Ho dato un'occhiata alla (probabile) bibliografia del corso… Capisco che il Bramanti non ti abbia colpito come riferimento (è francamente obbrobrioso).
Come riferimento di base il testo di Tao (mi riferisco ad
Analysis I - third edition, Springer, visto che non ho trovato nessun testo intitolato
Real Analysis) sembra buono, anche se l'ho appena sfogliato e non so bene come il programma di Analisi del tuo professore si incastri col modo americano di vedere l'Analisi.
Se ti dovessi dire un testo di riferimento in italiano, ti consiglierei il Pagani & Salsa,
Analisi Matematica I, Zanichelli.
Il Prodi come testo di approfondimento va bene, anche se è un po' datato e a tratti si sente.
Se ti dovessi dire un testo di approfondimento in inglese, ti consiglierei il Rudin,
Principles of Mathematical Analysis, McGraw.
Tieni presente che, oltre alla scelta dei testi, il tuo background può influenzare la preparazione, non tanto dal punto di vista quantitativo (se hai scelto Matematica, le basi e la passione le avrai), ma qualitativo: insomma, dal tuo voler "ingegnerizzare" lo studio di Analisi ("quali sono i teoremi importanti", "quali sono le domande frequenti", "quali sono i testi migliori", "qual è la progressione negli esercizi", etc...) potrebbe non venirne fuori nulla di buono per te.
Tieni presente che la Matematica si studia con
calma, preoccupandosi di capirla, non cercando solo di ottimizzare i tempi/risorse/quel che è.
Uno strumento fondamentale per capire le materie di studio è seguire i corsi… Certo, ci sono rare volte in cui si
deve abbandonare un corso, perché è davvero palloso e totalmente inutile
1, ma la maggior parte delle volte seguire è la cosa più importante perché ti fornisce gli elementi essenziali per comprendere la materia.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)