Re: Fisica a 26 anni

Messaggioda seven » 02/06/2018, 15:12

AWake92 ha scritto:Ciao iSte,

l'ide di fare il dottorato con il titolo attuale è una cosa a cui ho pensato diverse volte. Tuttavia, contrariamente a quanto tu dici, avere un 110 della magistrale non è sicuramente sufficiente per frequentare il dottorato. Anche perchè dalla triennale sono uscito con un voto piuttosto basso (97). Almeno nella mia università, conosco gente con voti più alti dei miei non essere riuscita a entrare al dottorato in ingegneria industriale, pure con tesi importanti e esperienze all'estero (l'erasmus se non sbaglio va a fare punti)

Non capisco tuttavia se il tuo è solo un consiglio per una "strada alternativa" o un vero e proprio sconsiglio della mia idea di ricominciare l'uni.


Seven, infatti la mia perplessità è legata al: sarò ancora appetibile quando finirò a 30 anni? La disponibilità economica per finire i 5 anni a filo c'è, quindi non c'è problema per me da questo punto di vista. Ma mi chiedo se impiegare ulteriori 5 anni per una nuova tipologia di studi possa essere compromettente dal pv della carriera lavorativa (sia per quanto riguarda il privato che per quanto riguarda dottorato/ricerca in università)


Saresti davvero in grado di ritornare in università con ragazzi di media 5 anni più giovani?
Saresti in grado di rinunciare ad un'entrata?
Saresti in grado di tornare a preparare esami con tutta la pressione che ne consegue?
Saresti in grado di fare tutto questo per quattro anni?

Se otterrai il massimo dei voti la carriera ti sarà ancora aperta, dovrai però andare all'estero.
Io mi sono dimesso dal lavoro dopo 6 mesi, con un buon contratto. Ho fatto un colloquio di dottorato ed è andato male. Dovrei tornare a studiare? Oppure dovrei ritrovarmi un lavoro. La risposta la devo trovare io, trovare un lavoro è sicuramente più facile.
seven
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Re: Fisica a 26 anni

Messaggioda anonymous_40e072 » 03/06/2018, 12:05

AWake92 ha scritto:Ciao iSte,

l'ide di fare il dottorato con il titolo attuale è una cosa a cui ho pensato diverse volte. Tuttavia, contrariamente a quanto tu dici, avere un 110 della magistrale non è sicuramente sufficiente per frequentare il dottorato. Anche perchè dalla triennale sono uscito con un voto piuttosto basso (97). Almeno nella mia università, conosco gente con voti più alti dei miei non essere riuscita a entrare al dottorato in ingegneria industriale, pure con tesi importanti e esperienze all'estero (l'erasmus se non sbaglio va a fare punti)


I requisiti per fare il Ph. D. al Politecnico di Milano non sono così elevati. Non lo sono neanche all'estero. E te lo posso dire per certo. Un esempio: un compagno di corso sta facendo il Ph. D. all'Imperial College di Londra dopo 87/110 come voto triennale, 105/110 (se non ricordo male, ma sicuramente non 110) e un anno e mezzo di ritardo sulla laurea. L'Imperial è fra le prime 10 università al mondo. A Padova non basta? C'è decisamente qualcosa che non va.
Probabilmente, come quasi sempre accade in Italia, in magistrale fioccano 30L come se non ci fosse un domani e ci si ritrova con un buon 30% dei laureati con 110L. Le posizioni di Dottorato sono limitate e le scelte vanno poi a porsi attraverso altri criteri. Che non sono sbagliati. Al di là del tuo cv devi convincere qualcuno ad investire su di te.
Se il tuo cv contiene: 1) 110L, 2) Esperienza all'estero 3) Tesi di ricerca nell'ambito per cui stai applicando per il Ph. D. hai tutte le carte per trovarlo. Ti segnalo:

