Nucleare: Statistical Physics. Ho chiesto al professore se poteva essere una scelta sensata per il mio percorso e per il mio interesse verso la Fisica Matematica. Mi rispose che un Energetico, proprio l'anno prima, fece la stessa cosa. Ora è Ph.D. student in Physics all'ETH.

- Ti inviterei a guardarti su Wiki qualche pagina di Fluidodinamica, Scienze delle Costruzioni. Ma non solo. Lì troverai di molti Ingegneri che hanno dato contributi importanti. Mi vengono in mente Navier, o Reynolds. Ma anche tanti altri nomi minori, sicuramente meno conosciuti, che hanno dato enormi contributi.

- Ultimo punto, scegli un Ingegneria in cui tu possa coltivare degli aspetti "non troppo tecnici". Ah, e un parere del tutto personale, sei davvero molto molto approssimativo in alcuni tuoi ragionamenti. Sinceramente, qualcosa di eccessivamente rigoroso potrebbe persino non fare per te. Per come vedo lavorare gli informatici, per il tuo interesse verso il progresso, Ing Informatica può essere una buona scelta. E' da veri smanettoni, e a me dai l'idea di essere un po' così.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda civamb » 08/11/2017, 10:21

Vulplasir ha scritto:
Il fisico, da quello che ho potuto percepire io, quindi non è detto che sia così, ha una visione teorica di tutto, ovvero ha un modello matematico per spiegarti il funzionamento di una CPU, il funzionamento di un motore a reazione ( di cui credo si occupino gli ingegnere meccanici, e non gli aerospaziali), o l'equilibrio di una casa


Decisamente no, la fisica classica la conosce molto meglio un ingegnere di un fisico, un ingegnere meccanico conosce 100 volte meglio la meccanica di un fisico, perché oltre a fisica 1 fa meccanica razionale, meccanica applicata e scienza delle costruzioni, un ingegnere elettronico conosce 100 volte meglio l'elettromagnetismo di un fisico, perché il fisico si ferma all'elettromagnetismo base e poi attacca con la relatività , non approfondisce le onde elettromagnetiche come un ingegnere elettronico, stessa cosa per la termodinamica e la fluidodinamica, gli ingegneri fanno corsi specifici di termodinamica, fisica tecnica e fluidodinamica, che non fanno i fisici). "


Sono d'accordo.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda Luca.Lussardi » 08/11/2017, 10:28

Io non sono d'accordo, ma mi spiego meglio. E' come la matematica fatta a matematica o ingegneria: il matematico la impara come disciplina a se stante a prescindere dalle applicazioni, mentre l'ingegnere la impara come strumento. La stessa cosa vale per la fisica: il fisico la impara come propria disciplina per la quale vedra' le applicazioni mentre l'ingegnere ancora la impara come strumento. Quindi io non direi che un ingegnere conosce la fisica classica meglio di un fisico, semplicemente la impara in modo piu' strumentale e tecnico.
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