PhD Finanza Matematica

Messaggioda Pappo » 16/11/2018, 21:57

Salve,

sono uno studente magistrale di matematica e sto iniziando ad interrogarmi su cosa fare una volta uscito dall'università. In particolare credo di avere ancora un po' di curiosità per lo studio e vorrei intraprendere un percorso di dottorato. Al momento il mio curriculum è orientato alla probabilità, con particolare enfasi alle SDE (per quanto il mio corso di studi mi permetta di approfondire questo argomento). Negli ultimi anni ho anche studiato alcune applicazioni di probabilità in finanza e vorrei continuare a studiare probabilità e finanza matematica.

Guardandomi intorno ho individuato in Italia un gruppo di ricerca alla Bicocca di Milano, dove ho anche visto che sono tenuti nel corso di Dottorato alcuni corsi sulla teoria dei Rough Path (argomento di mio particolare interesse), inoltre so che il mio dipartimento è in buoni rapporti con alcuni docenti del posto.

Fuori dall'Italia ho invece sentito parlare bene per questo settore di Imperial College e ETH, in questo caso volendo tentare l'ammissione in questi super atenei, oltre a rispettare i loro requisiti d'ammissione e le loro deadline, quale può essere la migliore strategia? In particolare quello che vorrei sapere è, una volta individuato un progetto di ricerca, se sia consigliabile contattare in anticipo il professore che riteniamo essere nostro futuro supervisore, o addirittura chiederne una supervisione già durante la tesi magistrale, oppure fare una tesi magistrale con un professore del proprio ateneo di origine che sia ben conosciuto all'interno dell'ateneo a cui si aspira?

Inoltre concludo chiedendo, se vi sono esperienze, quanto sia spendibile un dottorato di ricerca in ambito lavorativo nel caso in cui si decidesse di non continuare la carriera accademica.

Scusate per il poema nemmeno troppo chiaro, ma non ho nemmeno io le idee troppo chiare in questo momento :?
Pappo
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Re: PhD Finanza Matematica

Messaggioda df1ee5dd07489ec65c7a » 17/11/2018, 16:32

Pappo ha scritto:quanto sia spendibile un dottorato di ricerca in ambito lavorativo nel caso in cui si decidesse di non continuare la carriera accademica.

dipende dall'argomento del dottorato ovviamente, se lo fai in finanza sicuramente avrai ottime prospettive di lavoro.
df1ee5dd07489ec65c7a
 

Re: PhD Finanza Matematica

Messaggioda anonymous_40e072 » 18/11/2018, 12:52

Credo che la maggioranza dei Ph.D. passi per una sorta di "semi-raccomandazione". A meno di un CV straordinario, l'ammissione all'Imperial o all'ETH, senza un minimo di "raccomandazione", è molto difficile.
Per una descrizione generalista dei parametri di selezione, senz'altro aumenta il punteggio avere:

- Esperienza all'estero
- Padronanza della lingua inglese ottima
- Tesi possibilmente coerente alla posizione di Ph.D. in cui si fa application
- 3 lettere di raccomandazione da istituti e/o posizioni lavorative di prestigio (chiaramente anche qui ci deve essere consistenza: e.g. stage in Risk a Unicredit e raccomandazione del HoR)
- Ottimo CV accademico
- Pubblicazioni scientifiche all'attivo

Chiaramente se riesci a procurarti una posizione come tesista, diventa tutto più facile.
anonymous_40e072
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Re: PhD Finanza Matematica

Messaggioda Pappo » 18/11/2018, 13:12

anonymous_40e072 ha scritto:Credo che la maggioranza dei Ph.D. passi per una sorta di "semi-raccomandazione". A meno di un CV straordinario, l'ammissione all'Imperial o all'ETH, senza un minimo di "raccomandazione", è molto difficile.
Per una descrizione generalista dei parametri di selezione, senz'altro aumenta il punteggio avere:

- Esperienza all'estero
- Padronanza della lingua inglese ottima
- Tesi possibilmente coerente alla posizione di Ph.D. in cui si fa application
- 3 lettere di raccomandazione da istituti e/o posizioni lavorative di prestigio (chiaramente anche qui ci deve essere consistenza: e.g. stage in Risk a Unicredit e raccomandazione del HoR)
- Ottimo CV accademico
- Pubblicazioni scientifiche all'attivo

Chiaramente se riesci a procurarti una posizione come tesista, diventa tutto più facile.


