Re: Me e l'università...

Messaggioda Luca.Lussardi » 04/11/2017, 10:29

Appunto, e' proprio quello che tutti stiamo cercando di dirti: non devi preoccuparti di scegliere l'ateneo di prestigio perche' ti da' senza dubbio cio' che vuoi (e' falso) e non devi preoccuparti di scegliere un percorso che ti garantisce occupazione (e' falso, da qui a 5 anni puo' succedere di tutto). Devi fare cio' che ti piace, se sarai davvero in gamba emergerai qualsiasi ateneo tu faccia.

Sono anche d'accordo con gli altri sul rischio: chi non rischia non ottiene nulla, se va male pazienza, almeno ci hai provato, e anche provare ti fa maturare.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda SaO » 04/11/2017, 11:52

non devi preoccuparti di scegliere un percorso che ti garantisce occupazione (e' falso, da qui a 5 anni puo' succedere di tutto).

Non esiste un percorso che garantisce occupazione dopo la laurea, almeno non credo, a mio modo di vedere esistono lauree più quotate e meno quotate e penso che dipenda anche dall'ateneo, nel senso che il lavoro si trova lo stesso, ma non se si vuole arrivare a certi livello, almeno non credo da quello che ho letto in alcuni libri di orientamento.

C'è chi dice che alcune aziende scartano a prescindere pile di CV se provengono da certi atenei.

Ma qui prima di parlare di quale ateneo e di dove studiare, è importante sapere cosa studiare, perché non tutti gli atenei hanno tutti i corsi, per esempio un ateneo vicino ha me non ha più le lauree magistrali in fisica e matematica, per carenza di iscritti e di fondi.

chi non rischia non ottiene nulla,

Lo so che molti pensano che se si sbaglia scelta al primo anno si fa sempre in tempo a cambiare, ma per quanto ne so io a ingegneria il primo anno si fanno materie di base, per cui uno non ha modo di entrare in profondità con la materie, ergo può succede di finire il primo anno e ancora non sapere se quel corso fa per me.
Aggiungo che la reazione dei miei genitori di fronte alla rinuncia sarebbe disastrosa, come buttare un fiammifero in una benzineria, a quel punto preferire studiare qualcosa che non mi piace a costo di diventare triste e scorbutico.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda Luca.Lussardi » 04/11/2017, 12:50

Se posso permettermi preoccupati di meno dei tuoi genitori e pensa alla tua di carriera, la vita e' la tua. Ripeto: devi fare cio' che ti piace, solo tu puoi sapere che cosa veramente ti piace fare, non puoi sbagliare se scegli cosa ti piace.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda SaO » 04/11/2017, 15:53

Se posso permettermi preoccupati di meno dei tuoi genitori

Lo so, ma i soldi li mettono loro, quindi se sbaglio, senza giri di parole, mi mandano a lavorare come operaio.

non puoi sbagliare se scegli cosa ti piace.

Se sapessi al 100% cosa mi piace fare e ne fossi completamente sicuro non sarei qui.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda axpgn » 04/11/2017, 16:41

E sei venuto qui per saperlo?
È questo il tuo problema (detto e ridetto): vuoi sentirti dire che esiste la strada sicura per raggiungere tutti i tuoi obiettivi ... purtroppo non possiamo dirtelo perché non esiste ma tu questo non lo accetti però stai attento a non perdere troppo tempo (e magari anche l'occasione giusta) nel cercare la pietra filosofale ... :wink:
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Re: Me e l'università...

Messaggioda SaO » 04/11/2017, 16:58

vuoi sentirti dire che esiste la strada sicura per raggiungere tutti i tuoi obiettivi

Io non ho mai chiesto, e mai chiederò cose del tipo: cosa devo fare da grande? Cosa potrebbe piacermi?
Ho semplicemente esposto la mia situazione e i miei pensieri, sperando magari che qualcuno che ha avuto le stesse difficoltà ed è riuscito a superarle, possa in qualche modo aiutarmi.

non perdere troppo tempo

E lo so che c'è poco tempo, quando si fa domanda per la borsa di studio bisogna già indicare cosa si vuole indicare.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda axpgn » 04/11/2017, 17:01

](*,) ... niente, non c'è niente da fare, non cogli il punto, continui a guardare il dito invece che la Luna ...
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Re: Me e l'università...

