Innanzitutto direi che dato che si parla di finanza quantitativa la presenza di diversi esami "matematici" non dovrebbe sorprenderti.
Per quanto riguarda la tua domanda il problema è che "studiare" economia può significare cose molto diverse. In generale l'economista medio moderno dovrebbe essere abbastanza a suo agio con i modelli matemtici, più di quello del passato. La finanza quantitativa, che è la parte dell'economia a cui ho dedicato e dedico più tempo, è probabilmente la parte più border line con ad altre discipline. Finalità commerciali e regolamentari hanno fatto lievitare il numero di esperti (veri e falsi) di finanza quantitativa ed il corso che indichi, come altri, non fa altro che andare incontro a questa esigenza. "Storicamente" gli economisti più vicini alla finanza quantitativa sono stati alcuni econometrici ed esperti di economia finanziaria, categorie che a volte si fondono, poi è stato il turno degli attuari, che si considerano matematici più che economisti, ovvero sono stati i primi a "convertirsi" ... poi ci si è allargati agli statistici ed ai matematici duri e puri, quelli che amano la Probabilità naturalmente, infine gli ingegneri.
Il taglio è di questo genere e se resterai nel campo questi saranno i tuoi "competitor" ... ormai ... ahimè ... il lavoro è veramente un mercato.
Un economista senza background particolarmente matematico può studiare finanza quantitativa? Si.
Nonostante abbia conoscenze di finanza potrebbe trovare più difficoltà di altri? Probabile.
La scelta è sua.
N.B: peraltro ci tengo a sottolineare che le "materie" non sono camere stagne ... ed in teoria (ripeto in teoria) l'economista dovrebbe essere relativamente vicino a molte cose ... forse proprio per questo le Facoltà di Economia, e più in generale lo "studio dell'economia", produce qualche soggetto di mente molto aperta e molti tuttologi/cazzologi