https://www.findaphd.com/

Probabilmente il portale europeo più grande per la ricerca di un Ph.D.
Se vuoi migliorare ulteriormente il tuo cv per il Ph.D., cerca una posizione come "assegnista" (puoi cercare sui siti dei dipartimenti delle uni) o, ancora meglio, come stagista in un centro di ricerca. Due esempi di centri di ricerca importanti sono:

https://www.iit.it/
https://ec.europa.eu/jrc/en/about/jrc-site/ispra

Se vuoi infos sul secondo, scrivimi in PM, ci lavoro e posso dirti di più.
In generale esperienze di questo tipo possono portare ad un'offerta di Ph.D. interna ai centri (difficile) o ad un "pass" per trovare il Ph.D. fuori (di solito si emettono lettere di raccomandazione apposta).

AWake92 ha scritto:Non capisco tuttavia se il tuo è solo un consiglio per una "strada alternativa" o un vero e proprio sconsiglio della mia idea di ricominciare l'uni.


No, il mio non è assolutamente uno "sconsiglio". Si tratta solo, dal mio punto di vista quantomeno, di dare un giusto peso alle cose. Più grande il cambiamento, più grandi sono i sacrifici a cui vai incontro. Quanto è importante per te la laurea in Fisica? Fare il Fisico anzichè l'Ingegnere nella vita?
Credo semplicemente abbia più senso affrontare il problema più linearmente. Il tuo problema in questo momento è che stai facendo quanto di meno intellettuale il mercato del lavoro offra per un ingegnere: il venditore. Aggiustare il tiro è un discorso, stravolgere la propria carriera è un'altra. Prima di stravolgersi, aspetterei di capirlo un po' meglio. Prenderei delle scelte più graduali.
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Re: Fisica a 26 anni

Messaggioda AWake92 » 10/06/2018, 09:21

Probabilmente, come quasi sempre accade in Italia, in magistrale fioccano 30L come se non ci fosse un domani e ci si ritrova con un buon 30% dei laureati con 110L


La situazione è esattamente questa

Ti ringrazio comunque per i link che mi hai fornito (che non conoscevo) e sicuramente il tuo consiglio mi è utile. Effettivamente anche io devo capire quanto per me è importante fare il fisico o semplicemente avere un lavoro più stimolante.

Se qualcuno ha altri consigli sono sempre proto ad ascoltare.
In ogni caso ho un altro mesetto per fare la mia scelta, vi terrò aggiornati
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Re: Fisica a 26 anni

Messaggioda anonymous_40e072 » 15/06/2018, 08:49

AWake92 ha scritto:
Probabilmente, come quasi sempre accade in Italia, in magistrale fioccano 30L come se non ci fosse un domani e ci si ritrova con un buon 30% dei laureati con 110L


La situazione è esattamente questa

Ti ringrazio comunque per i link che mi hai fornito (che non conoscevo) e sicuramente il tuo consiglio mi è utile. Effettivamente anche io devo capire quanto per me è importante fare il fisico o semplicemente avere un lavoro più stimolante.

Se qualcuno ha altri consigli sono sempre proto ad ascoltare.
In ogni caso ho un altro mesetto per fare la mia scelta, vi terrò aggiornati


Figurati.

Aggiungo una cosa: cambiare è una cosa bella. Sicuramente non sempre apprezzata dal mondo del lavoro. Ma è una cosa che ti cambia, che ti forma, che ti mette completamente in crisi, ma che dà veramente tanto. Te lo dice uno che ha cambiato già due volte.
Cambiare implica rimettersi completamente in gioco. Se cambi, tieni a mente sempre gli obiettivi: stare nei tempi e ottenere risultati. Questo ti obbliga a dare il massimo e ti fa capire quanto, quello su cui hai virato, ti piace davvero.
Con "cambiare" non ti sto necessariamente consigliando di "cambiare a Fisica".
Ti sto dicendo, cambia la situazione in cui sei ora. Qualunque strada prenderai ti insegnerà tanto e ti farà capire, almeno un pochino di più, cosa vuoi fare davvero nella vita.

Ciao e in bocca al lupo.
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