Re: Consigli sulla frequenza alle lezioni

Messaggioda gabriella127 » 30/05/2019, 23:07

Guarda albesa81, a me, venendo dalla quadriennale, mi sembrava di stare al manicomio.
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Re: Consigli sulla frequenza alle lezioni

Messaggioda gabriella127 » 30/05/2019, 23:36

Qualche tentativo di adattare nuovi testi per la triennale ci fu, come il mai abbastanza vituperato Marcellini-Sbordone 'Elementi di analisi matematica', adottato per un anno e poi schifato coralmente dai professori.
Poi, dopo, testi migliori per la triennale sono venuti, ma mi sembra che i problemi continuino a essere ancora sostanzialmente gli stessi.
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Re: Consigli sulla frequenza alle lezioni

Messaggioda Albesa81 » 31/05/2019, 08:14

gabriella127 ha scritto:il mai abbastanza vituperato Marcellini-Sbordone 'Elementi di analisi matematica',

Un altro esempio emblematico è "Matematica. Calcolo infinitesimale e algebra lineare" di Bramanti-Pagani-Salsa, un chiaro sottoprodotto dell'ottimo "Analisi Matematica 1 e 2" di Pagani-Salsa (che sto studiando con soddisfazione proprio in questo periodo).
\[-\sum_{n=1}^{N-1} \cos \left({2 \pi n \over N} \right) = 1\]
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Re: Consigli sulla frequenza alle lezioni

Messaggioda vict85 » 31/05/2019, 10:52

Devo dire che la mia esperienza personale con i corsi del "nuovo" ordinamento non è stata così pessima. Ho iniziato l'università che la riforma aveva pochi anni (mi sono iscritto nel 2004). La mia prima laurea è stata in relazioni internazionali e lì i corsi erano ben organizzati e spesso i professori avevano il loro libro di testo. La mia impressione è che in scienze politiche i corsi non fossero stati adattati al 3+2 ma solo divisi tra i 5 anni (che, tra l'altro, prima erano 4 per scienze politiche). Insomma qualche corso più specialistico sarà stato spostato e il resto è rimasto più o meno lo stesso. Certo, non sempre il lavoro per un corso era legato al numero di CFU (che invece erano legati al numero di ore di lezione). Per esempio, un corso da 5 cfu ti chiedeva di scegliere tra Ascesa e declino delle grandi potenze di Paul Kennedy e un libro ancora più lungo che trattava solo il novecento. Una mia collega molto brava e preparata se li era persino studiati tutti e due.
Nel 2007, dopo la laurea, mi sono spostato a matematica dove quasi tutti i professori avevano le loro dispense del corso, più eventualmente qualche libro aggiuntivo. Matematica a Torino insegna forse qualcosa in meno di altri corsi di matematica ma dal punto di vista didattico mi sono trovato molto bene. Ovviamente, quello che non si faceva nel corso te lo dovevi studiare da solo (se ti interessava farlo). Alla magistrale le cose sono un po' cambiate perché effettivamente pochi corsi avevano delle dispense (istituzioni di analisi mi pare fosse l'unico1). Altri seguivano uno o più libri (insomma specifici capitoli di alcuni libri). Il corso che non avevo seguito e aveva libri giganteschi era di informatica ed effettivamente avrei dovuto seguirlo di più.
Ma le esperienze di altre persone che conosco non sono state così positive. In ogni caso, nella mia esperienza a Matematica, non hanno mai proposto un libro per il nuovo ordinamento.

Note

  1. Ma per istituzioni di geometria ce n'erano di non-ufficiali in copisteria.
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