Re: Me e l'università...

Messaggioda Shocker » 03/11/2017, 11:51

Ok ma non sono 10, sono *almeno* 10 per sede. Poi: la borsa di studio puoi vincerla, alla peggio non ti danno subito l'alloggio ma questo non vuol dire che non lo avrai mai, ti può essere assegnato anche in futuro, per esempio al secondo semestre o all'inizio del secondo anno(se mantieni la borsa). Ti consiglio di parlare con qualcuno che lavora al DSU, o con qualche studente che ha preso l'alloggio, per capire meglio come procedere, sempre se scegli un ateneo toscano(che sono ottimi e la presenza di scuole di eccellenza non fa altro che alzare il livello, anche perché i normalisti e i sant'annini seguono i corsi della statale).
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Re: Me e l'università...

Messaggioda SaO » 03/11/2017, 11:58

Poi: la borsa di studio puoi vincerla, alla peggio non ti danno subito l'alloggio ma questo non vuol dire che non lo avrai mai, ti può essere assegnato anche in futuro, per esempio al secondo semestre o all'inizio del secondo anno(se mantieni la borsa). Ti consiglio di parlare con qualcuno che lavora al DSU, o con qualche studente che ha preso l'alloggio, per capire meglio come procedere, sempre se scegli un ateneo toscano(che sono ottimi e la presenza di scuole di eccellenza non fa altro che alzare il livello, anche perché i normalisti e i sant'annini seguono i corsi della statale).


Su questo sono d'accordo, non bisogna demordere.
Sulla questione degli atenei Toscani, penso che Pisa sia buona, ma su Firenze e Siena non saprei che dire, ovvio che sono atenei accettabili, e nella norma, però non vorrei che i miei problemi mi impedissero di puntare al meglio.
Poi c'è anche l'opportunità di entrare alla Normale, perché offre alloggio, ma è durissima, anche li mi pare ci siano una 15dicina di posti per corso.

Riguardo ai miei dubbi su qualche corso optare, hai dei consigli?
SaO
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Re: Me e l'università...

Messaggioda Secco Jones » 03/11/2017, 14:15

SaO ha scritto:

Questo è il discorso più importante, perché in base a dove scelgo di studiare farò la domanda per la borsa di studio.
Penso che hai preso matematica come a titolo di esempio.
Io sono incerto tra una carriera scientifica e una tecnica, perché fin'ora avendo fatto solo lo scientifico, so che non mi dispiacerebbe studiare una materia scientifica, perché so a cosa vado incontro.
Le materie tecniche mi attraggono e mi respingono, da una parte sarei interessato a studiare qualcosa che mi permette di progettare, dall'altra resta il fatto di non sapere se queste materie possono piacermi e se magari mi sono fatto prendere la mano da quello che ho letto su internet.
Come ho già detto, mi piace il mondo delle start-up e delle imprese nate da un team di studenti, che sono riusciti a concretizzare la loro idea in realtà.

ma emergerai a prescindere e buone università ci sono anche in Toscana (Firenze, Pisa)

Molti mi dicono che Pisa sia molto buona, ma non vorrei che lo fosse per il fatto che c'è la Normale di Pisa e Sant'Anna, mentre la statale rimane un'università nella media.
A me ha attirato molto il politecnico di Milano, perché sembra che abbia i migliori laboratori e le migliori tecnologie, ma dico questo perché l'ho visitato, dopo aver visto anche Firenze e Siena.
Poi il politecnico sembra ben collegato con tutte le altre miglior università del mondo, ma non vorrei che fosse solo marketing, perché le università investono anche in questo settore.


Io non conosco personalmente le università toscane ma non fossilizzarti troppo sull' ateneo e sul suo prestigio, trova una città ed un ateneo che insieme possano soddisfare le tue necessità e le tue priorità, se sei in gamba lo sarai a prescindere dal tipo di università che farai, anche dagli atenei del sud escono ottime menti cosa credi e magari anche futuri professori che poi vanno ad insegnare nelle università del nord che sono più quotate.
Per farti un altro esempio stupido conosco direttamente un ragazzo che ha studiato e si è laureato a Roma ed è stato assunto dalla Fiat a Torino a discapito di altri suoi colleghi che si erano però laureati al politecnico, questo per dire non che Roma sia migliore di Torino ma che alla fine la differenza sarai sempre tu a farla.
Tornando al discorso di scelta della facoltà anche nei corsi di ingegneria ci sono materie molto più teoriche ed altre più "pratiche", se vuoi fare largo uso della matematica puoi scegliere di fare ingegneria matematica che ti dà molte competenze sia in campo matematico che ingegneristico, oggi da quel poco che ho potuto vedere l' ingegneria si è talmente sviluppata che sono necessarie sia competenze "pratiche" ma anche teoriche, quindi se questo è quello che ti piace l' ingegneria può soddisfare i tuoi interessi.
Tuttavia ancora è presto per pensare al dopo, scegli un corso che credi possa andare bene per te ed affrontalo seriamente almeno per un anno, se poi proprio dovessi capire che non è la scelta migliore puoi sempre cambiare, non è un problema e dando alcuni esami avrai comunque dei crediti già acquisiti.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda SaO » 03/11/2017, 15:12