Grazie, immaginavo fossero necessarie alcune "semi-raccomandazioni" visti anche i criteri di ammissione. Vediamo come si evolve la cosa in questo ultimo periodo.
Pappo
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Re: PhD Finanza Matematica

Messaggioda Delirium » 18/11/2018, 15:58

anonymous_40e072 ha scritto:Credo che la maggioranza dei Ph.D. passi per una sorta di "semi-raccomandazione". A meno di un CV straordinario, l'ammissione all'Imperial o all'ETH, senza un minimo di "raccomandazione", è molto difficile.
Per una descrizione generalista dei parametri di selezione, senz'altro aumenta il punteggio avere:

- Esperienza all'estero
- Padronanza della lingua inglese ottima
- Tesi possibilmente coerente alla posizione di Ph.D. in cui si fa application
- 3 lettere di raccomandazione da istituti e/o posizioni lavorative di prestigio (chiaramente anche qui ci deve essere consistenza: e.g. stage in Risk a Unicredit e raccomandazione del HoR)
- Ottimo CV accademico
- Pubblicazioni scientifiche all'attivo

Chiaramente se riesci a procurarti una posizione come tesista, diventa tutto più facile.

Questa è un'ottima risposta. A meno di casi particolari, essere referenziati da un prof conosciuto nella sede in cui stai applicando è condizione quasi necessaria. Inoltre considera che un Ph.D nelle summenzionate potrebbe essere rischioso: lavorare con matematici top tier è sicuramente molto stimolante, ma quando ci si avvicina al mondo della ricerca bisogna anche essere seguiti piuttosto da vicino (almeno all'inizio). E non mi stupirei se un matematico dell'ETH avesse a disposizione solo qualche minuto a settimana da dedicare ai suoi dottorandi...
Delirium
 

Re: PhD Finanza Matematica

Messaggioda Pappo » 18/11/2018, 16:32

Delirium ha scritto:
anonymous_40e072 ha scritto:Credo che la maggioranza dei Ph.D. passi per una sorta di "semi-raccomandazione". A meno di un CV straordinario, l'ammissione all'Imperial o all'ETH, senza un minimo di "raccomandazione", è molto difficile.
Per una descrizione generalista dei parametri di selezione, senz'altro aumenta il punteggio avere:

- Esperienza all'estero
- Padronanza della lingua inglese ottima
- Tesi possibilmente coerente alla posizione di Ph.D. in cui si fa application
- 3 lettere di raccomandazione da istituti e/o posizioni lavorative di prestigio (chiaramente anche qui ci deve essere consistenza: e.g. stage in Risk a Unicredit e raccomandazione del HoR)
- Ottimo CV accademico
- Pubblicazioni scientifiche all'attivo

Chiaramente se riesci a procurarti una posizione come tesista, diventa tutto più facile.

Questa è un'ottima risposta. A meno di casi particolari, essere referenziati da un prof conosciuto nella sede in cui stai applicando è condizione quasi necessaria. Inoltre considera che un Ph.D nelle summenzionate potrebbe essere rischioso: lavorare con matematici top tier è sicuramente molto stimolante, ma quando ci si avvicina al mondo della ricerca bisogna anche essere seguiti piuttosto da vicino (almeno all'inizio). E non mi stupirei se un matematico dell'ETH avesse a disposizione solo qualche minuto a settimana da dedicare ai suoi dottorandi...


Certo, mi immagino che certe situazioni si verifichino specialmente se si hanno supervisori molto quotati. C'è anche da considerare che per quanto seguiti, un PhD all'università del Madagascar non sarà mai spendibile nel mondo lavorativo come il brand degli atenei top tier. In ogni caso grazie per le risposte, che confermano i miei sospetti. Adesso finisco gli studi e cerco un buon referente.
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Re: PhD Finanza Matematica

Messaggioda Raptorista » 19/11/2018, 01:38

Anche al Polimi c'è un gruppo di ricerca in finanza matematica, se non ricordo male. Hai guardato in quella direzione?
Un matematico ha scritto:... come mia nonna che vuole da anni il sistema per vincere al lotto e crede che io, in quanto matematico, sia fallito perché non glielo trovo


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Re: PhD Finanza Matematica

Messaggioda Pappo » 19/11/2018, 11:51

Raptorista ha scritto:Anche al Polimi c'è un gruppo di ricerca in finanza matematica, se non ricordo male. Hai guardato in quella direzione?

Sì ne sono a conoscenza e lo avevo scartato in quanto ho visto che il gruppo di probabilità pone maggiore interesse sulla Quantum Probability ed il mio interesse attuale sono SPDE e Rough Paths applicati in contesti di Rough Stochastic Volatility. Devo anche dire che non ho controllato le pubblicazioni recenti solo di alcuni professori, quindi potrei aver perso qualcosa.
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