Salve,
sono uno studente magistrale di matematica e sto iniziando ad interrogarmi su cosa fare una volta uscito dall'università. In particolare credo di avere ancora un po' di curiosità per lo studio e vorrei intraprendere un percorso di dottorato. Al momento il mio curriculum è orientato alla probabilità, con particolare enfasi alle SDE (per quanto il mio corso di studi mi permetta di approfondire questo argomento). Negli ultimi anni ho anche studiato alcune applicazioni di probabilità in finanza e vorrei continuare a studiare probabilità e finanza matematica.
Guardandomi intorno ho individuato in Italia un gruppo di ricerca alla Bicocca di Milano, dove ho anche visto che sono tenuti nel corso di Dottorato alcuni corsi sulla teoria dei Rough Path (argomento di mio particolare interesse), inoltre so che il mio dipartimento è in buoni rapporti con alcuni docenti del posto.
Fuori dall'Italia ho invece sentito parlare bene per questo settore di Imperial College e ETH, in questo caso volendo tentare l'ammissione in questi super atenei, oltre a rispettare i loro requisiti d'ammissione e le loro deadline, quale può essere la migliore strategia? In particolare quello che vorrei sapere è, una volta individuato un progetto di ricerca, se sia consigliabile contattare in anticipo il professore che riteniamo essere nostro futuro supervisore, o addirittura chiederne una supervisione già durante la tesi magistrale, oppure fare una tesi magistrale con un professore del proprio ateneo di origine che sia ben conosciuto all'interno dell'ateneo a cui si aspira?
Inoltre concludo chiedendo, se vi sono esperienze, quanto sia spendibile un dottorato di ricerca in ambito lavorativo nel caso in cui si decidesse di non continuare la carriera accademica.
Scusate per il poema nemmeno troppo chiaro, ma non ho nemmeno io le idee troppo chiare in questo momento