Messaggioda gugo82 » 13/06/2008, 18:01

Thyrel ha scritto:ciò che mi spaventa della laurea in matematica è, come prevedibile, gli sbocchi lavorativi. Sia chiaro, sono d'accordo che è giusto seguire le proprie passioni ma sono anche dell'idea che bisogna capire alla fine di cosa si portà vivere. Ho letto diverse cose sugli impeghi dei matematici che cercano di sfatare il mito dell'insegnamento come unico sbocco possibile. Però sono sincero... ho ancora qualche timore, timore di farmi un mazzo a matematica e poi di non raccogliere per quanto ho dato.

Ancora luoghi comuni... Ribadisco il concetto, per Matematica servono passione e coraggio; se uno non ha o l'uno o l'altro, è inutile che si faccia venire dubbi: si iscriva ad ingegneria, punto e basta.

La scelta dell'ingegneria giusta è tutt'altra questione.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)
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