cambiare facoltà dopo due anni

Messaggioda fede_1998 » 30/04/2019, 19:12

sono al secondo anno della laurea in fisica,
già dal primo anno avevo riscontrato delle difficoltà ma ho concluso l'anno con buoni voti. Ho provato a cambiare ateneo riscrivendomi sempre a fisica. il primo anno ho lavorando veramente sodo. Vita sociale zero e zero hobby. solo tanto stress. Ma avendo concluso con ottimi voti quell'anno, ho scelto di continuare. Quest'anno mi sento più persa che mai, dedicare la vita (perché fisica ,come facoltà ,ti fagocita) a qualche cosa che non è quello che vuoi è difficilissimo ed i risultati non sono spesso quelli previsti.
Parlando con sincerità, io non sono un granché in fisica! se passo gli esami è perché studio come nessun altro ma non ho quelle intuizioni brillanti che sembrano avere i miei colleghi. Sono mediocre in questo, dopo due anni lo ho capito e non c'è niente di peggio nella vita che essere mediocri, perché è disorientante. se fai schifo te ne vai, se sei bravo rimani, ma se sei mediocre?
insomma vorrei cambiare. ma ha senso? ormai due anni sono andati. forse dovrei restare, ma la sola idea di dover fare la magistrale mi disgusta, vedo quelle materie e penso :"no, dai, davvero? non ancora!".
Il punto è che non mi immaginavo la mia vita così, insomma a 21 Anni mi alzo nervosa tutti i giorni, eppure ero la migliore al liceo, lo so che non c'entra nulla il liceo, ma non ho mai fallito in questo modo come sto fallendo ora... e non so più che fare. I miei genitori hanno lavorato duro per me ed io voglio buttare al vento due anni di ciò che mi hanno dato.
consigli?
fede_1998
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Re: cambiare facoltà dopo due anni

Messaggioda Lorenzo0402 » 30/04/2019, 21:57

Ciao e benvenuta, premetto che non sono il più indicato per risponderti essendo anche più piccolo di te, però mi sento comunque di dirti qualcosa. Perchè hai scelto fisica? Cosa ti ha spinto a scegliere questa facoltà? Io penso che una scelta come quella di frequentare Fisica non sia così “scontata”, e che quindi sia motivata da un interesse per la materia. Ora bisogna capire se il problema che ti preme è un discorso di “non vedere un futuro” nel tuo percorso universitario (nel senso che non ti piacciono proprio i percorsi della magistrale, ma la materia ti piace) o se è una mancanza di interesse di base per la materia stessa.
Nel primo caso magari potrebbe essere opportuno vedere se esistono dei percorsi per la magistrale (anche interdisciplinari se offerti dal tuo Ateneo) che ti permettano in qualche modo di ritrovare quel qualcosa che ti interessava della Fisica, o magari unirla ad altri ambiti di tuo interesse; nel secondo caso invece ti direi di considerare seriamente l’idea di cambiare corso (anche a conclusione della triennale) certo che dipende anche da quale sia l’ambito lavorativo in cui vuoi entrare, nel senso che se è in ambito scientifico magari può bastare anche la triennale in fisica e potresti considerare l’idea di andare direttamente a lavorare, o ancora fare un Master di 1 livello.
Detto ciò ripeto che sono un inesperto e che sia più corretto ascoltare persone più adatte, però spero di esserti stato un minimo utile.
Lorenzo0402
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Re: cambiare facoltà dopo due anni

Messaggioda anonymous_40e072 » 01/05/2019, 17:49

Ciao, da quello che ho letto, mi viene da strutturare il discorso in punti. Le cose che non vanno potrebbero essere altre e nemmeno troppo la Fisica in sè.
Punto primo. Stressati di meno e concentrati di più quando studi; fai altre attività e quando riprendi lo studio fallo con concentrazione. Spesso sottovalutiamo la produttività e ci limitiamo a dire a noi stessi "ho studiato 10 ore di fila, che bravo/a che sono". E' fondamentale che quando ci si mette sui libri si ha concentrazione. E personalmente sono abbastanza convinto che è molto difficile superare le 6 ore/gg concentrati. Chi ce la fa è perchè ha molta passione o un obiettivo ben ragionato. Goditi un pochino la vita perchè a 21 anni ne hai tutto il diritto.
Punto secondo. Il lavoro non c'entra niente con l'università, sopratutto quella italiana. Chi è bravo all'università potrebbe tranquillamente essere poco portato per il lavoro e viceversa.
Punto secondo bis: il pregio delle lauree scientifiche è di preparare figure tecnicamente ben preparate e molto richieste dal mondo del lavoro. Se hai tutta una serie di altre caratteristiche (e.g. ti sai relazionare bene con le persone, sei flessibile, sei empatica, sei pratica, parli bene altre lingue, ecc. ), un'azienda ti saprà bene valutare. E' spesso più importante essere eclettici che essere straordinari in una cosa specifica.
Punto terzo. Nessuno ti obbliga a fare la magistrale in Fisica. Dopo la triennale si possono fare tante altre cose. Un esempio: https://www.som.polimi.it/course/master ... anagement/. Non ti ho linkato a caso un master in risk management. Le aree funzionali del risk delle banche sono piene di fisici, matematici e ingegneri. Per i master spesso ci si pongono problemi sugli eventuali costi; io la vedo così: le borse al 50% non sono assurdamente difficili da ottenere e con un annetto di lavoro, stando a casa con i propri genitori, non è così difficile mettere da parte 5-6000€.
Punto quarto. Forse il più importante. Metti da parte un attimo i risultati e il confronto con gli altri. Cosa ti piace a te? Cosa ti piace della Fisica? Cosa ti piacerebbe fare? Se non hai delle risposte, non importa. Scrivi pure quelle che ti vengono.
Punto quinto. Non ti abbattere mai. Hai una vita davanti. Troverai la tua strada pian piano
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