Accento italiano

Quando studio e leggo su libri in inglese a parte rari casi non vado a vedere la pronuncia corretta delle parole. Inconsciamente ritengo la mia pronuncia accettabile (cosa che non farei se dovessi studiare francese per esempio). Leggendo vari articoli su internet ho visto alcuni (italiani) scrivere di rabbrividire nel come certi connazionali pronunciassero delle parole inglesi.
Mi capita spesso di vedere video su youtube di stranieri che parlano inglese, ad esempio ultimamente ho sentito dei tailandesi che parlavano inglese (ed era dura per me capire). Mi chiedo la pronuncia inglese di un italiano è "comprensibile" agli altri?

p.s.
tempo fa lavoravo in un supermarket ed un inglese si avvicina a me dicendo cerco burrh (con le r mosce), eravamo in 2 e non avevamo capito niente, dopo 10 minuti torna da me e mi dice burro.

Riporto il caso di un americano che pronunciava nomi italiani difficilmente intellegibili per noi.
Ricordo che il suo nome era Fred Pride che arrivato a Milano aveva preso una macchina a noleggio per raggiungere il nostro stabilimento e centro studi situati in : Cassina dè Pecchi ( tra Cernusco sul Naviglio e Gorgonzola).
Mi ha raccontato che nessuno capiva dove lui volesse andare; allora gli ho chiesto ma tu come hai pronunciato?
Risposta : Casina de peci , il tutto condito con bello accento americano ( di Boston ) .Gli suggerii la prox volta di scrivere l'indirizzo dove era diretto e poi chiedere...

Si il punto è proprio questo, la pronuncia di un altra lingua viene storpiata dalla lingua madre, mi chiedo gli italiani mediamente si fanno capire bene?
Mi pare che nel mondo ci prendano un po' in giro per la nostra pronuncia e ci paragonino a super Mario (iz mi Mario, MMaMMamIIa) se non sbaglio, ma a parte questo la nostra pronuncia è comprensibile? O facciamo la fine del tizio di Boston e di quello al supermarket?

Facciamo la fine del tizio di Boston.

Quando andai in Inghilterra dicevano che gli inglesi erano scortesi con gli italiani e non rispondevano alle loro domande. Ma quelli non capivano niente!

Ricordo che al supermercato gli italiani chiedeva dov'è il 'milk', con la i come in italiano, e venivano spediti regolarmente al reparto carne perché gli inglesi capivano 'meat'.

Mah ... perché i tedeschi, gli olandesi, i belgi, scandinavi, ecc. capiscono e gli inglesi capiscono quando vogliono?
Ovvio che dipende dalla persona (siamo tutti diversi) ma dipende anche dalla "voglia" di capire ... ed è pure vero che chi non è di lingua madre capisce di più ...

P.S.: comunque i francesi sono peggio ...

Per esperienza vi dico che è meglio lasciar perdere questo aspetto. In tutto il mondo parlano inglese "male" con accenti più o meno forti. Ho lavorato con colleghi da: Belgio, Inghilterra, Germania, India, America. Ognuno ha il "suo" inglese. Basta fare pratica e non aspettarsi un inglese perfetto dall'altro (quindi neanche voi lo dovete avere perfetto, difficilmente troverete un inglese perfetto da ascoltare, quindi facilmente comprensibile).
Per migliorare la pronuncia consiglio di guardare film e serie in lingua (sempre)

Mi chiedo la pronuncia inglese di un italiano è "comprensibile" agli altri?

Non sto dicendo che tu, particolarmente, hai voglia o bisogno di farlo ma se qualcuno su matematicamente vuole "testare" il suo inglese parlato, e non ha altri modi per farlo, può mandarmi un messaggio privato e magari ci parliamo brevemente su skype. Forse adesso che viviamo nel futuro (il 2020!) questo è completamente superfluo. Se una conversazione "dal vivo" è troppo stressante potrei ascoltare un brano registrato e fare dei commenti.

Almeno possiamo parlare della matematica e non delle penne che stanno sul tavolo o come ci chiamiamo.

Per facilitare la nostra comprensione, crescendo, il nostro cervello fa si che suoni simili ma diversi ci sembrino uguali (che sono legati allo stesso fonema). Ogni persona ha un suo modo di distinguere i suoni, ma è normale che persone che parlano la stessa lingua e che provengono dallo stesso posto sentano i suoi in modo simile. Le altre lingue hanno suoni che non siamo abituati a sentire e quindi, quando cerchiamo di etichettarli, tendiamo a metterli nella casella sbagliata. A meno di non essersi allenati a farlo, non ci rendiamo conto dei nostri errori. L'inglese e l'italiano usano una distribuzioni di suoni molto diversi, sia a livello di consonanti che di vocali. Altre lingue hanno suoni più simili all'inglese e quindi sono avvantaggiati.

Per chi voglia approfondire la questione suggerisco di leggere qualcosa di Luciano Canepari.