Matematicamente.it

Buongiorno,
sono un docente di scuola superiori e vorrei iscrivermi per una seconda laurea alla triennale in matematica. La prima motivazione è rimettermi in discussione e studiare in modo sistematico una materia che mi è sempre piaciuta. Nei miei studi universitari (scienze chimiche) ho già il mio piccolo bagaglio di esami di matematica (analisi, geometria) oltre ad aver scelto un indirizzo in cui l'uso della matematica era fondamentale (il mondo quantistico). Avrei però bisogno di alcuni chiarimenti:
a) tutte le università prevedono l'accesso mediante test Tolc e accesso limitato? Ce ne sono che non prevedono il test o sono ad accesso libero?
b) La frequenza è obbligatoria? Ovvero per chi ha impegni di lavoro è possibile ridurre la percentuale di presenze obbligatorie?
Possono sembrare delle domande contraddittorie ma per chi non ha la spensieratezza dei vent'anni poter conciliare il tutto con la vita privata (lavoro e famiglia) è più problematico nonostante si possa garantire l'impegno nello studio negli orari più improbabili.
Grazie per le vostre risposte.

Dubito ci siano test vincolanti per l'iscrizione a Matematica; nel caso peggiore sei ammesso con riserva, dove la riserva si scioglie superando qualche esame base entro una soglia di tempo predeterminata. Così era a Padova quando mi sono iscritto io (2011); gli studenti lavoratori avevano carico di lavoro ridotto al 50% e la frequenza non era obbligatoria. Non mi stupirei affatto se le cose fossero ancora così e/o se anche altre sedi adottassero politiche simili.

Chiedo scusa se ritorno sul pezzo. In particolare sulla domanda
a) tutte le università prevedono l'accesso mediante test Tolc e accesso limitato? Ce ne sono che non prevedono il test o sono ad accesso libero?
Da un breve ricerca in rete, le Università vicino a me, e non solo, prevedono obbligatoriamente il test. E' una prerequisito ormai generalizzato o ci sono eccezioni?

Da insegnante delle superiori dovresti sapere che in ogni università pubblica italiana è libero l'accesso ai corsi di laurea a numero non programmato.
Visto che i numeri di un c.d.l. in Matematica sono (usualmente) esigui, la presenza del test d'ingresso non pregiudica l'iscrizione.

Il test d'ingresso serve, a quanto ne so, a stabilire altro: innanzitutto, a far capire ad uno studente se e quanto le sue ambizioni¹ sono velleitarie e che deve impegnarsi seriamente nello studio; poi, a stabilire la presenza di obblighi formativi aggiuntivi (OFA), che, nei casi di mia conoscenza, si sostanziano in una sorta di "sbarramento" al primo anno².

Inoltre, la frequenza dei corsi universitari non è mai obbligatoria (a meno di casi eccezionali).

Ad ogni buon conto, queste informazioni dovresti poterle reperire sulle guide dello studente, nei regolamenti didattici o presso le segreterie didattiche delle università.

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Purtroppo ho verificato in alcuni casi di mio interesse, con accesso a numero programmato, l'obbligatorietà del TOLC che praticamente ha valore selettivo. Ho visto qualche caso (Pisa, un pò lontana per me) in cui il test d'ingresso non è selettivo ma in caso di non superamento crea questi obblighi formativi. Grazie comunque della risposta.

Effettivamente sembra un po' strano anche a me che hai beccato sedi dove c'è un numero programmato a matematica... per curiosità quali sedi sono?

Luca.Lussardi ha scritto:Effettivamente sembra un po' strano anche a me che hai beccato sedi dove c'è un numero programmato a matematica... per curiosità quali sedi sono?

Beh, ha fatto riferimento a Pisa. Sempre che non abbia guardato la Normale invece che l'università di Pisa e la Galileiana invece che l'università di Padova. Nota che questi ultimi non fanno TOLC ma test di selezione molto selettivi.

Appunto.... temo anche io che abbia guardato alle scuole di eccellenza e non a cdl ordinari.

Forse i corsi di ingegneria matematica/matematica per l'ingegneria del polito e polimi sono a numero chiuso. Comunque ai tempi in cui andavo all'università io, i TOLC erano davvero semplici, solo persone con serie lacune matematiche avevano difficoltà. Insomma erano nulla in confronto ai test di ingegneria.

Detto questo, io non ho dovuto sostenere alcun TOLC per la seconda laurea¹. Il processo di iscrizione è differente e ti devi informare in segreteria didattica e dal referente didattico del corso. Il consiglio del corso di studio ti deve convalidare i corsi che hai dato nell'altra laurea e determinare il curriculum didattico personalizzato.

Insomma, se devi sostenere un test, allora è un vero e proprio test di ammissione. Nota che l'ammissione alle scuole di eccellenza ha spesso limiti di età, se ti sei laureato e lavori allora sei probabilmente troppo vecchio. Sulla frequenza dipende penso da università a università. Ho conosciuto studenti lavoratori a matematica, quindi è senz'altro possibile. Non saprei dire se erano iscritti o meno con il part-time.

Tieni conto che una scuola di eccellenza richiede di dare tutti i corsi con un voto alto, più altri corsi. Inoltre, la frequenza è richiesta. Insomma non farebbero certo al caso tuo.

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