Messaggioda matt.kilnsey » 25/03/2006, 19:59

beh tralasciando la parte economica del ponte sarebbe una bella opera ingegneristica... sarà interessante vedere come affronterebbero degli eventuali terremoti
matt.kilnsey
 

Messaggioda superpunk733 » 30/03/2006, 16:49

A parte che gia arrivare a Reggio Calabria e' un odissea (superstrada Salerno/Reggio Calabria), Inoltre non ricordo dove ho sentito/letto, e il contenuto dell'articolo, forse qualcosa di Beppe Grillo, nel quale si diceva che il ponte piu' grosso costruito dall'uomo stava nonmiricordodove ed era IL MASSIMO che fosse possibile costruire. Credo fosse 2/300 metri di ponte (su questa parte la mia memoria e' offuscata). Il ponte sullo stretto e' di OLTRE 2 CHILOMETRI. Inoltre il ponte sullo stretto e' stato provato in scala sul tamigi ed ha iniziato ad oscillare pericolosamente. Molti ingegneri dicono che e' impossibile costruire un ponte del genere proprio per un problema strutturale, e dicono inoltre che se comunque reggera', ci si potrebbe far passare UN SOLO treno. Noi ne abbiamo messi DUE. Forse abbiamo fatto un passo un po' troppo lungo....

E qui finisce il mio sproloquio. :-D per rispondere a cheguevilla.... su base economica questo ponte e' un immane spreco di risorse. Per le esigenze di connettivita' che hanno la sicilia e la calabria imho e' sufficiente lasciare i traghetti, tanto piu' che comunque dalla sicilia dei traghetti devono partire verso altre locazioni, rotte commerciali e via discorrendo, quindi tanto vale lasciare tutte navi. Per la questione dei costi, e' normale che non sia possibile determinarli per un opera cosi complessa, che nasconde sicuramente imprevisti/imprevedibilita' dei tempi di consegna, e chi piu ne ha piu ne metta. Perche anche simulando bene al computer, puoi fare quello che ti pare, la realta' e' comunque diversa
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Messaggioda Marco83 » 30/03/2006, 17:55

Guarda, per quanto stimi beppe grillo, spesso se ne esce con delle boiate che non stanno ne in cielo ne in terra.
E' vero che il ponte sullo stretto è il ponte SOSPESO più lungo del mondo (3.3 km di luce e 5.4 di lunghezza totale), ma l'affermazione che il ponte più lungo oggi in attività è 200-300 metri mi piacerebbe sapere da dove ca..o è uscita. Come tesi di laurea ho fatto l'analisi aeroelastica numerica e sperimentale di un nuovo ponte autostradale che avrà una luce di 500m... e non era nulla di innovativo!!!
Il ponte sospeso più lungo oggi in attività è l'Akashi con una luce di circa 2km.
Il fatto che il ponte sullo stretto potrà reggere è dettato da una tecnica costruttiva totalmente differente dalle precedenti (non scendo nei dettagli che sarebbero un po troppo complessi...).
Sinceramente mi fa un po ridere anche i fatto del modello in scala sl tamigi...fare un modello in scala non significa prendere il ponte e farlo n volte più piccolo... bisogna avere il controllo su svariati parametri fluidodinamici e ho serissimi dubbi sul fatto che essi siano riproducibili in campo aperto!
Quello che ti posso dire è che l'analisi aeroelastica del ponte è stata effettuata dal prof. Diana, lo stesso con cui ho fatto la tesi e dopo 15 anni (ripeto... 15 anni) di prove in galleria del vento (prima in danimarca e poi al Politecnico di Milano) si è trovato il design ottimale che permetterebbe al ponte di rimanere aperto con raffiche fino a 180 km e di resistere fino al doppio...(N.D.R. le prove sono state effetuate anche in presenza di traffico simulato e treni...).

Posso essere daccordo sulla non-fattibilità economica del ponte, ma che non mi si venga a dire che è ingegneristicamente impossibile. Se fossimo stati in giappone invece che in italia la decisione di costruirlo o meno sarebbe stata presa da un pezzo, su basi puramente economico-ingegneristice e affanc...o la politica!
This sentence is false
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Messaggioda Cheguevilla » 31/03/2006, 09:44

Per chi desidera informazioni generali sul ponte, qui.
Per quanto riguarda il topic, parliamo di economia e matematica.
Il problema di metodi come l'ABC, è che, per opere di queste dimensioni, devono essere calcolati i costi per alcuni lavori, per cui non è ragionevolmente prevedibile l'ammontare, a causa del fatto che questi presenteranno dopo diversi anni.
Ad esempio, i costi per l'asfaltatura. Oggi non siamo assolutamente in grado di sapere quanto si dovrà spendere, poiché quel lavoro dovrà essere eseguito tra diversi anni. La stessa cosa vale per gli stipendi del personale.

Il problema economico: superpunk ha ragione
Per le esigenze di connettivita' che hanno la sicilia e la calabria imho e' sufficiente lasciare i traghetti

Se mai venisse costruito questo ponte, le motivazioni principali addotte nell'analisi ABC sono state di tipo keynesiano.
Ciò significa che l'opera sarebbe fatta a prescindere dai principi dell'efficienza e dell'efficacia, quindi in condizioni di non economicità.
Chiariamo, sono totalmente favorevole alle politiche keynesiane, ma queste non devono essere la ragione principale di un intervento, altrimenti finiremmo nel paradosso "paghiamo uno per fare una buca, poi paghiamo un altro per riempirla, ed il mercato è in equilibrio".
Marco83 ha scritto:Se fossimo stati in giappone invece che in italia la decisione di costruirlo o meno sarebbe stata presa da un pezzo, su basi puramente economico-ingegneristice e affanc...o la politica!

Certamente, se fossimo stati in Giappone (o in Svezia, Danimarca, Norvegia...) si sarebbe subito deciso (dopo le dovute analisi) che l'opera è diseconomica, quindi non si deve fare. Chiuso.
Purtroppo, in Italia, quel ponte vuol essere come le piramidi furono per i faraoni in Egitto: un'opera a eterna memoria di colui che la fece costruire. Ma di cattedrali nel deserto proprio non ne abbiamo bisogno.
Ultimo punto: in Italia il debito pubblico è tornato ad aumentare in questi ultimi anni. I tassi di interesso sono stati aumentati due volte in tre mesi dalla BCE e la settimana scorsa dalla FED (ora al 4.75), che potrà portare al rialzo di riflesso anche nuovamente i tassi BCE (ora 2.5).
Questo significa che la costruzione del ponte avrebbe, ora, costi molto piu' alti di quelli stimati nell'ABC.
L'aumento del costo del denaro impone scelte MOLTO oculate sul destino degli investimenti.
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ci vuole pure un senso a sopportare
di poter sanguinare
e il senso non dev'essere rischiare
ma forse non voler più sopportare.
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