da al3xg » 20/03/2017, 13:57
E' il classico esercizio base sui ratei.
Devi applicare il principio di competenza economica che impone che in bilancio
vengano computate le voci finanziarie e reddituali (economiche) per la sola quota che effettivamente
inerisce all'esercizio preso in esame dal bilancio stesso, a prescindere quindi dalla loro effettiva manifestazione
originaria (finanziaria).
In sostanza i costi e i ricavi già maturati durante l'esercizio (misurati da altrettante voci finanziarie) vanno inseriti a bilancio,
nonostante verranno pagati/riscossi in futuro in quanto essi hanno in realtà già ceduto/assorbito quote di valore reale durante l'esercizio considerato.
Viceversa i costi e i ricavi che matureranno in futuro vanno rinviati agli esercizi in cui
il relativo fattore produttivo/prodotto-servizio ceduto, esplicheranno la loro utilità o saranno appunto ceduti all'esterno.
Le quote di costi/ricavi rinviati al futuro sono correlate a variazioni fianziarie che si chiamano risconti.
Le quote di costi/ricavi che integrano il bilancio di competenza sono correlate a variazioni fianziarie che si chiamano ratei.
Nel tuo caso:
il provento per l'affitto del terrreno concesso a terzi è posticipato, cioè
la manifestazione finanziaria di cassa ad esso connessa avverrà solo
durante l'esercizio successivo (t=n+1).
Ma il terreno è già stato sottratto alla disponibilità dell'azienda: pensalo come ad un prodotto che "esce", cioè come ad un RICAVO (anche se della gestione accessoria).
Al 31/12/n si dovrà quindi aver cura di integrare il bilancio (C.E. e SP) con la relativa quota
di ricavo DI COMPETENZA (2000x6/12 = 1000) anche se il locatario non ci ha ancora pagato nulla.
La quota d'integrazione del ricavo è correlata ad un credito (anticipiamo parte di una futura manifestazione di cassa) che si chiama RATEO (attivo in questo caso).
L'esborso per affittare da terzi il capannone è pure posticipato.
Ma il capannone è un fattore produttivo che "entra" nella disponibilità dell'azienda in
data 1/10/n: è cioè un costo.
Un costo che in sede di scritture d'assestamento farà da contraltare ad un RATEO (passivo), cioè una quota di debito che integra il bilancio dell'anno n.
(2000*3/6=1000)
...quindi nemmeno io capisco bene da dove vengono fuori le voci da te indicate.
i 1000 infatti sono integrazione di ricavi (non di costi! Il primo affitto è ATTIVO!).
Gli 800 poi non hanno senso stando a quanto scrivi: 2000 semestrali riferiti ad un arco temporale
che parte dall'1/10/n saranno sempre ripartiti in quote di 1000 per l'anno n e di 1000 per l'anno n+1,
visto che dall'1/10/n al 31/12/n son 3 mesi (metà di un semestre).
ribadisco un concetto: ovviamente costi/ricavi hanno sempre - anche nel caso di quelli "non monetari" se ci pensi bene su - un correlato finanziario flusso di cassa o assimilato (debito/credito). Nel nostro caso i ratei/riconti.
Di questo devi tener conto quando farai nel concreto le scritture in partita doppia di
rettifica/integrazione.
es.: scrittura: siamo al 31/12/n, rileviamo il 2^ caso: fitto passivo del capannone
ratei passivi € 1000,00 AVERE (v.f.p.)
canoni di locazione € 1000,00 DARE (c.n.r.)
ciao!
ps: se hai le idee confuse su questi argomenti elementari ti consiglio di prepararti più a fondo, partendo dalle basi della contabilità in partita doppia, chiedendoti ad esempio come mai l'idea di una contabilità a sezioni contrapposte sia utile, cosa essa si prefigge di misurare, quando lo fa...
le scritture di assestamento arrivano un poco dopo.