ricominciare o "continuare" (fisica)

Messaggioda Iván.18.20.113 » 13/06/2018, 10:54

Il titolo non è molto esplicativo per questo introduco la mia situazione.
Salve sono un ragazzo di 22 anni e scrivo per la prima volta sul forum per un dubbio a cui non riesco a trovare una risposta che sembri buona.
la mia situazione: ho frequentato il mio primo anno universitario in un corso di ingegneria, in particolare energetica alla sapienza. Decisione questa venuta da due fattori, il non trovare nella mia città, Roma, un percorso di laurea in ingegneria fisica presente solo a Milano e Torino, per impossibilità finanziaria escluso quindi dalle possibili strade percorribili. E la mancata iscrizione ad un percorso in Fisica, in particolare fisica delle particelle , per mia supposta mancanza intellettuale ed un troppo lungo percorso di studio gravante economicamente sulla mia famiglia.
Mi trovo alla fine del secondo semestre con la sessione estiva appena iniziata e con nessun esame all'attivo. Ho già parlato con molti docenti per un cambio di corso da ingegneria, dove mi trovo, a fisica. Al dunque il dubbio: Rinunciare agli studi e perdere così, in maniere certa, un'anno per iscrivermi ad un primo anno in fisica, oppure salvare il salvabile e iscrivermi al secondo anno in fisica?
Il dubbio costante poi è se vale la pena uscire il prima possibile da una triennale per cercare poi la magistrale, oppure svolgere davvero bene una triennale per comunque poi puntare ad una magistrale. Questo appunto lo devo tener di conto, perché sono già 2 anni in ritardo avendo iniziato a 21 anni.

Preciso che la mia situazione a livello di conoscenza degli argomenti di matematica è lacunoso, e che in entrambi i casi questi 3 mesi estivi sono per il risanamento di ogni lacuna.

Grazie e scusate la confusione del post.
Iván.18.20.113
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Re: ricominciare o "continuare" (fisica)

Messaggioda anonymous_40e072 » 15/06/2018, 08:28

Iván.18.20.113 ha scritto:Il titolo non è molto esplicativo per questo introduco la mia situazione.
Salve sono un ragazzo di 22 anni e scrivo per la prima volta sul forum per un dubbio a cui non riesco a trovare una risposta che sembri buona.
la mia situazione: ho frequentato il mio primo anno universitario in un corso di ingegneria, in particolare energetica alla sapienza. Decisione questa venuta da due fattori, il non trovare nella mia città, Roma, un percorso di laurea in ingegneria fisica presente solo a Milano e Torino, per impossibilità finanziaria escluso quindi dalle possibili strade percorribili. E la mancata iscrizione ad un percorso in Fisica, in particolare fisica delle particelle , per mia supposta mancanza intellettuale ed un troppo lungo percorso di studio gravante economicamente sulla mia famiglia.
Mi trovo alla fine del secondo semestre con la sessione estiva appena iniziata e con nessun esame all'attivo. Ho già parlato con molti docenti per un cambio di corso da ingegneria, dove mi trovo, a fisica. Al dunque il dubbio: Rinunciare agli studi e perdere così, in maniere certa, un'anno per iscrivermi ad un primo anno in fisica, oppure salvare il salvabile e iscrivermi al secondo anno in fisica?


Non mi sembra ci sia molto da perdere, non avendo dato neanche un esame.
Il primo anno son corsi di base. Non troverai granchè di differente al primo anno in Fisica. Ti consiglio di riflettere su questo.

Iván.18.20.113 ha scritto:Il dubbio costante poi è se vale la pena uscire il prima possibile da una triennale per cercare poi la magistrale, oppure svolgere davvero bene una triennale per comunque poi puntare ad una magistrale. Questo appunto lo devo tener di conto, perché sono già 2 anni in ritardo avendo iniziato a 21 anni.


Ha pro e contro. Difficilmente riuscirai a fare bene la magistrale se non hai studiato almeno decentemente ciò che hai visto in triennale. Viceversa, può essere allo stesso modo controproducente: metterci 6 o 7 anni per un percorso triennale+magistrale non è un problema, certo, se cominci a mettercene 6 solo in triennale il discorso allora cambia un pochino...
Il miglior compromesso sta nel cercare di apprendere (capire) il più possibile, cercando di stare nei tempi e cercando di ottenere buoni voti, ma senza ossessionarsi troppo; la vita è lunga, e che tu sia uscito con 94 o 104, presto, non conterà più un fico secco.

Preciso che la mia situazione a livello di conoscenza degli argomenti di matematica è lacunoso, e che in entrambi i casi questi 3 mesi estivi sono per il risanamento di ogni lacuna.


Questo devi dirlo sopratutto a te stesso. L'ansia e la paura possono essere letali.
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Re: ricominciare o "continuare" (fisica)

Messaggioda AWake92 » 15/06/2018, 22:47

per impossibilità finanziaria escluso quindi dalle possibili strade percorribili


A volte leggo queste cose e non capisco... ma vi rendete conto di quante possibilità vi dà l'università per studiare grazie al supporto alloggi/borse di studio?
AWake92
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Re: ricominciare o "continuare" (fisica)

Messaggioda Intermat » 16/06/2018, 14:03

AWake92 ha scritto:
per impossibilità finanziaria escluso quindi dalle possibili strade percorribili


A volte leggo queste cose e non capisco... ma vi rendete conto di quante possibilità vi dà l'università per studiare grazie al supporto alloggi/borse di studio?


Pochissime purtroppo. A meno di casi particolari, esistono scuole che garantiscono l'alloggio e una borsa di studio, le borse di studio sono veramente risicate. Oltre ad essere poche (fino a qualche anno fa i vincitori erano molto meno degli idonei, almeno nel Lazio) sono anche misere. Se non sbaglio l'ADISU (o EDISU) garantisce circa 5000€/anno per un ragazzo fuorisede. Ovvero circa 400€/mese. Se la famiglia non te ne può garantire almeno altri 500/600€ mi spieghi come puoi pensare di vivere in una grande città come Roma, Firenze, Torino o Milano?

Spero ci siano università, aventi più fondi e lungimiranza, in grado di garantire borse aggiuntive ma, in generale, i fondi per il diritto allo studio sono veramente limitati. Io stesso ho dovuto studiare sempre a Roma (la mia città natale) perché i miei non avrebbero potuto mantenermi in un'altra città. Ovviamente uno può pensare di lavorare e studiare ma questa è un'altra storia.
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