Ingegneria fisica non é un misto fra meccanica ed elettronica. Fra l'altro tu consideri solo in cdl del politecnico di Milano mentre a Torino il corso é impostato in modo differente visto che prepara per la laurea magistrale in fisica dei sistemi complessi, in cui vedrai molta fisica avanzata (in particolare teorica).
Il corso si chiama anche modellistica matematico-fisica per le discipline ingegneristiche, dal titolo sembrerebbe essere una sorta di corso di studio dove si sviluppano formule prese dalla matematica e dalla fisica, per poter essere utili poi agli ingegneri.
Guardando invece il video dell'ateneo sembra essere una laurea indirizzata allo sviluppo delle nanotecnologia, a dire la verità, non si capisce molto bene cosa è.
La cosa ancora più strana è che è un corso che si fa in pochi atenei, il che non è un male, ma è strano il fatto che varia così tanto dal polito al polimi.
be’ io ho appena cominciato una magistrale in fisica nucleare (quella vera: diffida delle imitazioni) quindi non sono ancora un fisico a tutti gli effetti, ma purtroppo in questo forum i veri fisici sono pochi, perciò dovrai accontentarti di me
Come puoi vedere la discussione si è incentrata molto sulla fisica, sono state dette molte cose al riguardo a paradossalmente non abbiamo avuto l'opinione di un fisico.
se vuoi comprendere davvero come funziona la natura, e se, come hai detto, non ti piace l’idea di trascurare la fisica moderna, allora iscriversi a fisica è l’unica soluzione davvero soddisfacente
Si, mi piace molto poter avere una preparazione che mi permetta di interpretare un fenomeno naturale tramite una formula matematica.
La cosa che apprezzo tanto della fisica è il fatto che questa disciplina, anche se non sembra, non vuole altro che semplificare la realtà, creando una formula che possa essere usata per lo stesso fenomeno in più contesti.
Se non mi sbaglio molti aspetti della fisica moderna sono ancora teorie da dimostrare, o che funzionano solo in parte.
Quello che però temo mi manchi, se dovessi fare fisica, è la capacità di creare qualcosa di funzionale, vedere la conoscenza che si trasformare in qualcosa di fruibile e funzionale dal punto di vista tecnologico.
Insomma, non mi piacerebbe "chiedere" occhio la sera pensando che le mie conclusioni o realizzazioni sono state solo delle equazioni, per quanto apprezzi tanto formule come quella della relatività generale.
Quando ho affermato ciò molti hanno ribadito il fatto che potrei fare fisica sperimentale, ma secondo me fisica sperimentale non è altro che un modus operandi del fisico, ovvero un approccio dove si fanno degli esperimenti ( sempre che ci siano i fondi) per dimostrare teorie.
Quindi non penso che quest'ultima sarebbe la soluzione ottimale, tu cosa dici?