marco vicari ha scritto:Fioravante Patrone ha scritto:Domanda: perché preoccuparsi di cosa avviene fuori dal sentiero di equilibrio?
Risposta: sennò, che raffinamento è? Questa è l'idea già sottostante lo "subgame perfet equilibrium", financo nei giochi (in forma estesa) ad info perfetta. La condizione di equilibrio "à la Nash" deve valere "ovunque" (leggasi: in ogni sottogioco, che esso sia raggiunto o no dal gioco). Insomma, è una questione di coerenza metodologica
In base alla definizione per parlare di sottogiochi ci si deve riferire a un gioco in forma estesa, questo credo di capirlo, ma da quale esigenza nasce il raffinamento? solo un problema di coerenza metodologica?
il libro dice che nelle applicazioni economiche invece ha grande importanza sapere cosa succede fuori dal "sentiero di gioco"
Guarda, come direbbe il buon vecchio Karl, qui ci sarebbe da rimettere il mondo a testa in sù.
I veri problemi sono:
- in certe classi di giochi, fra cui i giochi ripetuti ed i giochi di segnalazione (varda te che strano, neh?), ci sono troppi equilibri di Nash, per cui il loro valore predittivo è molto ridotto, se non quasi nullo
- se hai un gioco in forma estesa (notare che tali sono le due classi di giochi sopra menzionate), accade che taluni profili di strategie siano un equilibrio di Nash per via di un comportamento "irrazionale" di qualche giocatore fuori dal sentiero di equilibrio. L'esempio più semplice è fornito da quello che, nel mio libro, chiamo "gioco di Selten"
Così si è cercato di rimediare a questo problema, imponendo che anche il comportamento fuori dal sentiero di equilibrio fosse "ragionevole".
Come immagino ti sia ben evidente, i modi per "sistemare" la cosa sono tanti... quanti i differenti concetti di raffinamento che sono stati proposti.