Euro per economisti

Messaggioda son Goku » 12/04/2006, 08:49

scusate una curiosità, ma l'avvento dell'Euro ha prodotto ricchezza? se si, pare che noi non ne abbiamo visto nemmeno un centesimo. Dove è andata a finire la ricchezza prodotta dall'Euro?
$y(t)=-k(t)+lambdae^(lambdat)int(k(t))/(e^lambdat)dt+(lambda-beta)e^(lambdat)int(k(t))/(e^lambdat)dt+(lambda-beta)^2e^((lambda-beta)t)int(e^(betat)(int(k(t))/(e^(lambdat))dt)dt$
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Messaggioda Cheguevilla » 12/04/2006, 11:29

Eh eh eh, è un discorso un po' lungo :D ...
Certo, ha prodotto ricchezza, ma non in senso diretto.
Ovviamente, non si può pensare che per un puro effetto monetario si diventasse più ricchi.
In parte è stato così.
Il potere d'acquisto verso l'estero è aumentato notevolmente passando dalla lira all'euro.
Internamente, l'effetto diretto è naturalmente inesistente. Tra italiani ci si paga sempre allo stesso modo.
Quello che in Italia è stato l'effetto euro è particolarmente pesante in senso negativo, per due motivi:
- la totale assenza di controlli sul mercato o misure anti inflazionistiche.
- la forte spinta verso i consumi attuata dal governo.
In molti paesi euro c'è stato questo effetto di rialzo dei prezzi, dovuto all'adattamento sul cambio, ma in Italia è stato lasciato esplodere senza cura.
In parte è dovuto al fatto che in Italia non eravamo abituati, e non ci siamo voluti abituare, all'utilizzo delle monetine da 1, 2, n centesimi. In altri paesi UE i prezzi sono espressi fino al centesimo, per quasi tutti i prodotti. In Italia tutto è in interi o mezzi di euro.
In parte è stato invece un effetto collaterale del sistema neoclassico, cui il governo avrebbe dovuto porre rimedio (anche secondo le teorie liberiste).
Assieme a tutte queste cose, c'è il secondo punto citato prima.
Anche se ci fosse stata la lira, avremmo assistito comunque ad una riduzione generale del potere d'acquisto. Ecco perché:
- una politica di stimolo dei consumi sposta verso destra la curva di domanda.
- la quantità di equilibrio aumenta nel breve periodo, incontrando più in alto la curva di offerta. Ciò significa un prezzo più elevato.
- Nel medio-lungo periodo, la curva di offerta si sposterebbe (si è già spostata :smt022 ) verso sinistra.
Quest'ultimo spostamento causerebbe (ha causato) una riduzione della quantità, ma un aumento dei prezzi al nuovo punto di equilibrio.
Questo tipo di interventi sono praticabili in caso di crescita e sviluppo dell'economia, poichè, per effetto del moltiplicatore del PIL, contribuirebbero ad aumentare ancora di più la ricchezza. Ma, in questi ultimi anni, l'effetto è stato quello descritto, poiché all'aumentare dei prezzi e delle quantità non è corrisposto un relativo aumentare del reddito disponibile.
Con la conseguente erosione dei risparmi di molte famiglie, che ha causato una forte contrazione nella capacità di investimento, limitando ulteriormente le possibilità di sviluppo economico.
Infatti, l'Italia é l'unico paese dell'area euro ad avere crescita zero.
Alla fine mi sono dilungato troppo.
La ricchezza dell'euro c'è, nel senso di opportunità.
Sarebbe un discorso molto più lungo, ma fattibile, spiegare quali sono vantaggi economici e monetari di cui l'Italia ha beneficiato grazie all'euro.
Purtroppo, alcune cose potrebbero sembrare "poco digeribili", per via della relativa tecnicità degli argomenti.
Se volete, se ne può parlare senza problemi.
Ma, per i discorsi lunghi, dovrete attendere la pausa pranzo di domani. :-D
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Messaggioda stellacometa2003 » 12/04/2006, 12:03

Però se non avremmo avuto l'Euro l'Italia avrebbe fatto la fine dell'Argentina!!!
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Messaggioda giuseppe87x » 12/04/2006, 12:52

"avremmo"?? :( :-D
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Messaggioda Cheguevilla » 12/04/2006, 13:01

Si stella, e anche in meno tempo.
Sarebbe un discorso un po' lungo.
Perchè non provate voi a dare una spiegazione scientifica a quali siano stati e quali sono tuttora i vantaggi dell'euro?
Io vi seguo...
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Messaggioda ... » 08/05/2006, 09:43

Fare un analisi costi-benefici sull' introduzione dell' euro; spiegare il fenomeno inflazionistico; fare ipotesi su un presente alternativo senza euro credo siano argomenti fuori dalla portata di questo forum, perciò per chi è interessato consiglio la lettura delle seguenti pagine:

http://www.lavoce.info/news/view.php?id ... from=index
http://www.lavoce.info/news/view.php?id ... from=index
http://www.lavoce.info/news/view.php?id ... from=index
http://www.lavoce.info/news/view.php?id ... from=index

Sarebbe anche interessante leggere la "Relazione sulla situazione economica del paese" documento redatto periodicamente dal Ministero delle finanze, la parte che ci interessa è a pagina 70 paragrafo 2.7 I PREZZI.
Ho scelto la relazione del 2003 perchè è quella che analizza di più l' effetto euro.

http://www.governo.it/GovernoInforma/Do ... lume-I.pdf

Sui motivi e la storia dell' euro per esiste in rete un "abc" a scopo divulgativo sul sito dell' Unione Europea comunque interessante per fare mente locale:

http://europa.eu.int/abc/12lessons/index7_it.htm
...
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Messaggioda Cheguevilla » 08/05/2006, 16:04

Si, la voce è alquanto autorevole.
Gli articoli citati sono decisamente interessanti, ma forse un po' troppo tecnici per i frequentatori di questo forum.
Credo che la domanda di Guillaume cercasse una risposta con un linguaggio più semplice.
Che io ho cominciato, ma mai finito... #-o
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