Io non conosco personalmente le università toscane ma non fossilizzarti troppo sull' ateneo e sul suo prestigio, trova una città ed un ateneo che insieme possano soddisfare le tue necessità e le tue priorità, se sei in gamba lo sarai a prescindere dal tipo di università che farai, anche dagli atenei del sud escono ottime menti cosa credi e magari anche futuri professori che poi vanno ad insegnare nelle università del nord che sono più quotate.

Non lo metto in dubbio, io quando parlavo di buone università, non mi riferivo solo ai docenti, ma anche alle strutture, ai laboratori, alla possibilità di fare un tirocinio al terzo anno, alle collaborazione con università all'estero.

Questo per dire che uno può essere un genio anche per conto suo, ma nella vita servono anche agganci, che non vuol dire raccomandazione, ma avere un titolo che è riconosciuto come molto valido e che può essere un buon biglietto di ingresso per le aziende.

Roma ed è stato assunto dalla Fiat a Torino a discapito di altri suoi colleghi che si erano però laureati al politecnico, questo per dire non che Roma sia migliore di Torino ma che alla fine la differenza sarai sempre tu a farla.

Infatti a Roma, a mio parere, si trova atenei molto prestigiosi, come la Sapienza, ho addirittura avuto un vicino di casa, abitava a due passi da me, e si è trasferito a Roma, da fuori sede, per studiare alla Sapienza.

Oggi da quel poco che ho potuto vedere l' ingegneria si è talmente sviluppata che sono necessarie sia competenze "pratiche" ma anche teoriche, quindi se questo è quello che ti piace l' ingegneria può soddisfare i tuoi interessi.

L'ingenerai alla quale sono interessato è quella informatica.
Ho parlato con persone che frequentano tale corso, ma ho trovato solo gente che è fuori corso o che addirittura mi ha risposto " a me piace cazzeggiare".
Questo per dire che non sono riuscito a trovare persone competenti su questo argomento.

Delle materie teoriche mi piacciono fisica e matematica, ma ho molti dubbi sul fatto che queste continuino a piacermi all'università.
Sono andato a vedere l'esame di fisica di un amico che fa biotecnologie, quindi è molto più facile rispetto a quello che si fa a fisica o a ingegneria.
Beh, il docente in questione è stato molto severo, e mi ha fatto un po' passare la voglia di studiare fisica.
Questo ragazzo diede due risposte veloci e sbagliate, una dopo l'altra.
Il docente si arrabbiò, prese i suoi fogli e gli getto nel cestino, cacciando questa persona dall'esame.
Poco prima una ragazza disse per sbagli o per l'emozione: "la forza di gravita è quella che spinge un corpo dal basso verso l'alto."
Il professore diventò rosso, prese i fogli dei calcoli e li getto per terra e disse : " allora vada a raccogliere questi fogli al piano di sopra".
La ragazza è scoppiata in lacrime...

Ma al di là di queste esempio, pensando a quello che fa un fisico, e pensando ancora più intensamente a cosa fa come lavoro, io percepisco una sorta di non senso, un fisico studia, scrive equazioni, elabora teorie, ma poi non crea qualcosa che funziona.
Insomma ho vissuto un momento in cui sono stato folgorato da un pensiero: " se faccio fisica rischio di lasciare come traccia di me solo equazioni o teorie, senza realizzare nulla"
Questo non è per sminuire il lavoro dei fisici, ma per farvi capire come vedo io o come percepisco io quello che un fisico fa, vedo tutto come troppo teorico, non la parte dello studio, ma il risultato finale, vedo un fenomeno, lo descrivo con un equazione, faccio la contro prova e poi?
Cosa ho in mano?
Come ho migliorato la vita delle persone?
SaO
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Re: Me e l'università...