Messaggioda Luca.Lussardi » 04/11/2017, 17:02

Nessuno ti puo' impedire di studiare se lo vuoi davvero, men che meno i tuoi genitori, se sbagli corso di laurea pazienza, andrai a lavorare e ti pagherai gli studi ad un corso di laurea che invece ti interessa. Dove sta il problema? il mondo e' pieno di studenti lavoratori, non sarai il primo ne' l'ultimo.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda SaO » 04/11/2017, 17:39

Come ho già detto precedentemente, mettiamo per un attimo da parte il discorso sulla condizione economica.
Volevo incentrare il mio discorso sui corsi che potrei scegliere, e i corsi che eventualmente mi piacciono.

Un paio d'anni fa, quando pensavo a quella università fare, e non lo facevo in modo molto approfondito, pensavo che sarei andato a fare ingegneria, meccanica.
C'è stata l'opportunità con la scuola, per chi ha una media alta, a fine anno, di fare un'esperienza di due settimane in un luogo di lavoro, che poteva essere in un bar, in una fabbrica ( in questo caso di apparecchi automatici, come quelli che ci sono in aeroporto che fanno passare le persone una ad una), in ospedale o altro che adesso non ricordo bene.
Presentai domanda e rientrai nei criteri, ero indeciso tra fabbrica e ospedale, tanto per vedere come è, e i posti per la prima opzione furono già occupati, ebbi modo di fare solo 1 giorno di prova, poi fui costretto a optare per la seconda esperienza.
In ospedale visitai quei posti per tecnico di laboratorio, dove stanno le persone addette a far funziona apparecchi, come quelli per le trasfusioni.
Al di là di questo nel primo giorno di prova nella fabbrica non ebbi una grande esperienza, all'entrata c'era solo fumo e si faceva fatica a respirare, dentro l'ambiente era più pulito.

La conclusione è che non mi sono trovato bene a fare l'esperienza in quella fabbrica, circondato da automatismi, magari è questione di abitudine, magari se ci fossi stato altre volte avrei avuto un'esperienza migliore, ( la prima volta che ho visto la scuola mi ricordo che non mi piacque, adesso si), ma in generale mi è sembrato un posto asettico e poco accogliente, tutto qui.

Penso che questa esperienza possa avere ripercussioni sulla mia scelta, ed è forse anche per questo che non sono molto sicuro di optare per ingegneria.
Semplicemente non riesco a capire, non dico che non sia così, tutta questa importanza che ha l'ingegnere rispetto a un matematico o un fisico.
Un sacco di gente dice di aver fatto ingegneria per potersi chiamare "ingegnere", ma ha senso?
Perché dovrebbe essere espressione di fierezza essere ingegnere ?
Io sinceramente non vorrei essere mai etichettato dalla società come medico, o come ingegnere o come qualunque altra professione, perché voglio rimanere io, non voglio diventare qualcuno in cui non mi ci ritrovo.
Mi sembrano appellativi pesanti, e ci sono pregiudizi ( a volte stupidi) di ogni genere sui vari tipi di professionisti, ogni volta che qualcuno dice di essere avvocato, medico, matematico, ingegnere, la persona che si ha davanti ci guarderà già in modo diverso e si farà una certa idea.
La verità è che non voglio che una professione cambi me stesso, o che un corso di laurea sia così difficile da intraprendere che porti a sconvolgere la mia personalità e a farmi diventare un'altra persone di cui non sono contento.

Andando a toccare la parte " pratica" della scelta, i miei dubbi si riflettono sullo scontro pratica-teorica.
E' vero che i fisici sperimentali si differenziano da quelli teorici, ma è anche vero che il loro lavoro, seppure abbiano a che fare con esperimenti, e raccoglimenti dei dati, serve a sviluppare o creare, o a volte confermare della teoria.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda Secco Jones » 04/11/2017, 19:35

Senti ti stiamo dando tutti dei consigli, ma o fai finta di non capire o non vuoi capire a sto punto mi sembra intuile anche dirti ulteriori considerazioni. Prima parli di lavoro e del futuro che una laurea ti può dare, poi parli che non vuoi essere etichettato come professionista, prima dici che ti piacerebbe realizzare le cose e poi che non vuoi fare ingengeria.
Nessun corso di laurea cambia la tua persona, la modella, cresci e maturi, ma mica diventi un altro, mica stai facendo un patto col diavolo eh.
Scusa se te le dico ma prima fa pace con te stesso e poi saremo disponibili a darti altro aiuto per quel che possiamo.
Niente è impossibile finché riesci ancora ad immaginarlo; questo significa essere uno scienziato illuminato! (Professor Farnsworth)
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