Salve a tutti!
Sono nuovo del forum e mi sono iscritto per esporre il mio problema e leggere qualche consiglio.
Frequento la facoltà di Informatica all'università di Salerno da due anni e mezzo. Feci questa scelta più per comodità che altro: mi ero avvicinato da poco alla programmazione, mi piaceva, mi veniva facile e pensavo avrei potuto farne un futuro impiego.
Mi sbagliavo!
Dopo il primo anno il mio interesse è venuto sempre meno. Ho iniziato ad essere carente nello studio, nel rendimento; e ad oggi, mi ritrovo con 8 esami (anche se la maggior parte con 30 tranne un paio con voti comunque superiori al 25). La verità è che la programmazione potrà anche essere piacevole, ma -nel mio caso- lo è finché resta un hobby. Da qui a 2-3 anni non mi ci vedo a sviluppare software, lavorare a progetto o qualunque altro lavoro possa essere associato a questa attività.
Da un anno a questa parte ho invece scoperto il settore dell'informatica teorica e a me -che è sempre piaciuto studiare-
affascina e incuriosisce molto.
Quindi fin qui tutto bene. Facoltà giusta. E' pur sempre informatica, no?
No!
Il problema è che sono fermamente convinto che il percorso di studi che sto seguendo non mi stia dando le basi necessarie per continuare gli studi. Mi piacerebbe terminare la triennale, proseguire con una laurea magistrale e un dottorato di ricerca (possibilmente all'estero). La ricerca in informatica teorica è molto matematica e di matematica se n'è fatta davvero poca e non nel migliore dei modi perché l'obiettivo sembra essere unicamente quello di sfornare programmatori per le aziende. La teoria è poco incentivata e di conseguenza, poco quotata. In tre anni le mie nozioni sono veramente limitate.
Ho pensato dunque di passare da informatica a matematica e una volta conseguita la laurea, rientrare in ambito informatico con laurea magistrale e fare domanda per un dottorato.
Anche se i miei dubbi sono pochi, li trovo abbastanza debilitanti, dato che non riesco nemmeno più a dormire tranquillo la notte:
1) Cambiare facoltà a 22 anni mi porterebbe a terminare il mio percorso di studi a 27 anni. L'età è un fattore importante quando si fa domanda per un dottorato di ricerca all'estero?
2) La matematica è sempre stato un mio punto debole al liceo. Anche se alcuni aspetti mi interessavano, non mi è mai stata trasmessa alcuna passione e non ci ho mai lavorato veramente. Lungi da me parlare di passione per la matematica a questo punto ma c'è sicuramente qualcosa che si è acceso in questi due anni di studi. Un piccolo fuoco che, in un certo senso, non vedrei l'ora di alimentare. E se dovessi rendermi conto che quel briciolo di passione che si sta accendendo in me, impegno e duro lavoro non dovessero bastare?
Una triennale in matematica richiede più di questo? C'è bisogno di quella marcia in più che non so se c'è o meno in me?
Ho sempre creduto che con impegno, sacrificio e la giusta motivazione non c'è nulla che non si possa fare. Ma questo ragionamento è applicabile anche allo studio della matematica?
Non vedo l'ora di leggere la vostra opinione e spero di trovare in questa discussione qualche spunto di riflessione in più che mi aiuti a prendere una decisione.
Mi scuso se mi sono dilungato, ma sentivo il bisogno di essere il più chiaro possibile.
Ringrazio chiunque avrà la pazienza di leggere tutto e dedicarmi il suo tempo.