Messaggioda Secco Jones » 03/11/2017, 15:40

SaO ha scritto:
Io non conosco personalmente le università toscane ma non fossilizzarti troppo sull' ateneo e sul suo prestigio, trova una città ed un ateneo che insieme possano soddisfare le tue necessità e le tue priorità, se sei in gamba lo sarai a prescindere dal tipo di università che farai, anche dagli atenei del sud escono ottime menti cosa credi e magari anche futuri professori che poi vanno ad insegnare nelle università del nord che sono più quotate.

Non lo metto in dubbio, io quando parlavo di buone università, non mi riferivo solo ai docenti, ma anche alle strutture, ai laboratori, alla possibilità di fare un tirocinio al terzo anno, alle collaborazione con università all'estero.

Questo per dire che uno può essere un genio anche per conto suo, ma nella vita servono anche agganci, che non vuol dire raccomandazione, ma avere un titolo che è riconosciuto come molto valido e che può essere un buon biglietto di ingresso per le aziende.

Roma ed è stato assunto dalla Fiat a Torino a discapito di altri suoi colleghi che si erano però laureati al politecnico, questo per dire non che Roma sia migliore di Torino ma che alla fine la differenza sarai sempre tu a farla.

Infatti a Roma, a mio parere, si trova atenei molto prestigiosi, come la Sapienza, ho addirittura avuto un vicino di casa, abitava a due passi da me, e si è trasferito a Roma, da fuori sede, per studiare alla Sapienza.

Oggi da quel poco che ho potuto vedere l' ingegneria si è talmente sviluppata che sono necessarie sia competenze "pratiche" ma anche teoriche, quindi se questo è quello che ti piace l' ingegneria può soddisfare i tuoi interessi.

L'ingenerai alla quale sono interessato è quella informatica.
Ho parlato con persone che frequentano tale corso, ma ho trovato solo gente che è fuori corso o che addirittura mi ha risposto " a me piace cazzeggiare".
Questo per dire che non sono riuscito a trovare persone competenti su questo argomento.

Delle materie teoriche mi piacciono fisica e matematica, ma ho molti dubbi sul fatto che queste continuino a piacermi all'università.
Sono andato a vedere l'esame di fisica di un amico che fa biotecnologie, quindi è molto più facile rispetto a quello che si fa a fisica o a ingegneria.
Beh, il docente in questione è stato molto severo, e mi ha fatto un po' passare la voglia di studiare fisica.
Questo ragazzo diede due risposte veloci e sbagliate, una dopo l'altra.
Il docente si arrabbiò, prese i suoi fogli e gli getto nel cestino, cacciando questa persona dall'esame.
Poco prima una ragazza disse per sbagli o per l'emozione: "la forza di gravita è quella che spinge un corpo dal basso verso l'alto."
Il professore diventò rosso, prese i fogli dei calcoli e li getto per terra e disse : " allora vada a raccogliere questi fogli al piano di sopra".
La ragazza è scoppiata in lacrime...

Ma al di là di queste esempio, pensando a quello che fa un fisico, e pensando ancora più intensamente a cosa fa come lavoro, io percepisco una sorta di non senso, un fisico studia, scrive equazioni, elabora teorie, ma poi non crea qualcosa che funziona.
Insomma ho vissuto un momento in cui sono stato folgorato da un pensiero: " se faccio fisica rischio di lasciare come traccia di me solo equazioni o teorie, senza realizzare nulla"
Questo non è per sminuire il lavoro dei fisici, ma per farvi capire come vedo io o come percepisco io quello che un fisico fa, vedo tutto come troppo teorico, non la parte dello studio, ma il risultato finale, vedo un fenomeno, lo descrivo con un equazione, faccio la contro prova e poi?
Cosa ho in mano?
Come ho migliorato la vita delle persone
?


Beh guarda, io non faccio fisica ma su questo ti sbagli di grosso, non è che i fisici sono solo quelli teorici che cercano di elaborare teorie su dei fenomeni che possono sembrare astratti attraverso strumenti matematici avanzati (che poi anche quello avrà un risvolto pratico in una certa misura). La vita delle persone può migliorarla un fisico, quanto un ingegnere quanto un matematico.
Ci sono fisici sperimentali che lavorano a stretto contatto con gli ingegneri, il mio realtore di tesi ad esempio che è un fisico sperimentale si occupa anche di ricerche strettamente vicine al mondo dell' ingegeria quindi è qualcosa di molto concreto, quindi su questo non preoccuparti non è che il croncreto sia solo realizzare un motore o un ponte.
Comunque sicuramente è una buona cosa fare una università che possa offrirti laborartori, servizi ed agganci anche se a mio avviso prima deve esserci una buona/ottima didattica con professori in gamba e come ti ha detto già qualcuno puoi sempre fare una triennale nelle tue zone e poi spostarti per la magistrale quando avrai anche un quadro più completo su cosa vorrai specilizzarti e nel frattempo mettere anche soldi da parte, magari con lavori estivi per affrontare il trasfermento successivo.
Niente è impossibile finché riesci ancora ad immaginarlo; questo significa essere uno scienziato illuminato! (Professor Farnsworth)
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Re: Me e l'università...

