Ingegneria chimica e ingegneria dei materiali

Messaggioda tecnos » 02/03/2006, 17:09

Al polimi è attivo un corso di ingegneria dei materiali nel quale ci sono 5 percorsi : 1)metodologico per ideare nuovi materiali e studiarne i comportamenti, in poche parole per la ricerca nella scienza dei materiali, 2) applicativo 3) lavorazione dei materiali 4) Micro e Nanotecnologie 5) Biomateriali.
Sempre al polimi c'è un orientamento materiali nel corso di ingegneria chimica. Vorrei sapere il punto di vista sulla materia da studenti di ingegneria chimica e ingegneria dei materiali e in quale dei precedenti percorsi si potrebbe inserire un ingegnere chimico.
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Messaggioda fireball » 02/03/2006, 19:34

Per quanto riguarda le micro e nanotecnologie
da te menzionate, la laurea specialistica in
Ing. dei Modelli e dei Sistemi a Tor Vergata prevede
due orientamenti inerenti all'argomento: Modelli di Materiali e Strutture
e Modelli di Nanosistemi, come si vede dal piano di studi...
Davvero interessante.
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Messaggioda tecnos » 02/03/2006, 21:15

Si è molto interessante e offre un ottima formazione matematica, diciamo che il corso di Milano con orientamento micro e nanotecnologie sembra più specializzante.
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Messaggioda Marco83 » 02/03/2006, 22:03

A mio avviso il grande limite che hanno i corsi di laurea specialistica in Nanotecnologie e simili offerti in Italia è la pressochè totale mancanaza di "contatto" con questa scienza.

Voglio dire, ad oggi si sa poco nulla su come modellizare nanostrutture in modo efficace (intendo in modo da catturare i fenomeni interessanti senza ottenere simulazioni che durino più della durata dell'universo...) e la maggior parte dei fenomeni che caratterizzano i nanomateriali hanno origini pressochè sconociuta.

Per queste ragioni ad oggi è necessario avere esperienza sul campo, sporcandosi le mani in laboratorio, facendo esperimenti e cercando di trarne conclusioni che permettano di fare ipotesi sui processi da simulare. Solo a questo punto ha senso mettersi a lavorare sulla modellizzazione di un fenomeno.

In tutti i percorsi formativi offerti dalle università italiani si hanno tonnellate di corsi dai titoli tipo: Microsistemi e nanosistemi, Modelli di nanostrutture, Nanomateriali e compagnia bella che non possono essere che delle superficiali introduzioni al tema (come dicevo in precedenza, non siamo ancora al livello di poter generalizzare, quindi o si decide di prendere un caso modello e analizzarlo dettagliatamente trascurando tutti gli altri o si fa una panoramica molto generale e molto inutile sui principali temi).

Ogni settimana assisto a conferenze dove i massimi esperti al mondo nel campo delle nanotecnologie sostanzialmente "congetturano", "ipotizzano" e candidamente ammettono di non avere idea da dove arrivino certi fenomeni.
Addirittura l'università dove studio (che in questo campo è una delle più avanzate al mondo) ha deciso di aprire solo un percorso di Minor in Nanoparticle Science and Engineering, considerando il campo non ancora maturo a sufficienza per essere avviato un percorso ad esso dedicato, in quanto risulta ancora insensato programmare delle classi in cui si spieghino i principi generali di questa scienza (in quanto nessuno li conosce!).

Concludendo suggerirei a coloro che hanno deciso di aprire programmi con titoli altisonanti ed attrattivi come Nanotecnologie e nanomateriali quasi totalmente privi di un'attività pratica che affianchi la didattica di considerare bene se stanno vendendo fumo agli allievi!
This sentence is false
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Messaggioda wedge » 02/03/2006, 22:15

Marco, interessante quello che hai scritto. credi che i nomi altisonanti siano intesi ad attirare studenti nella logica +studenti + finanziamenti?

PS scusa l'ignoranza, cos'è un percorso "Minor"?
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Messaggioda Marco83 » 03/03/2006, 01:38

Minor, facciamo un esempio:
Io sto facendo un master in ingegneria meccanica. Per ottenere questo master mi è richiesto di seguire un certo numero di corsi esterni al dipartimento. Se decido di focalizzare tutti questi corsi in un altro dipartimento (o in una selezionata cerchia di altri esami ritenuti caratterizzanti per il tema Nanoparticle Science and Engineering) posso richiedere che mi sia rilasciato un Minor in Nanoparticle Science and Engineering.
Sostanzialmente un Minor è una certificazione che dice quale è stato il tuo interesse secondario durante il tuo percorso di studi.

Per quel che riguarda i finanziamenti: puo darsi, ma credo che la cosa non sia così diretta. Leggevo tempo fa un prospetto del poli di milano in cui si discuteva come mantenere livelli di eccellenza in un università che sta diventando di massa. Nel discutere la possibilità di introdurre una selettività per l'accesso (che ovviamente diminuirebbe il numero di studenti) si faceva notare come il sistema di finanziamenti in vigore non penalizzerebbe questa scelta (anche se non se ne spiegavano i dettagli).
This sentence is false
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Messaggioda tecnos » 03/03/2006, 09:33

Per Marco 83.

Qiundi se dovessi scegliere per assurdo la specialistica di ingegneria dei materiali al polimi opteresti per il corso metodologico dove ci sono 30 crediti di fisica della materia-stato solido piuttosto che l'indirizzo nanotecnologie? Certamente l'indirizzo applicazioni sotto il punto di vista occupazionale è molto valido non a caso non troppo tempo fa la Ferrari ha assunto una ventina di ingegneri dei materiali "applicativi". Comunque sia oramai molte facoltà di ingegneria offrono corsi con indirizzi metodologici e altri del tipo applicativo ecc...questo sta succedendo anche più lentamente anche nel mio corso...
Ci sono anche ingegneri chimici nelle ricerche a cui partecipi?
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Messaggioda wedge » 03/03/2006, 18:52

thanx for your explanation :D
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Messaggioda Marco83 » 04/03/2006, 01:14

La scelta di quale orientamento prendere dipende da cio che vuoi fare. L'unica cosa che mi sento di consigliare a chiunque abbia intenzione di prendere un indirizzo come Nanomateriali è: mettete in conto che per quanto ben fatto sia il corso e per quanto voi possiate studiare, questo è un campo in cui l'esperienza e l'intuito la fanno ancora da padroni, quindi se siete davvero interessati dovete cercare di infilarvi in un laboratorio MENTRE state facendo la specialistica; solo in questo modo è possibile fare il salto da una descrizione affascinante ma inutile ad una conoscenza magari più brutale ma efficace.

Nei progetti a cui lavoro partecipano:
Ingegneri meccanici, ingegneri chimici, ingegneri dei materiali, ingegneri elettronici, fisici.
Come si puo intuire, le Nanotecnologie sono parecchio interdisciplinari...
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Messaggioda tecnos » 04/03/2006, 09:01

Finite le superiori ero indeciso fra materiali e ambiente(anche se sono molto distanti), poi ho scelto ambiente e per quanto mi riguarda vista la situazione italiana penso di aver fatto la scelta giusta.
Con il tempo ho capito che gli unici materiali che mi interessano sono quelli cementizi.
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