Messaggioda SaO » 03/11/2017, 17:36

Beh guarda, io non faccio fisica ma su questo ti sbagli di grosso, non è che i fisici sono solo quelli teorici che cercano di elaborare teorie su dei fenomeni che possono sembrare astratti attraverso strumenti matematici avanzati (che poi anche quello avrà un risvolto pratico in una certa misura).

Ci sono anche i fisici sperimentali, ma da quello che so io, questi sono ricercatori che fanno esperimenti su qualcosa che hanno in laboratorio, ripetendo tante volte il tutto, per poi dare origine a una teoria o confermare una teoria, raccogliendo ovviamente i dati dei vari esperimenti.
Se fanno altro, contraddicetemi.

Comunque sicuramente è una buona cosa fare una università che possa offrirti laborartori, servizi ed agganci anche se a mio avviso prima deve esserci una buona/ottima didattica

Si, ma la didattica fa parte dei laboratori, voglio dire che a meno che non si tratti di matematica, non c'è bisogno di avere chissà quali laboratori.

come ti ha detto già qualcuno puoi sempre fare una triennale nelle tue zone e poi spostarti per la magistrale quando avrai anche un quadro più completo su cosa vorrai specilizzarti e nel frattempo mettere anche soldi da parte, magari con lavori estivi per affrontare il trasfermento successivo.

L'argomento del fare la triennale in un posto e la magistrale in un altro è stato trattato, ma è anche stato detto che molti atenei sono critici su questi trasferimenti, e chiedono certi esami, addirittura a volte vogliono che tu rifaccia un esame già dato anche se lo hai già fatto, solo per il fatto che lo considerano incompleto.

Chi ha fatto trasferimenti come è riuscito a studiare per conto proprio per quelli esami?
E come ha fatto in tempo prima della possibilità di fare domanda per entrare alla magistrale?
Quella è sempre a numero chiuso nei due politecnici.

Questa strategia purtroppo non è adottabile se eventualmente scegliessi un corso a ciclo unico, anche in questo caso si possono fare trasferimenti, ma solo se c'è posto, e anche il processo di riconoscimento degli esami non è facile.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda axpgn » 03/11/2017, 17:45

SaO ha scritto:Se fanno altro, contraddicetemi. ...

Tanto è inutile ... :wink:

Battute a parte, non esiste la soluzione perfetta, problemi ce ne saranno sempre, si tratta di scegliere quella ottimale per te ma solo tu puoi farlo ... ergo "ti devi decidere" (cit.)


Cordialmente, Alex
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Re: Me e l'università...

Messaggioda SaO » 03/11/2017, 19:27

Tanto è inutile ... :wink:

Come è inutile?

Battute a parte, non esiste la soluzione perfetta, problemi ce ne saranno sempre, si tratta di scegliere quella ottimale per te ma solo tu puoi farlo ... ergo "ti devi decidere" (cit.)

Qui non si tratta di trovare una soluzione ma di avere informazioni buone, come è stato per la borsa di studio.
Personalmente mi mancano informazioni più dettagliate sui singoli corsi.
SaO
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Re: Me e l'università...

Messaggioda axpgn » 04/11/2017, 01:15

No, non ti mancano informazioni dettagliate sui singoli corsi (che nessuno può darti al livello che tu vorresti) ma il tuo desiderio (o forse la tua necessità) è qualcuno che ti dica "vai lì, scegli questo e voilà il tuo futuro è assicurato, esattamente come ti piacerebbe che fosse" ... purtroppo la vita non funziona così ... qualche rischio prima o poi bisogna prenderlo (se si punta in alto come tu affermi ...)

Cordialmente, Alex
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Re: Me e l'università...

Messaggioda SaO » 04/11/2017, 10:13

qualche rischio prima o poi bisogna prenderlo (se si punta in alto come tu affermi

Non credo che si possa scherzare o giocare o rischiare sulla scelta universitaria, considerando che dopo aver scelto ciò che si studia, si rischia di fare qualcosa che non piace fino alla pensione, per quansi 50 anni.
SaO
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